moonlight
il tempo trascorre,
si aggira il terrore,
le foglie tremano,
come l’alba d’inverno,
la nebbia si infittisce,
il tempo non finisce,
un uomo sta parlando
con nessuno accanto,
parla alla luna,
lei non è un mostro per fortuna,
è tonda e bianca,
dalla nebbia è velata,
è il simbolo degli innamorati
è la musa dei giovani aspiranti,
è la sorella mancata
è la madre preoccupata,
i suoi figli tiene d’occhio
con quei crateri d’oro,
e non si nasconde,
quando il pianto irrompe,
il sole è geloso
lui è solo goloso
di giochi e divertimento
tralasciando così il risentimento
l’uomo è stanco
per stanchezza e pianto
torna nella sua casetta
nella campagna ormai deserta
il silenzio ritorna
la nebbia lo contorna
e la luna rimane lassù
aspettando che qualcuno quaggiù
trovi rifugio nella sua luce
che serenità produce
per chi la guarda da lontano
con il cuore in mano.