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Autore: DocHL    08/03/2013    2 recensioni
[Matt Owl]
[MATT OWL]
E' che ho pensato a come potesse sentirsi al suo primo concerto. E cosa potessi dirgli per farlo star bene.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You smile with your eyes.



Che ci fai Matt in quella stanza? Sei in ritardo, muoviti! Ti stanno aspettando…
Ah, ho capito. Non te la senti.
Bhé, ascolta. Credo in quello che fai da quando ci conosciamo. Ci ho sempre creduto e continuerò a farlo. Ti adoreranno e andrà bene.
E poi il giudizio degli altri non è importante. Questo è il tuo sogno. Sei tu che decidi.
Io ci andrei lì fuori, fossi in te, e dammi una sigaretta così fumo anche io.
Ti tremano le mani. E’ buffo, quasi strano. Continui a guardare lo specchio come se sperassi che la persona riflessa esca fuori e vada al tuo posto, o che perlomeno ti dia uno schiaffo e ti urli di uscire. Sarebbe utile.
Ti picchierei io ma non riesco a farti del male. Che poi non credo che ti farei così male.
In effetti mi sento un po’ inutile, qui dentro non c’entro nulla e non dirmi il contrario. Sono solamente una voce vagante. Non so dare buoni consigli alla gente, o a me stessa. Ma per te è diverso. Potrei dirti di fare qualsiasi cosa e tu ci riusciresti senza problemi. Perché a te viene tutto spontaneo e un po’ ti invidio.
Ti invidio perché hai una bellissima voce. Perché hai avuto quel coraggio che a me manca per mettere un video. Perché hai un gufo tatuato. Perché ho visto i miei piani andati in fumo e le persone ad alimentarne il vento.
Tu non ti sei fermato. Tu il fumo l’hai rincorso. Lo hai respirato e ti è tornato dentro. Ti sei promesso di non farlo più scappare. Di tenerlo al sicuro da tutti.
Io non ne sono stata capace e non me ne stupisco. Avevo il cuore a pezzi, e non ho capito quale pezzo dovevo seguire.
Come si dice? Quando sei felice ti godi la musica e quando sei triste ne capisci il testo.
Li ho capiti i tuoi testi Matt. Tutti quanti, uno ad uno, ascoltandoli all’infinito. Disegnando gufi a destra e a manca per continuare a pensarci.
E non provare a fumare un’altra sigaretta o ti giuro che prendo la chitarra e te la do in testa.
Ma tanto riusciresti comunque a fare bella musica con la chitarra rotta. Da quel che so io, potresti anche stare zitto per un’ora. Seduto lì per terra e guardare tutti. Uno ad uno. E quando ti alzerai in piedi, quando avrai impresso ogni singolo lineamento di ogni singola persona, quando avrai contato quante persone hanno gli occhi di un determinato colore o come sono fatti i loro capelli. Quando ti accorgerai che nonostante tu stia zitto loro continueranno a guardarti, ad urlare cose dolci, a ridere.
Non se ne andranno perché tu li tieni bloccati lì. Non li fai muovere.
Tu sorridi con gli occhi e loro non si stancheranno mai di guardarli. Ti applaudiranno. E magari chiederanno il bis. E se qualcuno ti chiedesse come mai non stai cantando. Potrai sempre rispondere che ti ho rotto la chitarra e che il silenzio, in una folla come quella è rilassante. E’ la musica più bella. I loro sguardi accordi mai suonati.
Quindi alzati e vieni con me. Ti porto via da questa stanza, che fa freddo. Voglio farti sentire quanto calore emettono quelle persone.
Guardali Matt, sono tante. Più di cento. Forse mille. Forse di più. E aspettano solo i tuoi occhi.

  
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