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Autore: _sev    07/03/2013    1 recensioni
La guardò negli occhi. Erano due stelle.
- Sposami.
Gli importava solo di lei.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Ciao :) Questa è la mia prima FF ditemi che ne pensate ♥ Titolo strano lo so, beh io amo Tonks e Remus, sia come personaggi che come coppia, ed è la frase che parla di loro che piú non accetto perchè non sopporta l'idea che tutto finisca così. É la prima volta che scrivo ed è stata dura darle un titolo che mi convincesse :)
Spero vi piaccia indipendentemente da questo :)








Si era lasciato trasportare dalla leggerezza di lei e aveva deciso di provare.
Stavano solo per iniziare una guerra che forse non avrebbero portato a termine, che male c'era se lei si era innamorata del ragazzo sbagliato.
Poteva avere il mondo e aveva scelto lui, un lupo.
Lei gli aveva cambiato la vita.

Ora camminavano per una stradina ciottolosa lontani da tutti e tutto.
Il silenzio fu rotto da Remus.
- Attenta a dove cammini.
Lui aveva saltato una pozzanghera fangosa, lei c'era finita dentro.
- Come sei noioso. Divertiti.
Lui era sempre molto teso quando stava con lei. Non voleva ammettere di avere paura di quello che stava succedendo. Voleva che fosse solo una cosa passeggera.
Come aveva potuto lasciato convincere? Ora che erano soli riusciva a concentrarsi sui suoi pensieri e sulla paura che gli invadeva l’anima.
Si convince e lo fece. Glielo disse. Le disse che aveva paura di farle del male. Di farla soffrire. Le disse che lui era la persona sbagliata, che meritava di meglio.
Il sole le illuminava il volto che ora era rigato dalle lacrime.
Lei gli lasciò la mano e corse via. Non sapeva dove stava andando, voleva solo lasciarsi le ultime parole di Remus alle spalle.
Remus si fermò, trasse un profondo respiro e le corse dietro.
Corse più veloce che poteva. Non poteva lasciarla andare, non voleva lasciarla andare. Le aveva rivelato ciò che provava, aveva agito di istinto e aveva sbagliato. Voleva tornare indietro di qualche minuto e ritirare tutto quello che le aveva appena detto.
Avrebbe dovuto baciarla non lasciarsela scappare.
In lontananza vide un piccolo paesino di montagna.
Lei era là. Lo sapeva. 
Quando lo raggiunse era stanco ma non voleva fermarsi.
Le case erano tutte uguali, basse, monotone, di mattoni. 
Non c’era nessuno, girò l'angolo e la piccola strada si aprì in un'immensa piazza deserta.
Proseguì e raggiunse l’enorme quercia al centro della piazza, sì c’era qualcuno. Un'artista di strada, un mercante e una giovane ragazza dai capelli lunghi.
Remus sapeva chi era, l'avrebbe riconosciuta tra tanti.
Lei stava passeggiando, aveva un fiore tra i capelli. 
Remus prese una rosa e gliela porse, la ragazza rimase stupita, si voltò e prese a camminare sempre più veloce nella direzione opposta. Non era lei. Come poteva aver sbagliato?
Era convinto di non poter sbagliare.
Si sedette sul ciglio della strada con la testa tra le mani, fissa sulla ghiaia.
Non poteva averla persa. Non riusciva a trattenere le lacrime. Non aveva mai pianto.

Qualcosa gli fece ombra, era lei.
Aveva ancora il fiore tra i capelli. Era bellissima.
- Ti amo - gli sussurrò.
Remus nel profondo sapeva di non potersi essere sbagliato.
La guardò negli occhi. Erano due stelle. 
- Sposami.
Gli importava solo di lei.
Lei gli si avvicinò. Remus poteva sentire il suo respiro sul collo. Gli sussurrò.
- Non sai quanto ti ho aspettato.
Lui cercò di replicare ma lei non lo lasciò parlare.
Gli portò un dito sulla bocca e gli fece cenno di non dire niente.
Lui portò le sue labbra su quelle di lei.
  
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