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Autore: FallingStar    08/03/2013    3 recensioni
*Sorrise, tornando a pensare al suo gioco. Poteva dire che la sua missione era compiuta al 100%.*
Paring: NepperXHeat; BurnXGazel (accenni); BarraX??? (accenni)
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Atsuishi Shigeto, Bryce Whitingale/Suzuno Fuusuke, Claude Beacons/Nagumo Haruya , Nepper/Natsuhiko Netsuha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!^^
Dopo lunghi allenamenti credo di essere pronta per scrivere storie senza lo stile copione, così ho deciso di fare una prova e ho scritto questa… cosa. All’inizio doveva essere una HiroMido, e non ho idea di come sia diventata una NepperXHeat. Cioè, io stavo scrivendo e, di colpo, mi sono ritrovata questi due come protagonisti. Questi sono i momenti in cui mi spavento di me stessa…
Per la BarraX??? (anche questa, ma come mi è uscita? L’unica cosa programmata fin dall’inizio sono gli accenni alla BanGaze) potete decidere voi chi sia. Può essere un membro della Diamond Dust o qualcuno che non c’entra niente (tipo un OC per farvi capire). Comunque sia, avviso fin da subito che io non conosco bene i membri di Alia (eccetto per i cinque capitani, of course) anche perché non vengono mostrati molto nell’anime, quindi non so se li ho caratterizzati bene. Diciamo che, dopo aver letto alcune fic (sia italiane che inglesi), io li vedo così, ma non saprei dire se sono IC o no… Decidete voi. Poi vorrei specificare un paio di cose. Nella fic i ragazzi sono liceali e vivono in un dormitorio vicino alla scuola. Camere da uno con annesso una piccola cucina. All’inizio doveva essere una two-shot, ma la parte del White Day veniva poco più di una pagina, così ho deciso di unire le due parti in una sola shot. Un’altra cosa, io non ho la più pallida idea di quando sia il White Day, e il fatto che sia passato del tempo fra le due feste è sottinteso.
Se l’esperimento dovesse riuscire modificherò le altre storie che ho postato sul sito. Detto questo, vi lascio alla lettura e mi affido ai vostri pareri.
Ciao,
FallingStar
P.S.: Chiedo scusa per possibili errori di grammatica o di punteggiatura. L’ho riletta più volte, ma visto che ho la capacità innata di distrarmi di continuo non mi stupirei se mi fosse sfuggito qualche errore.
P.S.2: Il gioco che Heat nomina verso la fine della fic esiste sul serio! Non chiedetemi il nome perché non me lo ricordo, ma se cercate su YT dovreste trovare la pubblicità (in giapponese).        
 
 
 
 
                                                                                        Mission Complete 100% Plus!

San Valentino. Per lui quella festività non aveva mai significato niente, eppure quell’anno Heat aveva deciso di fare della cioccolata per Nepper. Aveva progettato nei minimi dettagli un piano per fargli un regalo e nasconderlo in un posto dove l’avrebbe trovato senza fargli sapere che era stato lui a farglielo. D'altronde loro erano solo amici e Atsuishi non sapeva se l’altro ricambiava i suoi sentimenti, quindi voleva dargli la cioccolata rimanendo nell’anonimato. Comunque sia, Heat aveva preparato un piano. Il pomeriggio precedente, approfittando di un’uscita con gli amici, aveva comprato tre barrette di cioccolato stando attento che gli altri non se ne accorgessero. Quella mattina si era armato di buona pazienza per poi andare nella piccola cucina del suo appartamento a preparare dei cioccolatini a forma di cuore. Ora, bisogna dire che il massimo che Heat sapeva cucinare era un panino, quindi aveva ideato un metodo molto semplice (e furbo) per fare i cioccolatini. Prese le barrette di cioccolata che aveva comprato, le fece sciogliere e poi le versò in degli stampini a forma di cuore, per poi mettere il tutto in frigorifero nell’attesa che si solidificassero. Perfetto no? Non se ti metti a giocare al Nintendo DS e perdi la cognizione del tempo. Infatti, quando Atsuishi si ricordò dei cioccolatini, quelli erano diventati così duri che