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Autore: Amy89    23/09/2007    11 recensioni
Sabaku no Gaara...rifette. Dopo il suo cambiamento, si apre davanti a lui una nuova strada.I pensieri seri del nuovo Kazekage interrotti da uno strano e sotto molti aspetti "inquetante" intramezzo da parte di una kunoichi piuttosto permalosa e uno shinobi con la passione per delle sottospecie di Barbie.Cosa nascerà da questo miscuglio? a voi scoprirlo...leggete!^^
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kankuro, Sabaku no Gaara , Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Premettendo che questa è la prima fanfiction che concludo e che in qualche modo mi soddisfa…va bhe evitiamo…un doveroso un ringraziamento va a coloro che con il loro supporto mi hanno convinto a pubblicarla: Sara, Linda, Claudia, Marta e Mary…questa ficcy è dedicata a voi.
Grazie mille a tutte, vi voglio bene!

Dopo questa breve introduzione, sottolineo che i personaggi di questa storia non sono, purtroppo miei, miei…appartengono al genio di Masashi Kishimoto e agli aventi diritto.
Questa storia non è scritta con fini di lucro.

Ed ora basta con i convenevoli…buona lettura!^^



Tramonto.
Il sole muore e affoga nelle rosse dune incastonate d’oro.
Un freddo vetro chi mi separa da quell’elemento che tanto mi riflette e che per tanto mi ha protetto.
Sono qui, assorto.
E penso.
Rifletto.
Un solo soggetto del mio pensiero:l’amore

