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Autore: Yumi    24/09/2007    8 recensioni
[Sto morendo, Kakashi…te ne rendi conto?...Credo di sì, vista la tua espressione…] Prima fiction su Naruto, con un pairing molto dolce, che amo tantissimo. Buona lettura. (KakashixObito)
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kakashi Hatake, Obito Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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:.A Present For You.: di Yumi.

 

Desclaimers: i personaggi della storia sono dell’anime/manga “Naruto”, di Masashi Kishimoto, a lui i diritti. Questa è la mia prima fiction su Naruto.

Note: questa fanfic mi è venuta in mente a scuola, dopo un test di ingresso di inglese, e dopo che la sera prima, mi ero fatta un overdose di Kakashi Gaiden e sono stata particolarmente colpita da una frase del manga, tradotta in inglese, di Obito (per vedere quale sia la frase rimando alle note di fondo pagina).  

Pairing: Kakashi x Obito.

Raiting: Giallo.

Genere: romantico, triste.

Avvertenze: shonen-ai, spoiler, one-shot.

Consiglio di leggere la canzone con il sottofondo di “Hello” degli Evanescence, che mi ha dato l’ispirazione, oltre alla famosa frase di Obito, per scrivere questa storia, e rende molto l’atmosfera molto triste della fic.  

Note 2: la mia rivisitazione personale della fine del Kakashi Gaiden. Buona lettura.

 

 

P.O.V. Obito

Sto morendo, Kakashi…te ne rendi conto?...Credo di sì, vista la tua espressione…non ti ho mai odiato…forse all’inizio, ma poi no…che motivo avevo…

Ti avvicini a me, con uno sguardo strano, che non ho mai visto sul tuo volto, rivolto a me, per giunta…

Rin è dietro di te, che si copre gli occhi con le mani per non guardare quello che rimane del mio corpo…questa roccia mi toglie il respiro…riesco a malapena a fare entrare l’aria nei polmoni…Ora ho il tuo viso davanti al mio, per quanto questa pietra mi permetta…sei bellissimo, come sempre, del resto…sento un dolore lancinante al petto, non solo per il fatto che tutti i miei organi interni sono malridotti, ma anche perché vederti così mi fa stare male…sento tutto il sangue scendermi dalle labbra e le lacrime cercare di uscire dagli occhi, mi prendi una mano tra le tue, calde come me le ricordavo, nonostante non ci fossimo mai sfiorati realmente…quanto avrei voluto farlo, poterti sfiorare, non solo nei sogni, ma realmente…perché non riesco a dirti quello che provo, che sei bellissimo con quell’espressione sofferente?...perché non riesco a dirti tutto questo?...

“O…Obito…” la tua voce profonda è incrinata, quella voce che mi ha fatto tremare, anche solo ad immaginarla…quella voce che cercavo sempre di sentire, facendoti arrabbiare, quella voce che avrei voluto chiamasse il mio nome, lo sussurrasse al mio orecchio…non solo per sentirla sputar fuori insulti, ma anche qualche parola dolce contro il mio collo…Tu devi essere forte, sei il capo del nostro team. Sorrido, malgrado non abbia molto di cui molto di cui ridere.

“Non…preoccuparti, Kakashi…” mi è sempre piaciuto il suono del tuo nome sulle mie labbra, così dolce e forte allo stesso tempo, come un salice.

“Perché…” mi chiedi, con voce roca e con premura, senza esigere troppo. Anche se sei sempre stato un tipo da “tutto e subito”…

“L’ho fatto…d’istin…to…”- la tua mano stringe di più la mia –“Io…”

“Shh…non affaticarti a parlare…ho capito…” dici, interrompendomi.

Ma io non posso fermarmi…devo assolutamente parlare…

“Io…” riprovo, ma mi fermi di nuovo.

“No, nono continuare…non affaticarti…”

“Io devo dirti una cosa…che avrei dovuto dire tempo fa…ma mi dicevo sempre che c’era tempo per parlare, che ci fosse sempre stato un domani, che avrei sempre avuto una possibilità per farlo…ma, date le circostanza…coff coff…devo dirlo ora…”.

Rimani in silenzio, con i singhiozzi di Rin che fanno da sottofondo, come un dolce lamento che dà la cadenza ad una canzone malinconica e straziante, dalla quale le mie orecchie non possono sottrarsi.

“Vedi…io…non so come spiegartelo…sicuramente…rimarrai sorpreso nel saperlo…non me l’aspettavo nemmeno io…ma, in fondo, lo sapevo…” altro po’ di pausa per prendere coraggio e raccogliere un po’ di respiro nei polmoni.