non riusciva a toglierli dagli stampini. Fu costretto ad aiutarsi con un coltello e, alla fine, dei dieci cioccolatini che aveva fatto la metà venne fuori semi-sbriciolata. Con un sospiro abbattuto, Heat prese una carta plastificata trasparente e ci mise dentro i cioccolatini, sia quelli interi che quello che restava di quelli semi-sbriciolati. Infine, chiuse la carta con un nastro rosso. Perfetto, più o meno. Ora non restava altro che consegnare la cioccolata di nascosto. Il giorno dopo, Heat aveva fatto di tutto per alzarsi presto. Doveva riuscire ad arrivare in classe prima dei suoi compagni, o il suo piano sarebbe andato a monte. Entrò a scuola, passò dietro a Rean (intenta a scassinare l’armadietto delle scarpe di Nagumo) senza farsi vedere, riuscì a superare incolume la pioggia di Ferrero Rosce che Barra e alcune ragazzine stavano lanciando giù dalle scale, e, quando finalmente entrò nella sua classe, la trovò deserta. Notò però che sul banco di Nepper c’erano già tre/quattro pacchetti, tutti rossi o rosa e pieni di cuoricini. Heat non se ne stupì e, velocemente, mise il suo pacchetto in mezzo agli altri. Poi si sedette al suo posto con un sospiro di sollievo. Missione compiuta. Qualche secondo più tardi, la classe cominciò a riempirsi. Rean entrò sospirando abbattuta (segno che la sua opera di scasso era fallita miseramente).
- Rean, tutto bene?-
- Volevo mettere questo cuore di cioccolata dentro l’armadietto delle scarpe di Burn-sama, ma non ci sono riuscita.-
- E allora, mettiglielo sotto al banco adesso.-
- No, ho deciso che glielo darò di persona mentre andiamo in mensa.-
- Come vuoi…-
- Ma, come mai sei già qui? Di solito sei uno degli ultimi ad arrivare. Sei caduto giù dal letto?-
Il ragazzo mise su la posa da finto offeso e disse semplicemente:- Mi sono svegliato presto.-
La ragazza rise. Tirò fuori dal nulla una stella di cioccolata e gliela mise sul banco. Mentre faceva ciò, si sporse verso il ragazzo e gli diede un bacetto sulla guancia, per poi dire:- Buon San Valentino, Heat-chan!-
Il ragazzo le sorrise in segno di ringraziamento. An arrossì leggermente prima di andarsi a sedere al suo banco. Fu allora che Heat vide Nepper sulla soglia della porta. Sembrava…… accigliato? Nah, probabilmente era una sua impressione. Infatti, quando il moro entrò in classe e gli si avvicinò, sembrava quello di sempre.
- Chi ti ha buttato giù dal letto?-
- Anch’io sono in grado di alzarmi presto se voglio!-
Netsuha si fece una risata per poi dargli un buffetto sulla guancia. L’albino sperò intensamente che l’amico non notasse il rossore che sentiva crescergli sulle guancie. Quando però il moro si girò verso il suo banco si accigliò.
- Che è sta roba?-
- Cioccolata. Probabilmente da parte delle tue fans.-
- Ti riferisci alle pazze della classe affianco?-
- Già. Probabilmente sapevano che non avresti accettato la loro cioccolata, così hanno pensato di mollartela sul banco.-
Con un sonoro:- Che palle!- Nepper mise le buste sotto al banco. Heat cercò di nascondere un sorriso amaro. Sapeva che c’era più del 50% di possibilità che la sua cioccolata finisse in un cestino della spazzatura, ma si disse mentalmente che andava bene anche così. All’ora di pranzo, i membri della Prominence si diressero verso la mensa tutti insieme. Beh, non proprio tutti insieme. C’erano un paio di assenti e Heat aveva visto Barra sgusciare fuori dalla sua classe silenziosamente, per poi svignarsela nella direzione opposta alla mensa. Tra le braccia stringeva una confezione di Baci Perugina a forma di cuore chiusa da un nastro rosso. L’albino però non disse nulla. A metà strada per la mensa, Rean cercò di dare il suo cuore di cioccolata a Nagumo, ma non ci riuscì perché un oggetto non identificato volò velocemente contro il rosso, prendendolo in pieno volto con una forza tale da metterlo K.O. I ragazzi si avvicinarono preoccupati al loro capitano e videro che l’oggetto che aveva atterrato Burn altro non era che una scatola rossa chiusa da un nastro giallo.
