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Autore: Little Cookie    07/03/2013    2 recensioni
[Phil Collins]
Conoscete la sensazione di odio che spesso si cova nei confronti di qualcuno? L'avete mai sperimentata? Ebbene, questa è l'occasione giusta per capire cosa si prova. Phil Collins è pronto a dimostrarvelo. "In the air tonight" ne è l'esempio lampante...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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I can feel it coming in the air tonight! Oh, Lord!

Eccomi qua. Sono rimasto da solo.
Sono chiuso in una stanza spoglia, in compagnia solamente di una sedia. Non c’è proprio nulla, né di me, né per me.
E’ buio fuori, lo vedo grazie all’unica finestra presente, mediante la quale mi viene offerto un minimo contatto con il mondo esterno.
I miei pensieri sono offuscati, avverto una strana sensazione. Non saprei come descriverla. Posso dire che è un misto tra rabbia, rancore, tristezza, malinconia, vendetta. Un vero calderone, insomma.
Che ci faccio qui? Perché me ne sto isolato da tutto e tutti, quando potrei prendere e uscire fuori? Forse, dopo tutto, è quello che voglio. No, non è possibile… sarei un pazzo per pensare una cosa del genere.
Mi siedo e riesco a percepire solo un aspetto: il nulla più totale, quand’ecco che… VROOOM! Una tempesta di ricordi si abbatte sulla mia mente. Riaffiorano sia quelli più belli che quelli più terribili. In mezzo a quella confusione vedo solo una persona: te.
Dove sei andata? Perché sei fuggita da me? Che cosa ti ho fatto per meritarmi tutto questo? Non ti ho dato ciò che desideravi? Ti prego, dammi un segno, aiutami a comprendere meglio!
Finalmente, eccolo! Qualcosa si è mosso e io lo sento! Il segnale che attendevo è giunto a me. Mi volto verso destra, in direzione della finestra, quindi, e riflesso nel vetro vedo uno spettro.
Un’immagine poco chiara ai miei occhi che mi costringe ad approfondire i dettagli. La guardo con insistenza, poi scompare e rimane solo la vista della luna. Ma poi, ecco che ricompare e questa volta mi alzo e faccio per andare verso la finestra. Dove sei? Dannazione, dove sei?
Sto impazzendo! Una sinergia di elementi concorre ad alimentare ulteriormente il mio malessere, tanto che decido di uscire da quella stanza maledetta.
All’improvviso, è come se sentissi la tua voce chiamare il mio nome. Sono dei sussurri: “Phil, Phil, Phil!”. Tre volte, tre brividi lungo la spina dorsale. Mi ritrovo in un oblungo e stretto corridoio, lungo il quale ci sono svariate porte, sia da una parete che dall’altra. Ora lo so! Sei tu quell’essere che mi perseguita. Questa volta ti prenderò e non mi sfuggirai. Ora tocca al sottoscritto riscattarsi. Sei mia!
Apro tutte le porte, ma non trovo nulla, nessuno!
Il vuoto che ho dinnanzi ai miei occhi sarà colmato con l’odio che provo in questo istante. Sì, ti odio. Come hai potuto farmi questo? Te ne rendi conto? Questo è quello che hai lasciato. Nulla. Le porte si spalancano, ma tu non ci sei.
La monotonia di quell’ambiente è inquietante e l’atmosfera attorno a me provoca nient’altro che odio. Sì, te lo ripeto. Ti odio per quello che mi hai fatto. Tutte le stanze sono uguali: desolate, con solo la finestrella, dentro la quale si riflette la mia immagine.
Tendo la mia mano verso il vetro, perché avverto la tua aura, quasi tangibile. Cerco di toccarti, ma so che quello che faccio è invano. Rimane solo un doloroso addio, ma te lo voglio dire: se avrai bisogno di me, se sarai in procinto di affogare, se mi cercherai, io non ci sarò per porgerti la mano. Per cui, pulisciti quel ghigno malefico dalla faccia, perché adesso riderò io. Adesso è tempo di vendetta, baby, e a spuntarla sarò ancora io.
Goditi il tuo imbianchino ancora per poco. Probabilmente non ti accadrà nulla, ma ti auguro di soffrire come hai fatto soffrire me. Anzi, peggio. Non credere di avermi distrutto. La mia anima e il mio cuore usciranno vittoriosi da questa sfida e dall’interminabile e tortuosa strada verso il sollievo. Il dolore mi ha fortificato!
Ho aspettato questo momento per tutta la vita e finalmente ci siamo. Sento che questa notte ci sarà una svolta, a mio favore, però… Sono venuto qui per una ragione: riprendermi ciò che mi appartiene.
Per te non c’è più tempo. E’ scaduto, come tu sei scaduta a me.
So di meritare un po’ di pace dopo tutto quello che è successo, quindi scapperò da ogni malignità. In primo luogo, lascerò questo squallido posto, sinonimo di una relazione altrettanto squallida. Ricomincerò daccapo, mi rifarò una nuova vita. Ricostruirò tutto a partire dalle fondamenta, mattone dopo mattone. Tu non sarai che un ricordo, non ci sarà più speranza.
La vita è mia, il mondo è mio, io sono più determinato che mai e tutto questo mi piace! Ho spezzato le catene che mi hanno tenuto prigioniero, i tuoi rinfacci me li scrollo dalle spalle e so che sarò un ottimo padre per i nostri, per i miei figli. Le tue bugie le getto in pasto ai cani!
Sono un uomo forte e non voglio perdere né la mia dignità, né tantomeno la mia autostima.
Ti lascio con la mia voce che riecheggia con queste parole, simbolo del mio valore buttato alle ortiche da te. No, io valgo! E ti pentirai di avermi perso per sempre. Possano esse continuare a darti tormento per tutto il male che hai fatto…

I can feel it in the air tonight, oh Lord, oh Lord, oh Lord!
Well, I’ve been waiting for this moment for all my life, oh Lord, oh Lord…

   
 
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