Sono stanca, ho sonno, non riesco ad andare avanti, voglio solo chiudere gli occhi e non riaprirli più. Ho resistito fino ad ora solo per lei, la figlia di Jimmy, mia figlia, NOSTRA figlia. Ho fatto i documenti per l’affidamento, li ho ingannati, io so che non supererò la nottata. Arrivo amore mio.

­[C’era un cartello giallo con una scritta nera diceva: addio Bocca di Rosa con te se ne parte la primavera ]

-Sarai un ottimo padre, Brian Elwin Haner Junior-
mi disse Alexandra, sdraiata su un letto d’ospedale, in una stanza verde e bianca che puzzava di disinfettante, compresi che non avrebbe lottato, non più. Mi sfogai per la prima volta da quel maledetto 28 dicembre, non potevo perdere anche lei, avevo promesso a James che l’avrei protetta per sempre:
-NO! NO! NO! ALEXANDRA, NO! È TUA FIGLIA, NON PUOI! NON LA CRESCERÒ AL POSTO TUO! FARÒ ANNULLARE I DOCUMENTI DI AFFIDAMENTO!-
Presi i fogli dal tavolino di fianco al letto, mi aveva ingannato quando avevo firmato
-So che non lo farai Bri.-
Mi alzai in piedi facendo cadere la sedia di metallo
-N-NON FARÒ UN CAZZO DI VIDEO CON I NOSTRI RICORDI, NON VERSERÒ LACRIME SUL PALCO PENSANDO A TE, NON FARÒ UN TATUAGGIO CHE RACCHIUDA IL TUO NOME, NON COMPORRÒ UNA MERDA DI ASSOLO IN TUA MEMORIA, NON SUONERÒ IN UNO SCHIFOSO DISCO DEDICATOTI E, SOPRATTUTTO, NON SCRIVERÒ UN’ALTRA FOTTUTISSIMA SO FAR AWAY.-
dissi tutto d’un fiato, quasi urlando, mentre la macchina che le controllava i battiti segnava il lento arresto del suo cuore, lacrime salate mi rigavano il viso. Nonostante tutto, in quel momento, era bellissima, aveva la pelle luminosa e i verdi occhi vitrei sembravano leggermi l’anima
-Non importa-
mi rispose, lei sorrideva e io piangevo come un bambino
-Synyster Gates..-
sussurrò, quasi non la sentii
-Radiant Eclipse..-
erano anni che nessuno di noi la chiamava più così, quando mi sentì le si illuminarono gli occhi e sembrò perdersi un attimo, forse tra i ricordi legati a quel nome
-Syn.. Non piangere..-
continuò con voce sempre più flebile allungando una mano per accarezzarmi il viso, io la guardai negli occhi annuendo, in segno che la sarei stata ad ascoltare, cercando di trattenere le lacrime, non riuscendoci affatto.
- Ha gli occhi di lui, vero?-
Annuii nuovamente, le gocce salate che mi nascevano dagli occhi mi solcavano le guance incontrollabili, Alex sembrò fare uno sforzo immane per concludere la frase
-Si chiama Jun Helena.-
disse, in un soffio
-..Alexandra Jamie Sullivan-
conclusi  io e lei sorrise, radiosa, eterea, in modo quasi divino. Rimasi incantato per quella che mi parve un eternità, poi chiuse gli occhi e tutto tornò buio, il dottore mi chiese di uscire, io le baciai la mano fredda nel silenzio, interrotto solo dal suono continuo della macchina collegata al suo cuore che, ormai, aveva smesso di battere.
[...]
Uscii distrutto dalla stanza 023 e mi venne chiusa la porta dietro, vagai a caso per l’ospedale fino a trovarmi davanti alla Nursery. Guardai attraverso il vetro tutte le culle che avevo davanti, vidi subito la piccola Jun Helena: quegli occhi celesti e incredibili erano inconfondibili, bellissimi, si guardavano intorno, esploravano la stanza e apprendevano ciò che la circondava, posò i due piccoli pezzi di cielo anche su di me, sorrisi istintivamente e rimasi lì, a guardarla, per il resto della notte.

Angolino a fondo pagina:
Ehm.. saaaalve! *schiva pomodori* sono di nuovo qua.. Come sempre volevo ringraziare quelle anime pie che seguono questa serie, principalmente Narjis_Vengeance che ha recensito tutte le OS :) Un vassoio di biscotti per Black is the new Black che ha inserito l'ulima One Shot tra le ricordate ;).
*prende un microfono* Prova! Prova! *tossicchia* Comunicazione importante: questa è l'ultima OS, il prossimo aggiornamento sarà una fanfiction di pochi capitoli (che ho già scritto, siete felici vero?)
Se avete letto fino qui avete fegato, davvero! Se avete ancora più coraggio potreste lasciarmi una recensioncina, non mi offendo.. DAVVERO! XD
Alla prossima, spero.. Revengeance_