- Oh cielo!-
- Burn-sama, tutto bene?-
- Secondo voi è morto?-
- Nessuno è mai morto per aver preso una scatola in faccia!-
- Di sicuro si sarà rotto il setto nasale.-
- Meglio portarlo dall’infermiera.-
Così, alcuni ragazzi presero il rosso, ancora privo di sensi e con ancora la scatola sulla faccia, e lo portarono in infermeria. In quel momento, a Heat e Nepper sembrò di vedere Suzuno sparire dietro ad un angolo con in mano una fionda. Decisero di comune accordo, per la loro sicurezza personale, di non indagare sulla cosa. Arrivati finalmente in mensa, il team fu raggiunto da Barra, che aveva tutta l’aria di essersi fatta tutto il tragitto di corsa. In più, la ragazza sembrava leggermente agitata e imbarazzata. Atsuishi riconobbe subito quell’espressione. Era quella che aveva lui quando, da piccolo, veniva beccato da Hitomiko a giocare al Gamboy invece di dormire. La spiegazione era una sola: il ricevente misterioso doveva aver beccato Barra mentre gli lasciava la cioccolata da qualche parte e lei, presa dal panico, era scappata via. Peccato che, probabilmente, non l’avrebbe mai saputo visto che Rean la stava tempestando di domande che lei si rifiutava di rispondere. Quando ebbe finito di mangiare, Heat prese il suo inseparabile Nintendo DS e iniziò a giocarci. Ad un tratto uno dei suoi compagni cominciò a lamentarsi perché loro erano gli unici che non avevano cioccolata da mangiare (le stelle di cioccolato di Rean e i cioccolatini di Barra non contavano, e poi se li erano già mangiati a ricreazione). L’albino sentì un groppo alla gola quando vide Nepper tirare fuori dal nulla i pacchetti che aveva ricevuto, fra cui il suo, metterli in bella mostra sul tavolo e dire:- Servitevi pure.-
I ragazzi stavano per avventarsi sulla cioccolata, ma si bloccarono di colpo quando Rean, scattando in piedi, sbatte entrambi i palmi delle mani sulla tavola per poi dire:- Netsuha Nastuhiko, che cosa credi di fare?!-
- Offro la cioccolata che mi è stata regalata ai miei amici.-
- E non pensi ai sentimenti di quelle povere ragazze? Cosa pensi che direbbe Burn-sama se fosse qui?-
- Punto primo: a me di quelle pazze non importa niente. Punto secondo: se lui fosse qui, probabilmente direbbe: chi se ne frega dei sentimenti, io voglio il cioccolato!.-
Rean si morse un labbro, consapevole della veridicità delle parole del moro, che si era messo a fissare i pacchetti come se avesse notato qualcosa di insolito solo in quel momento. Heat non riuscì a trattenere un sussulto quando vide Nepper prendere in mano proprio il suo pacchetto, per poi portarselo davanti al viso e guardarlo con aria indagatrice. Dopo qualche secondo, i suoi occhi saettarono verso l’albino, che cercò di coprirsi il viso con il Nintendo. Ebbe un secondo sussulto quando sentì Nepper dire:- Facciamo così, io mi tengo questo. Voi potete prendervi gli altri.-
Prima che qualcuno potesse dire qualcos’altro, tutti i ragazzi della Prominence (eccetto Heat e Nepper) si fiondarono sui pacchetti. Rean sbuffò, borbottando qualcosa sulla mancanza di tatto. Intanto, Atsuhishi non riusciva a credere che di tutta la cioccolata che aveva ricevuto, Netsuha stesse mangiando proprio la sua, che era sicuramente la meno invitante e la meno bella. Sorrise, tornando a pensare al suo gioco. Poteva dire che la sua missione era compiuta al 100%. Le lezioni pomeridiane si svolsero in tranquillità. Prima di uscire da scuola, i membri della Prominence andarono a vedere come stava il loro capitano. Lo trovarono seduto su un lettino, con un grosso cerotto quadrato sul naso, intento a mordicchiare un cuore di cioccolato nero fondente di media grandezza, che era poi il contenuto della scatola volante. Rean cercò di levarglielo dalle mani, sostenendo che non avrebbe dovuto mangiare qualcosa che gli aveva quasi spaccato la faccia, ma Burn la bloccò, rassicurandola che era tutto sotto controllo. Mentre ritornavano al dormitorio, Heat non riusciva a trattenere le risate. Per evitare di imbattersi nelle *pazze della classe affianco* , Nepper era stato costretto ad uscire da scuola dalla finestra del bagno dei maschi che si trovava al piano terra, ed aveva finito per cadere in un cespuglio. Un cespuglio con molte foglie. Il moro guardò accigliato l’amico mentre cercava disperatamente di togliersi tutte le foglie che gli erano finite sia addosso che dentro i vestiti.
