Certe volte il destino sa essere davvero bastardo.
Ma così infido che ti verrebbe voglia di prenderlo a sonori cazzotti nel muso.

HAPPY BIRTHDAY TO… ME?
 
‘Tu guarda a cosa mi sono dovuto ridurre… sprecare un’intera giornata per quella lì! E che non si metta in testa che l’ho fatto per lei o che… semplicemente non mi piace passare per l’unico generale che non si è degnato di farle un regalo. Ecco tutto. Non c’è assolutamente NIENT’ALTRO da capire.’

La mente di Sharrkan rischiava molto rapidamente il tracollo – o l’implosione – per via dei numerosissimi pensieri che la stavano assillando senza tregua; era il compleanno della sua acerrima rivale, Yamuraiha, e qualcosa di assolutamente e necessariamente inconscio, a detta sua, lo aveva portato a chiedere consiglio a Ja’far, e poi a turno ad ogni altro singolo generale, su che cosa avrebbe potuto regalarle: la sua testa gli aveva dato numerose alternative quali una bastonata in testa, un furto del cappello, un calcio nel didietro… ma tutte queste proposte furono bocciate in partenza da tutti.
Alla fine aveva optato per una gemma a goccia, simile a quella che la ragazza portava sulla fronte, dal colorito acquamarina, che si intonava molto bene con i suoi capelli azzurri.

‘… ma soprattutto come diavolo glielo consegno? Non è che posso tirarglielo in testa e sperare che lo apra… ‘
Si morse la bocca, accelerando il passo e svoltando verso il corridoio che portava alla camera della maga.
‘Basterà solo che glielo porga davanti, le dica “Buon Compleanno” e—“
 
Senza accorgersene, il ragazzo urtò qualcosa. E fu un impatto piuttosto forte, visto che lo sbalzò indietro e lo capitombolò sul pavimento.
« Acc—cosa diavolo è stato?!  » mormorò, scuotendo la testa e cercando di rialzarsi.
Si pietrificò a dir poco quando dinnanzi a lui vide niente popò di meno che Yamuraiha in persona, anche lei a terra e piuttosto indolenzita dal colpo: doveva essere uscita dalla stanza nel momento esatto in cui lui, perso nei suoi pensieri, le stava passando davanti.

« Si può sapere cosa diavolo ti passa per la testa, signorina?! Volevi forse uccidermi!? » sbraitò lui, con la classica delicatezza che era solito usare solo con lei.
« Potrei dire la stessa cosa di te, bestione! Ora sei troppo impegnato ad elogiare il tuo ego striminzito per guardare dove stai andando?! » ribattè prontamente lei, schizzando fuori da sotto il viso.
« Modera un po’ i termini, maghetta da strapazzo!! »
« IO?! Ma se hai cominciato tu, spadaccino rimbecillito!!»

I due proseguirono a lanciarsi occhiatacce nel silenzio, ringhiando, fino a che uno dei due non staccò lo sguardo dall’altro.
« …. E COMUNQUE BUON COMPLEANNO! E NON PENSARE CHE L’ABBIA FATTO PERCHE’ CI TENGO A TE. »
Lo pronunciarono entrambi, perfettamente sincronizzati, accompagnandolo con lo stesso gesto e perfettamente a tempo.

I loro sguardi piombarono sconvolti sui pacchetti che si stavano porgendo a vicenda.

« Beh, tante grazie! » esclamò Sharrkan, afferrando il pacchetto e dando le spalle alla ragazza.
« Ti assicuro che non ce n’era bisogno, ma lo apprezzo comunque, idiota! » rispose lei, facendo la stessa cosa.

E mentre erano voltati, e nessuno poteva vedere il viso dell’altro, entrambi sorrisero, arrossendo in parte.
 
Essere nati lo stesso giorno: una sorte malevola… o forse molto più benevola di quanto entrambi volessero ammettere.


 
 
Post-Scriptum-Ino:La bestiaccia innominabile a cui dedico questa One-Shot fa sul serio gli anni oggi, e ruola Yamuraiha. Io, d’altrocanto, sono più figo e ruolo Sharrkan. E compio anche io gli anni oggi. Oltretutto, sono stato io ad innestarle nella zucca il fatto che la SharrYamu DEBBA diventare una fottuta canon anche per questo motivo. E la bestiaccia mi ha scritto una drabble come regalo di compleanno, e io sto ricambiando. E’ un po’ scritta in fretta e furia a causa dell’ora, ma spero comunque che vi piaccia! ♥