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Autore: pandamito    07/03/2013    2 recensioni
La bambina col morbido caschetto biondo pareva un angelo nel suo vestito turchese pieno di merletti; seduta sulla comoda poltrona in pelle del salotto di casa, lasciava le gambe a penzoloni a dondolare, mentre guardava con occhi attenti il grande schermo del televisore.
Erano rimasti in pochi nell'Arena ed il giovane dai ricci scuri e gli occhi grigi ne era ben a conoscenza. La bambina non distoglieva un attimo gli occhi dal ragazzo, come affascinata, vedeva in lui le migliori qualità: la forza, l'intelligenza, la determinazione, la furbizia. Tutte caratteristiche che l'avevano colpita sin dal primo momento, ma che ora sembravano sempre più evidenti visto che oramai i Giochi stavano per finire e le vittime crescevano.

Capitolina e tributo. Accompagnatrice e mentore. E qualcosa che resterà per sempre celato.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Effie Trinket, Haymitch Abernathy
Note: Missing Moments, Otherverse, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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La bambina col morbido caschetto biondo pareva un angelo nel suo vestito turchese pieno di merletti; seduta sulla comoda poltrona in pelle del salotto di casa, lasciava le gambe a penzoloni a dondolare, mentre guardava con occhi attenti il grande schermo del televisore. 
Erano rimasti in pochi nell'Arena ed il giovane dai ricci scuri e gli occhi grigi ne era ben a conoscenza. La bambina non distoglieva un attimo gli occhi dal ragazzo, come affascinata, vedeva in lui le migliori qualità: la forza, l'intelligenza, la determinazione, la furbizia. Tutte caratteristiche che l'avevano colpita sin dal primo momento, ma che ora sembravano sempre più evidenti visto che oramai i Giochi stavano per finire e le vittime crescevano.
Il tributo diede un calcio ad un piccolo sassolino, facendolo cadere da un dirupo, ma la sua espressione era la stessa che aveva l'angelo biondo in viso, quando questo gli ritornò indietro. Stupore misto a confusione, perché quel sasso sarebbe dovuto precipitare nel vuoto, invece era ancora lì, a terra. Il ragazzo lo prese in mano e lo rilanciò di sotto, ma, ancora, quello tornò indietro. La bimba guardò lo schermo, inclinando il capo, non capendo, quando all'improvviso un urlo echeggiò dal televisore, facendola sobbalzare. Il giovane si affrettò a raggiungere quella voce familiare e alla piccola parve di provare le sue stesse sensazioni, la paura nel vedere quel corpo sanguinante a terra, il dolore nelle loro mani intrecciate ed il vuoto dopo che il cannone sparò il colpo.
« Effie » chiamò una voce maschile, affacciandosi al salotto, « su, mettiti il cappotto. Dobbiamo andare a scommettere sulla ragazza del Distretto 1! »
Il signor Trinket era un uomo di classe, quel giorno indossava un acceso smoking color porpora, i capelli mossi impregnati di gel andavano indietro, puntando verso l'alto, a formare delle saette viola ed arancioni, il viso incipriato di bianco col pesante ombretto arancio e l'eyeliner viola, per riprendere i capelli, e lunghe ciglia finte piene di perline, con l'ultimo tocco di rossetto porpora, giusto a formare solo un cuoricino sulle labbra, ed infine costosi guanti di seta bianca. 
« No, papà. » protestò lei, alzandosi educatamente dal divano. « Devi scommettere sul tributo del Distretto 12! » 
Il signor Trinket ne rimase colpito, sbarrando gli occhi azzurro cielo per lo stupore. « Ma, tesoro... » provò a contestarla, non volevo procurare alcun dispiacere, « Haymitch Abernathy non vincerà mai! E' un tributo di un distretto periferico, è rimasto solo e la sua unica arma è un coltello. Lo so che ti piace tanto, ma... »
« Fidati di me. » affermò con convinzione la piccola Effie. « Lui vincerà. »
 
x
 
Lo smoking blu oltrepassò la porta con già la bottiglia di liquore in mano.
L'accompagnatrice in rosa lo guardò con disapprovazione, barrò qualcosa dal modulo che teneva saldamente in mano e poi si alzò di scatto dalla sedia, facendo sbattere velocemente i suoi tacchi sul pavimento, diretta verso l'uomo.
« Eccoti, finalmente! » trillò col suo solito buffo accento. « Dovevi essere qui almeno mezz'ora fa! Dov'eri finito? » domandò, esasperata di dover affrontare sempre il solito discorso con lui. Sperava vivamente che un giorno sarebbe cambiato.
Haymitch la guardò non curante, alzando gli occhi grigi a quella - buffa, a parere suo, ma di certo non della capitolina - parrucca rosa confetto e la punzecchiò con un dito. Effie si ritrasse subito, costernata.
« L'anno scorso avevo scommesso che saresti stata una carota, invece a quanto pare questo è l'anno in cui fai concorrenza al fiorai. Wow, dolcezza, non pensavo ma riesci a stupirmi sempre di più! » commentò l'ex-vincitore, schernendola.
« Allora siamo in due ad aver perso, mio caro. » annunciò lei, un po' irritata. « L'anno scorso avevo scommesso che saresti stato meno barbaro, ma mi sbagliavo di grosso. »
Il mentore non provò nemmeno a trattenere la grossa risata che uscì dalla sua gola. « Dire che l'hai persa è poco! » sorrise, stando al gioco.
Ed anche la capitolina sorrise sotto tutto il quintale di trucco che teneva in viso, cancellando qualcosa dal modulo che stringeva ancora fra le mani.






pandabitch.
Io un tempo avevo tante cose da fare...
So, mi piace la gente che mi stalkera.
So, mi piace dire 'so' in inglese.
La mia parola inglese preferita è 'cuppa'.
Ma non mi ricordo se significa 'una tazza di tè' o solo 'una tazza di'.
O magari sol- no, ok, basta.
So - again - remember that Pandamito EFP on facebook and @pandamito on twitter.
Però twitter in inglese dovrei scriverlo twittah, quella maledetta -er l'aspirano sempre.
"Ciao, sono Petaaahhhhhhhhghvfucijtrkenfk-" "........................ mh."
Un tempo questo spazio era per dire qualcosa di importante.
Bao!
Sì, questo è tutto.
No, sul serio.
Baci e panda, Mito.

   
 
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