- La vuoi smettere? Non è divertente!-
- Si che lo è! Non posso credere che tu ti sia gettato da una finestra pur di evitare quelle ragazze.-
- Parli facile tu! Io non ho Rean e Barra che mi fanno da guardie del corpo!-
Heat continuò a ridere anche se sapeva che l’amico aveva ragione, e che l’unico motivo per cui non era stato importunato da ragazzine che volevano dargli la cioccolata era appunto per la presenza perenne delle due ragazze accanto a sé. Però lui non rideva solo per l’aspetto buffo che aveva Nepper ricoperto di foglie. Era soprattutto perché era felice, perché la sua missione era andata meglio di quanto potesse sperare.
 
 
White day. Quel giorno non aveva mai significato niente per Heat e, francamente, dubitava che sarebbe mai cambiato qualcosa. Quando arrivò in classe, la prima cosa che notò fu l’aurea depressiva che circondava Rean.
- An? Tutto bene?-
Sospirando, la ragazza disse:- Anche se a San Valentino sono riuscita a lasciare a Burn-sama il mio cuore di cioccolato, dubito che lui mi regalerà qualcosa oggi.-
Il ragazzo si girò verso il rosso che, dal ghigno diabolico che aveva stampato in faccia, sembrava si stesse preparando per fare qualcosa che non doveva aver molto a che fare con il White Day.
- Su Rean, non te la prendere. Tieni.- e le diede un barretta quadrata di cioccolato per poi aggiungere:- Buon White Day, An.-
La ragazza gli gettò le braccia al collo urlando:- Grazie Heat-chan!- poi si staccò per dargli un bacetto sulla guancia, ma non ci riuscì perché Nepper l’afferrò per il colletto della divisa e la tirò dalla parte opposta, dicendo semplicemente:- Siamo in classe.-
La ragazza gli scoccò un’occhiata indecifrabile prima di farsi una risata e dire:- Rilassati Nepper, non te lo mangio mica!-
Heat guardò entrambi confuso e, anche se per poco, gli sembrò di vedere Nepper arrossire. Arrivò l’ora di pranzo. Nagumo sparì nel nulla per ricomparire dopo una decina di minuti al tavolo dove si erano seduti i membri della Prominence. Il ghigno accentuato fece capire che qualunque cosa avesse in mente era riuscita, ma nessuno ebbe il coraggio di chiedergli cosa avesse combinato. Al ritorno in classe, Barra aveva trovato sul suo banco un tubo di Baci Perugina legato con un fiocco bianco. Rean le aveva fatto un vero e proprio terzo grado per scoprire chi fosse il mandante, ma lei continuava a sostenere di non saperlo, anche se Heat pensava che lei avesse una mezza idea su chi potesse essere. O forse era una mezza speranza?
