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Autore: xheyidol    09/03/2013    1 recensioni
Arianna è una semplice ragazza, dolce timida e con tanta voglia di divertirsi. Stanca della sua noiosa città con sua madre e suo fratello decidono di trasferirsi nella grande mela dove incontrerà un ragazzo che le cambierà la vita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Capitolo uno"

Era la solita mattinata mamma mi chiamava perché dovevo andare a scuola mentre io mi maledicevo di non essere andata a dormire prima, morivo dal sonno mentre mia madre continuava ad urlare perché era tardissimo sobbalzai dal letto dopo l’ultimo urlo di mia madre.
A: Ok ok sono sveglia.
Fortunatamente avevo preparato il mio zaino e quello che dovevo indossare, la sera prima. Così andai a farmi una doccia veloce, mi truccai mentre mi infilavo la tuta, feci la coda ed andai ad aspettare l’autobus.
Misi le cuffie ed ascoltai le mie canzoni preferite come ogni mattina, non mi andava per niente di ascoltare le solite gallinelle che parlano di trucchi, vestiti firmati, scarpe con il tacco ecc.
Nel frattempo mi presento. Io sono Arianna ho 16 anni a giugno 17 frequento il terzo anno di liceo e sono di una piccola e odiosa città della puglia.
L’autobus arrivò finalmente alla fermata della mia scuola, e che la tortura abbia inizio.
Entrai nella mia classe.
A: ‘Buon giorno’. Dissi senza guardare nessuno e andai subito al mio posto.
Prof: ‘signorina russo, le dispiacerebbe spegnere la musica?’
A: ‘scusi’ dissi prendendo il libro di italiano.
Iniziò la lezione, ma io guardavo fuori la finestra persa nei miei pensieri. Ero stanca, non ne potevo più della mia vita, non avevo un’amica, non interessavo a nessun ragazzo e i professori mi odiavano.
Finalmente la campanella dell’ultima ora suonò, non ne potevo più di sentire le battuta squallide dei miei compagni di classe. All’uscita trovai mio fratello Carlo con il suo motorino.
A: ‘Che ci fai qui?’
C: ‘La mamma ti deve dire una cosa’.
A: ‘Ma è successo qualcosa?’
C: ‘Nono tranquilla va tutto bene’.
A: ‘O-okkei’.
Arrivati a casa buttai lo zaino sul divano e andai in camera mia, sul letto trovai un biglietto. Iniziai a spaventarmi così mi misi comoda e lessi quel biglietto con il cuore a mille vidi “New york” con le lacrime agli occhi andai da mia madre.
A: ‘Cosa vuol dire?’
Mamma: ‘Che tuo zio dopo che si trasferì a new york si è aperto un piccolo ristorante italiano li e tuo cugino una scuola di ballo quindi io lavorerò al ristorante e tuo fratello alla scuola di ballo’
A: ‘quindi questo vuol dire, quello che sto pensando?’
M: ‘a patto che tu lavorerai con noi nel pomeriggio’
A: ‘tutto quello che vuoi’ iniziai a piangere, saltare e gridare saremmo dovuti partire la settimana dopo ancora non ci credevo. Tutta quella settimana non andai a scuola e mia madre andò a parlare del trasferimento e che continuavo gli studi li in america.
Quella mattina mi svegliai preparai le valigie e alle 11:00 era tutto pronto. Andammo all’aereoporto non ci potevo credere stavo per salire su quell’aereo che avrebbe fatto realizzare tutti i miei sogni una volta per tutte. Ero sul serio troppo agitata, non vedevo l’ora di atterrare in america, ma ancora 10 ora mi aspettavano dovrei arrivare in america alle 22:00 ora italiana quindi 16:00 ora americana.
Notai che mia madre e mio fratello si erano addormentati mentre io guardavo le nuvole da fuori il finestrino. C’era una ragazza dietro di me che continuava a muoversi.
A: ‘Ehi che succede?’
X: ‘Non lo senti continuare a russare questo?’
A: ‘Hahaha no avevo le cuffie’
X: ‘Beata te hahah. Comunque piacere Veronica’
A: ‘Arianna. *sorrisi* ma sei sola?’
V: ‘si mia madre si è trasferita il mese scorso, io dovevo recuperare a scuola e ora la sto raggiungendo, tu vacanza?’
