07/03/2013
0 recensioniAncora quegli occhi pieni di rancore e odio.
Gli occhi mi pizzicano, ma non devo piangere, non posso; gli dei non piangono.
Intorno a me c'è solo il buio più totale e questi occhi vitrei che mi fissano, delle voci sovrapposte continuano a ripetere -tu sei solo! non potrai mai avere amici. Fai parte del clan stella nessuno ti vorrà mai bene!- e poi sento una voce.. quella di mio padre. -Figlio mio... non potrai mai essere un guerriero! Seguirai anche tu la via del demone e ucciderai tutti coloro che ti vogliono bene!-
***
Black Star si
svegliò con un urlo in un bagno di sudore.
Cercò di nascondersi sotto le coperte, sperando di non aver fatto troppo rumore, ma dei passi veloci lo fecero capire che no c'era riuscito.
-Black Star! Cosa ti è successo?- mi chiede premurosa -Hai fatto di nuovo quel sogno?- Black Star non aprì bocca e si nascose sotto le coperte, anche se il suo silenzio faceva intuire tutto.
-Lasciami stare Tsubaki, non è successo niente-
-Black Star, lo sai che a me puoi dire tutto, cosa ti è successo?- chiese con la voce più dolce e premurosa che una persona possa avere,
-... per favore non andartene, resta qui con me. Ti prego.-
Si fece un po' più in la, per fare spazio a Tsubaki, che alzò le coperte e si distese vicino a lui, accarezzandoli i capelli e abbracciandolo dolcemente
-Tsubaki.. il sogno... è stato orribile.-
-Che cosa hai sognato?- chiese continuando ad abbracciarlo
-Quegli occhi.. gli ho sognati ancora, continuavano a ripetermi che sarei sempre stato solo, che non avrei mai avuto delle persone che mi avrebbero voluto ben; e poi mio padre.- Black Star non riusciva a non piangere, delle amare lacrime scendevano giù, e non riusciva a fermarle.
Tsubaki, lo baciò dolcemente sulla fronte e asciugò le sue lacrime -Black Star, tu non sei solo; hai degli amici che ti vogliono bene, e poi finché ci sarò io; anche se dovessimo litigare non sarai mai solo. Io ti vorrò sempre bene-.
A quel punto, Black Star non seppe bene cosa gli prese, in mente aveva solo le dolci parole di Tsubaki e riusciva a vedere solo il suo bellissimo viso.
Il suo corpo si mosse da solo; prese fra le mani il viso di Tsubaki e la baciò, esprimendo tutta la gratitudine e l' amore che provava nei suoi confronti.
Sentiva che le lacrime continuavano a cadere, ma non importava; riusciva solo a sentire le sue dolci e soffici labbra premute contro le sua, e i loro respiri che si mischiavano.
Solo tre parole uscirono dalla sua bocca quella sera.
-Ti amo Tsubaki-
Cercò di nascondersi sotto le coperte, sperando di non aver fatto troppo rumore, ma dei passi veloci lo fecero capire che no c'era riuscito.
-Black Star! Cosa ti è successo?- mi chiede premurosa -Hai fatto di nuovo quel sogno?- Black Star non aprì bocca e si nascose sotto le coperte, anche se il suo silenzio faceva intuire tutto.
-Lasciami stare Tsubaki, non è successo niente-
-Black Star, lo sai che a me puoi dire tutto, cosa ti è successo?- chiese con la voce più dolce e premurosa che una persona possa avere,
-... per favore non andartene, resta qui con me. Ti prego.-
Si fece un po' più in la, per fare spazio a Tsubaki, che alzò le coperte e si distese vicino a lui, accarezzandoli i capelli e abbracciandolo dolcemente
-Tsubaki.. il sogno... è stato orribile.-
-Che cosa hai sognato?- chiese continuando ad abbracciarlo
-Quegli occhi.. gli ho sognati ancora, continuavano a ripetermi che sarei sempre stato solo, che non avrei mai avuto delle persone che mi avrebbero voluto ben; e poi mio padre.- Black Star non riusciva a non piangere, delle amare lacrime scendevano giù, e non riusciva a fermarle.
Tsubaki, lo baciò dolcemente sulla fronte e asciugò le sue lacrime -Black Star, tu non sei solo; hai degli amici che ti vogliono bene, e poi finché ci sarò io; anche se dovessimo litigare non sarai mai solo. Io ti vorrò sempre bene-.
A quel punto, Black Star non seppe bene cosa gli prese, in mente aveva solo le dolci parole di Tsubaki e riusciva a vedere solo il suo bellissimo viso.
Il suo corpo si mosse da solo; prese fra le mani il viso di Tsubaki e la baciò, esprimendo tutta la gratitudine e l' amore che provava nei suoi confronti.
Sentiva che le lacrime continuavano a cadere, ma non importava; riusciva solo a sentire le sue dolci e soffici labbra premute contro le sua, e i loro respiri che si mischiavano.
Solo tre parole uscirono dalla sua bocca quella sera.
-Ti amo Tsubaki-