Alla fine delle lezioni, mentre si dirigevano verso l’uscita della scuola, Heat e Nepper incontrarono Rhionne e, facendo due chiacchiere con lei, scoprirono che mentre i membri della Diamond Dust stavano andando alla mensa, una scatola bianca con sfumature argentee chiusa da un nastro azzurro aveva preso in pieno la nuca di Suzuno, che era finito K.O. sul pavimento con un grosso bernoccolo sulla testa. Ovviamente i ragazzi lo avevano subito portato in infermeria. Erano andati a vedere come stava qualche minuto fa. Lo avevano trovato seduto su un lettino, con una borsa piena di cubetti di ghiaccio in testa, intento a mangiare un cuore di cioccolato bianco di media grandezza, che poi era il contenuto della scatola volante. Clara aveva cercato di dissuaderlo dall’idea di mangiare qualcosa che era in una scatola che gli aveva quasi fracassato la testa, ma Gazel l’aveva rassicurata dicendo che non c’era nessun pericolo. I due membri della Prominence annuirono, decidendo mentalmente di non capire. Perché se i due co-capitani della Chaos volevano portare avanti in quel modo strambo il loro rapporto non meglio specificato, che facessero pure. Loro non si sarebbero certo messi in mezzo. Arrivato al dormitorio, Heat corse verso il proprio appartamento per potersi gettare sul letto e mettersi a giocare col Nintendo. Mentre inseriva le chiavi nella serratura Nepper lo richiamò. Quando l’albino si girò verso di lui, il ragazzo si ritrovò davanti alla faccia un sacchetto di carta plastificata trasparente. Chiuso da un nastrino rosso. Con all’interno dei cuori di cioccolata. Heat guardò il pacchetto stralunato, finché Nepper non iniziò a sventolarglielo davanti alla faccia dicendogli:- E per te.-
Ripresosi in parte, Heat si limitò ad un:- Oh.-, poi prese il pacchetto con entrambe le mani e aggiunse un:- Grazie.-
Dopo qualche secondo, l’albino alzò gli occhi verso il moro e chiese:- Perché?-
- E’ il White Day.- rispose l’altro semplicemente.
Davanti allo sguardo ancora stralunato dell’amico, il moro aggiunse:- Durante il White Day si ricambiano i doni ricevuti il giorno di San Valentino, no?-
Dopo qualche secondo, il significato nascosto di quella frase colpì Heat come una martellata in testa. Avvampò e disse:- T-Tu… tu sapevi… sapevi che quella cioccolata… era da parte mia?-
Il moro si mise le mani in tasca e, facendo un’alzata di spalle, disse:- Beh, quelle pazze non mi avrebbero mai mandato della roba in parte sbriciolata e che non fosse incartata in qualcosa che fosse pieno di cuori, o cupidi, o qualsiasi cosa che avesse a che fare con San Valentino. E poi i tuoi sussulti parlavano chiaro. Sono piuttosto sicuro che se ne sarebbero accorte anche le ragazze se non fossero state entrambe occupate nelle loro turbe mentali.-
A quelle parole Heat sentì il bisogno di correre sul tetto del dormitorio e buttarsi di sotto.
- M-Ma… ma se in tutto questo tempo sapevi che ero stato io a mandarti quel pacchetto… perché non hai mai detto o fatto niente?-
- E rovinarti la sorpresa?-
Heat abbassò la testa sul pacchetto, troppo confuso per riuscire a ragionare normalmente. Le mani di Nepper che si posavano sulle sue spalle lo fecero sussultare e, automaticamente, alzò la testa incontrando le labbra dell’altro. In quel momento la faccia di Heat raggiunse una nuova tonalità di rosso acceso, mentre la sua testa si riempiva di pensieri tipo ”Mi sta baciando!” e “Che faccio?” ed anche “E se esce qualcuno e ci vede?”, ma anche pensieri che non c’entravano niente come “Fra qualche giorno uscirà quel videogioco crossover fra pokemon e samurai. Com’è che si chiamava?”. Poi il black-out totale. Quando riaprì gli occhi, si ritrovò steso sul suo letto. Per un attimo pensò di essersi sognato tutto, ma il calore che sentiva sulle labbra era reale, così come lo era il pacchetto di cioccolatini sul suo tavolino. Guardando bene, Heat notò che c’era anche un foglietto. Incuriosito lo aprì. Sul foglietto c’era scritto: *Buon San Valentino Atsu-chan! P.S.: Non credevo che avessi delle reazioni così femminili.*.
- CHE COSA?!-
L’albino si alzò di scatto dal letto e cominciò a guardarsi intorno deciso a trovare l’oggetto più pesante che c’era per andare dal moro e lanciarglielo in testa. Poi magari avrebbe ricambiato il bacio di prima. Intanto una cosa era chiara. La sua missione, iniziata a San Valentino, era più che completa.
 
  
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