Amore…per me raro come la pioggia nel deserto, scivolavi leggero e sfuggente dalle mie mani come i granelli della fine sabbia degli immensi deserti immortali sfuggono e scompaiono da mani umane.
Dopo che ti sei sottratto a me quando ancora di te io non comprendevo neppure il significato, il turbine dell’abbandono e della solitudine mi ha trovato e travolto.
La mia razionalità si è cristallizzata, il mio cuore ghiacciato di un ghiaccio che nemmeno il rovente caldo del deserto è riuscito a sciogliere.
Quando vagavo, senza meta, in un’immensa distesa di sabbia aurea, fatta di dolore, solitudine, tristezza e addii, bramavo di avere ciò che desideravo…
Calore.
Io che vivo nel deserto…ricercavo calore.
Io che dentro di me conoscevo solo il freddo…ricercavo il caldo.
Ora ricordo…ora ripenso.
Quanti silenzi, e di opposto, quante parole disperse nell’aria, parole che molto spesso racchiudevano odio, ma anche quelle che pronunciate da due specifiche, anche se sole, persone racchiudevano, anche se celato al mondo,quel calore che io bramavo.
Io troppo cieco per vedere, troppo sordo per ascoltare, annegavo solitario nel mio odio…quel calore si perdeva e io non ero in grado di afferrarlo e trarlo a me.
Mi rifugiavo in quel castello dalle spesse mura sabbiose, che da solo mi ero costruito…quella sabbia che entrava in me, mi aveva reso arido al mondo…che insinuatasi in me, nel profondo, mi aveva estraniatola ogni cosa.
Ora, mi trovo spesso a pensare e a rievocare, mio malgrado, ricordi lontani…volti, grida, morte…è buffo pensare che furono semplici parole a risvegliarmi dal mio torpore, a rimettere in moto quel cuore che, da molto tempo, avevo dimenticato di possedere anche io…a donarmi, se così si può dire una nuova vita.
Semplici parole, in un momento di stasi in cui ero troppo stremato anche solo per pensare, che mi hanno colpito come un secchio d’acqua ghiacciata…un ghiaccio, però, che ebbe l’effetto del più caldo dei fuochi.
Calore.
Davanti ai miei occhi vidi le mie convinzioni sciogliersi, il mio odio dissolversi, il muro che avevo creato come protezione sgretolarsi.
Quella sabbia, piena di volontà, che dentro di me mi incatenava ad un’esistenza senza una vera vita, di malvagità e odio, venne spazzata via da un improvviso soffio caldo.
La mia anima bambina si dischiude e i corridoi di una vita si spalancano.
Ora, ogni giorno una marea di emozioni e pensieri nuovi mi affollano la mente. Mantengo sempre la mia maschera che sembra sempre essere di cera. Sono sempre serio, quasi apatico, mi dicono.
Mi rendo conto, quindi, di essere un bravo attore, ogni cosa, in ogni momento è, ora, per me come mai vista, inondata di luce nuova.
Affetto.
Ogni volta c’è un particolare in più.
Se prima il mio mondo era isolato, arido e abbandonato, ora è un’oasi fresca e lussureggiante, si vedono donne affaccendate, uomini che discutono, anche se non so di che cosa, e più in là bambini che giocano festosi. Forse un giorno riuscirò ad entrare totalmente in quell’angolo di paradiso tra le inquietanti braccia di un mondo freddo, ora, comunque, mi ci sono di molto avvicinato, il tepore già comincia a scaldarmi…e io ne sono felice.
Rimuovo la mano dalla fredda superficie della finestra…ora è tiepida.
Sento allegri passi che giungono davanti alla porta del mio ufficio, nessuno bussa ma la porta si spalanca e un uragano biondo con quattro codini arriva fino a me tutto contento.
Sorride e mi piazza in testa quello stupido cappello obbrobrioso bianco e azzurro e mi da un buffetto sulla guancia, arrivando anche a scompigliarmi i capelli.
Mi sento tanto un cane…no, anzi, una bambola nelle mani di una bambina psicopatica. Mia sorella. “Tem…”riesco solo a dire.
“No, Gaara, dai muoviti, siamo in ritardo!”
“Ma devo proprio tenerlo in testa sto coso?” domando stanco…inutile, tanto so già la risposta.
“Certo che si, Gaara, è il cappello cerimoniale…è chiaro che devi indossarlo!” ecco appunto, lo sapevo. Come se non bastasse… arriva anche quel gattone del mio fratello maggiore, Kankuro.
“Ma non siete ancora pronti? Guardate che siamo in ritardo!Non lo sapete?” dice quella sottospecie di felino.
“Certo che lo so, che credi?! Ma è colpa di Gaara che sta qui ad oziare!”
Ma certo diamo la colpa al fratellino minore che qui è solo la vittima…cavolo è tutta la mattina che sono sotto le grinfie di Temari…ora capisco perché il pesciolino rosso che aveva da piccola si è suicidato saltando fuori dalla sua boccia!
Kankuro mi arriva alle spalle e comincia a spingermi fuori dall’ufficio…io mugugno e lui, sussurrando, fa:
“Dai, Gaara, ci conviene muoverci altrimenti sentirai che urla Temari!”
Urla. Termari… ok, muoviamoci.