A: ‘no no ci stiamo trasferendo?’
V: ‘Oddio sul serio? Allora poi dovremo fare un giro insieme’
A: ‘Volentieri. Anzi ora di scrivo il mio numero su un foglietto così potremo tenerci in contatto’
V: ‘Grande si, va bene’
A: ‘Scusa provo a dormire ora’ Quella ragazza era simpaticissima, sentivo che saremmo andate molto d’accordo. Rimisi le cuffie e mi addormentai.
Dopo una lunga dormita venni svegliata da alcune risate.
V: ‘Finalmente ti sei svegliata hahaha’
Mamma: ‘Tra un po’ atterriamo, ho conosciuto la tua nuova amica è simpaticissima’
V: ‘grazie signora anche lei. Approposito arianna quando arriviamo ti va di fare un giro insieme così parliamo meglio?’
A: ‘certo’
Finalmente arrivati a New York ancora non ci credevo, il mio più grande sogno si era avverato. dissi a Veronica di rimanere con noi così poi potevamo andare direttamente via insieme.
V: ‘oddio ma abitiamo anche vicine non ci credo.’
A: ‘allora facciamo così, andiamo a casa mia lascio le valigie e poi andiamo a casa tua’
V: ‘perfetto andiamo.’
Andammo nella mia nuova casa, era a dir poco stupenda la casa che ho sempre voluto, lasciai la valigia nella mia nuova camera che era ancora vuota, e veronica aveva promesso che mi aiutava ad arredarla e io poi aiutavo lei. Andammo a casa sua che era davvero a pochi passi da me c’era sua mamma che aspettava veronica mentre guardava la tv.
V: ‘mammaaa’
Mamma veronica: ‘tesoro finalmente’
V: ‘mamma lei è Arianna la ragazza che ho conosciuto sull’aereo, ti ho detto che venivo con lei perciò dovevi stare tranquilla’.
A: ‘Ciao signora *sorrisi*’
V: ‘Mamma noi andiamo a fare un giro per fare più amicizia ci vediamo dopo va bene?’
Mamma veronica: ‘va bene ma torni tardi? Non voglio stare sola’
A: ‘Perché non vai a casa mia? Mio fratello sarà andato a scuola di ballo e mia madre di sicuro è sola potete diventare amiche anche voi’
MV (mamma veronica): ‘Non so, mi vergogno’
V: ‘Dai mamma, è simpaticissima ti accompagniamo noi’
MV: ‘va bene’
Accompagnammo la madre di veronica a casa mia e iniziarono subito a parlare così finalmente potevamo andare in giro a spassarcela un po’ anche se ero abbastanza stanca.
V: ‘che strano siamo della stessa città e ci siamo appena conosciute comunque io sono Veronica Calibri e ho 17 anni compiuti a gennaio tocca a te’
A: ‘Ok, allora. Io sono Arianna Russo ho 16 anni ma ne compio 17 fra tre mesi, ovvero a giugno’
V: ‘abbiamo anche la stessa età? Noi due diventeremo grandi amiche, senti ti sei già iscritta a scuola?’
A: ‘No tu?’
V: ‘si, ti iscrivi nella mia? Così mia madre ci farà mettere in classe insieme’
A: ‘certo quando inizi ad andare a scuola?’
V: ‘allora oggi è martedì, quindi lunedì prossimo’
A: ‘perfetto mia madre mi andrà ad iscrivere domani quando torniamo le parlo sulla scuola’
V: ‘perfetto *sorrise* senti un po’ hai idoli?’
A: ‘yes, cody simpson tu?’
V: ‘Adoro Cody ma il mio idolo è Conor’
A: ‘E io adoro Conor *^*’
Dopo aver fatto un giro un bel giro decidiamo di ritornare a casa erano già le 21:00 ed eravamo stanchissime per via del viaggio.
A: ‘allora ci vediamo domani?’
V: ‘ovvio, mi sono divertita tantissimo’
A: ‘Anch’io, a domani’
Raccontai tutto a mia madre, e anche lei e la madre di veronica andavano d’accordissimo andai a farmi una doccia e poi mi infilai sfinita nel mio letto dove non persi nemmeno un minuto ad addormentarmi.

Okkei so che fa schifo, ma è la mia prima fan fiction.
Non sono brava a scrivere lo so, ma è la mia passione
quindi ci provo.
Vi chiedo solo per favore di lasciare una piccola recensione
e dirmi cosa ne pensate.
Potete anche dirmi che non vi piace, va bene tutto.
Accetto qualsiasi tipo di critica.
Ma ditemi che ve ne pare e se devo continuare o no.
Detto questo, scusate il disturbo e grazie mille a tutti in anticipo.
:)

  
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