Tu continui a guardarmi, quasi, sull’orlo delle lacrime. Ma ti trattieni. So che le mie mani stanno velocemente perdendo calore…la vita pian piano sta lasciando il corpo…

“Io…appena ti ho visto, ho provato invidia per i tuoi brillanti voti e per il tuo successo con le ragazze…sapendo che anche Rin, la mia cotta, ti veniva dietro…non ho provato solo invidia, nei tuoi confronti, ma anche rabbia perché avevi fatto breccia nel suo cuore, dove io non sarei mai potuto entrare veramente…poi, però, ho incominciato…ad osservarti…a cercare di imitarti…e per me sei diventato…una piccola…ossessione, è il termine giusto…e ho cominciato a sognarti, a pensarti sempre, facendo sparire Rin dal mio cuore…il tuo nome era sempre fra i miei pensieri, qualsiasi cosa facessi eri sempre lì…come un’ombra che seguiva il mio cammino…come un angelo custode…”- il nodo alla gola si sta facendo sempre più stretto -“io…ti amo…con tutto me stesso…sei più di un nemico, più di un amico…io, avrei voluto dirtelo prima…quando avrei potuto stare con te ed essere felice…ma il destino ha deciso per me…a volte può essere crudele, come i tuoi occhi…perché continuavano a fissarmi e a richiamare i miei, continuamente, in modo ossessivo…ma è per questo che mi piaci…non rimpiango di essermi innamorato di te…ricordalo…” una lacrima mi riga il volto, mentre nelle tue notti piove, in modo lento e leggero, come la pioggia di metà estate. Chiudi gli occhi e avvicini la mia mano alle tue labbra, baciandola sul palmo. Chi avrebbe mai detto che sarei riuscito a vedere le tue lacrime?

“Sei bello…anche quando piangi, lo sai…Kakashi?” un singhiozzo ti scuote le spalle.

Con fatica riesco a portare un pollice alle tue ciglia e asciugare le stelle cadenti della notte.

Mi osservi per un po’…poi abbassi il tuo volto verso il mio…abbassi la maschera…e uno sfiorarsi di labbra che si trasforma di qualcosa di più, in modo dolce…il gusto salato delle lacrime e quello ferroso del ferro…un bacio disperato…dove racchiudere tutta la passione che non potrà mai essere consumata e un amore che non potrà mai essere vissuto…ti scosti lentamente dalle mie labbra dopo poco più di qualche minuto, osservandomi ancora, come se volessi prendere e memorizzare la mia immagine.

Non ti servono parole…non sei mai stato troppo bravo, con quello…specialmente quando dovevi esprimere le tue emozioni…

“Sono stato l’unico…a non averti fatto un regalo per la tua promozione a jonin, questa mattina…ma ora ne ho uno…il mio sharingan…sto morendo…ma attraverso i tuoi occhi, potrò vedere il futuro…”

“No…io…io non posso accettare…”

“Ti prego…fallo per me…voglio vedere attraverso il tuo sguardo…” lentamente ti sfilo la benda sull’occhio sinistro, che copre la ferita che ti sei procurato stamattina per salvarmi da quel ninja della roccia.

Passo un dito tremante sulla crosta rossa che ti attraversa la palpebra.

“Come faremo…a mettere il tuo occhio…al posto del mio…?”

“Rin…” chiamo debolmente.

Lei si avvicina con gli occhi ricolmi di lacrime.

“S-sì?”

“Tu farai l’operzione…con le tecniche mediche la porterai…a termine con successo…” sento le forze venirmi meno.

“O-ok…”- ti soffermi sul mio corpo e poi torni a guardarmi in viso –“…Obito…scusa se…”

“Non…preoccuparti…” le sorrido, debolmente. Rimango a guardarti più a lungo che posso.

L’operazione si compie in un tempo relativamente breve, nonostante non sia una cosa facile.

Ti amo…”- la voce un debole sussurro, udito benissimo dal mio interlocutore –“…Kakashi…”.

“Ti prego…non abbandonarmi…perché non posso amarti…perché non posso fare nulla per salvarti…per salvare il mio amore…?” chiedi, con rabbia e frustrazione e miriadi di altre sensazioni, che sento provenire dalle sfumature della tua voce maledettamente profonda, che mi ha sempre fatto cedere le ginocchia.

Il destino…il destino…ha deciso…utilizza lo sharingan per proteggere le persone…che ami, come ho fatto io per te…lascia che rifletti i tuoi sentimenti e l’avvenire, in modo che io possa vivere per sempre…per sempre attraverso il tuo sguardo…” un singhiozzo esce dalla tua gola.

Sei bello…anche quando piangi…Kakashi…” e l’ultima cosa che percepisco, mentre esalo l’ultimo respiro, è lo stringersi convulsivo delle tue mani attorno alla mia, contro la tua guancia e i forti singhiozzi di Rin.

 

[Questo è il mio regalo…

Il mio amore per te.]

 

-OWARI-

 

Spazio dell’autrice.

 

Allora…come è vi è sembrata?Mi è venuta in mente dopo aver finito il test d’ingresso d’inglese e mentre mi rimbombava nella testa la frase di Obito:

 

“I’m the only one who didn’t give you a present at your Jonin celebration, right Kakashi?

But now I have one…it’s this sharingan of mine…I’m already going to die…

but I can become your eye…and from now on I can see the future…”

-Uchiha Obito-

 

[Sono l’unico a non averti dato un regola per la tua promozione a Jonin, vero Kakashi?

Ma ora ne ho uno…è il mio sharingan…sto già morendo…

Ma posso diventare il tuo occhio…ed ora in avanti potrò vedere il futuro…]

 

Ovviamente, in italiano non rende, ma è davvero una bella frase, specialmente letta in inglese, piena di significati sottintesi.

Ecco, da questa frase è nata tutta la fanfiction, alimentata poi dai meravigliosi Evanescence con la loro “Hello” e dalla presenza di Luca, a cui dedico la storia.

Spero vi sia piaciuta e che recensirete.

Un bacio.

Yumi

 

   
 
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