Mi accorgo tardi che Tem, di soppiatto, si è posizionata dietro a Kankuro, ignaro, sfoderando un’espressione angelica da bimba indifesa. Non me la conta giusta…è alquanto inquietante!
La voce che esce dalle sue labbra è dolce e soave, e anche innaturalmente mielosa, quasi ultraterrena oserei dire…Mi dà i brividi.
“Ripeti quello che hai detto, caro fratellino.” I suoi occhi scintillano. La vedo grigia.
“Bhe, ho detto che se non ci muoviamo Temari comincerà ad urlare come una gallina e starnazzare come un’oca, e poi sai che mal di testa!”
Ma si può essere più stupidi?! Cioè…tu hai tua sorella, tua potenziale assassina, dietro le spalle che ti ha colto sul fatto, e che fai…ti prostri? ti metti in ginocchio chiedendo perdono? Ti metti ad adularla? Nooooo! Facciamoci del male!
Finalmente Kank si rende conto di ciò che a detto e del fatto che se io sono davanti a lui, allora…Oh mio Dio che faccia…Kankuro spalanca gli occhi, risucchia un po’ in dentro le guance e si irrigidisce. Con il dito indica dietro di se con una muta e spaventata domanda, io annuisco. Lo vedo girarsi a rallentatore con una maschera di terrore sul volto. Temari è…hemm…a dir poco furibonda.
Se non fossi io, sarei già scoppiato a ridere. Contegno, Gaara, contegno!
Mi godo la scena e con il poco buon senso che mi è rimasto, e conoscendo Tem, faccio qualche passo indietro…molto lentamente.
Ecco, ora lo ammazza! Per favore, Tem, niente schizzi di sangue su pavimento o pareti, è difficile da pulire!
Mia sorella afferra saldamente l’enorme ventaglio che le fa da arme fin da quando è bambina e con un movimento fluido lo dirige con violenza contro Kankuro…da quel che posso vedere, mio fratello non si è ancora stancato della sua vita, e infatti si scansa, schivando la micidiale arma.
Per sua sfortuna Temari non è una che si arrende solo perché un colpo non è andato a segno.
Inizia una specie di inseguimento per la stanza…intorno alle sedie, sopra il tavolino, dietro la scrivania…e io sto ben attento a restarmene fuori!
Kank fa una smorfia e si volta verso di me…pessima mossa, mai distrarsi con Tem.
Come volevasi dimostrare, miss Iperattività, afferra un oggetto dalla mia scrivania e lo scaglia contro quella specie di…gatto?!...e…lo prende in pieno…diritto in testa! Cavolo Temari, che mira!
Vedo Kankuro ondeggiare pericolosamente, sta per cadere, deve essere stata una bella botta! Povero il mio porta matite! Ah si perché era quello l’oggetto che si è ritrovato a volare per la stanza.
Tornando a mio fratello, si sta sbilanciando verso di me?! Hei vogliamo scherzare?!! Faccio un saltello indietro e lui stramazza sul pavimento lungo e disteso, apparentemente privo di sensi.
Lo fisso stranito e poi guardo Tem riavviarsi una ciocca bionda della frangia e uscire elegantemente dal mio ufficio, come se nulla fosse successo, poi la sento urlare:
“VOI DUE, MUOVETEVI! VENITE SUBITO QUA! ORA!”
Faccio un passo verso la porta e Kankuro si alza a sedere mugugnando qualcosa che non riesco a capire e scuotendo la testa per schiarirsela, ha ancora uno sguardo un po’ perso. Non fa in tempo ad alzarsi in piedi che dal corridoio, anche se ormai abbastanza lontana, giunge ancora la voce della mia dolce, pacata e per nulla permalosa sorellina:
“KANKURO, SE NON TI ALZI, PERCHE’ SO KE SEI ANCORA PER TERRA, ENTRO 20 SECONDI, E NON VIENI QUI ALLA VELOCITA’ DELLA LUCE, VADO A PRENDERE QUELLA TUA STUPIDA MARIONETTA E LE DO FUOCO! E POI DO FUOCO PURE A TE! VEDRAI QUELLO CHE TI COMBINO!”
Vedo mio fratello sbiancare, io dentro di me sorrido.
Kankuro si alza e ad una velocità che io definirei sovraumana corre verso la porta, scivolando sul tappeto, ed esce, buttandosi ad inseguire Temari, con un:
“SORELLINAAA, MA LO SAI CHE IO TI VOGLIO BENEEEE!”
“IO NOO!” la sento rispondergli, in lontananza.
Io ficco la mani in tasca e sbuffo…oooh nooo! Quella sottospecie di stupido che è il ragazzo di mia sorella Mi ha contagiatoooo…che cosa brutta!
Sorrido dentro di me.
Mi dirigo verso la porta, afferro la maniglia, esco e la richiudo dietro di me.
Seguendo i miei fratelli, sorrido…e questa volta per davvero.
Ora ne sono convinto…IL CALORE che bramavo, ora, L’HO finalmente TROVATO!



::FINE::




Hemmm…ora che so che (molto probabilmente) l’avete letta davvero, sono piuttosto imbarazzata!>///<
Spero tantissimo che sia stata di vostro gradimento e vi sia piaciuta almeno un pochettino…o in mancanza di questo che voi non reputiate i pochi minuti impiegati a leggerla una totale perdita di tempo.
Ora, ringrazio tutti coloro che hanno letto e per favoreeeeeee lasciate una Recensioncina…anche, e soprattutto, critiche,consigli o puntualizzazioni sono ben accette…vi assicuro che non mi offendo, anzi, vi ringrazio.^__^
Okok, ora la smetto di blaterare…!^.^
Un bacio,
Amy89

   
 
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