Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cameron Briel, Daniel Grigori, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
I lembi candidi delle nuvole sfioravano dolcemente la pelle dell'angelo.
Le sue ali erano spiegate al massimo della loro
ampiezza,sfrecciavano nel cielo sotto la cupola di stelle. Da quanto
tempo non volava ?
Camriel neanche lo ricordava più. Gli era mancata
così tanto la sensazione dell'aria fresca sul viso,la
libertà data dal sentirsi portato dalle correnti. Era quasi
come tornare a respirare dopo un lungo periodo di apnea forzata. Come
se avesse trascorso gran parte della sua vita da prigioniero,e solo
dopo aver visto la luce fosse riuscito a liberarsi. Quella luce che
aveva illuminato per così tanto tempo gli occhi di
Daniel,nonostante il peso della terribile maledizione che gravava su
suo fratello e sulla sua anima gemella. Quella stessa luce che ora
brillava nei suoi. Cam sorrise. Non un ghigno falso e calcolatore,ma un
sorriso vero,sincero.
Scese dolcemente di quota,battendo leggermente le ali mentre la brezza
della sera solleticava le sue piume. Ricordava bene quel giorno, il
giorno che aveva cambiato per sempre la sua esistenza dannata e aveva
rimesso le cose nella giusta prospettiva.
Era appena tornato nel Connecticut dopo più di diciassette
anni di solitudine, passati a vagabondare di qua e di là in
ogni luogo conosciuto del globo ed ad evitare come la peste qualsiasi
suo simile. Semplicemente voleva dimenticare tutto il suo schifoso
passato :la Caduta,Lilith,la maledizione di Daniel e Luce,i millenni di
sofferenza che aveva condiviso con suo fratello nonostante le loro
scelte opposte,la fine. Aveva perso tutto:l'amore,suo fratello,la sua
migliore amica.
Che senso aveva vivere ancora?
Purtroppo non aveva a disposizione una stellasaetta con cui mettere
fine alla propria vuota esistenza,per cui aveva preferito isolarsi da
qualsiasi contatto umano o angelico che fosse,non aveva importanza.
Sfortunatamente non aveva fatto i conti con i suoi petulanti,impiccioni
e idioti amici. Arriane in qualche modo era riuscita a contattarlo
anche nelle lande deserte dell'Egitto,ed ora era lì,in uno
dei locali più in voga della città,pronto ad
imbucarsi all'addio al celibato di suo fratello.
Fino all'ultimo era stato indeciso se presentarsi o no,ma alla fine
aveva vinto la voglia di rivederlo,di sfotterlo un'ultima
volta come solo un fratello sa fare,anche se per quest'ultimo sarebbe
stato solo un perfetto sconosciuto.
Cam fece vagare lo sguardo per tutto il locale,finché
incontrò le iridi grigio-viola di Daniel. Il moro sorrise
impercettibilmente: l'altro non era cambiato affatto,stessi capelli
biondi,ormai diventati marchio di fabbrica "Grigori",stesso sguardo
imperscrutabile,stesso atteggiamento. Cam riusciva ancora a leggerlo
come un libro aperto. Con nonchalance si diresse verso il bancone,e
ordinò una birra sedendosi a fianco del ragazzo biondo. Gli
lanciò un'occhiata di sottecchi, scoprendolo intento a
fissare il vuoto con uno sguardo sognante.
"E così domani ti sposi" esordì Cam.
Daniel si voltò verso di lui,quasi sorpreso.
Lo guardò negli occhi per qualche istante,forse
chiedendosi chi fosse quel ragazzo moro così misterioso. Era
sicuro di non averlo mai visto prima,eppure in qualche modo gli
sembrava familiare. Il suo sguardo addosso era quasi rassicurante,come
se avesse finalmente ritrovato qualcosa perduto da tempo.
Annuì sorridendo,pensando a Luce. Chissà cosa
stava facendo in quel momento. Si stava divertendo con le sue amiche? O
forse anche lei stava pensando a lui? Cam osservò
attentamente gli occhi del fratello:sì,non avevano perso la
loro luce;Daniel aveva lo stesso sguardo innamorato e sognante che
aveva rivolto a Lucinda in ognuna delle loro vite passate. Il loro
amore era davvero più forte di qualsiasi maledizione.
L'angelo moro sorrise ancora tra sé.
"Sei felice,Daniel?",chiese finendo la sua birra.
L'altro lo guardò ancora,stupito per l'ennesima volta in
pochissimo tempo. Come faceva quel ragazzo a conoscere il suo nome?
Eppure aveva l'impressione di conoscerlo bene.
Daniel annuì semplicemente,chiedendosi perché
stesse dando così tanta importanza ad un perfetto
sconosciuto.
Si guardarono negli occhi ancora una volta,mentre il moro si
alzava per andarsene. Cam non aveva più niente da fare
laggiù. O almeno era quello che pensava. Era quasi
già fuori dal locale quando sentì la voce del
biondo chiamarlo.
"Domattina alle 11, nel giardino di peonie vicino la Chiesa degli
Angeli Custodi. Mi sposo là. Ci sarai,Camriel?"
Nemmeno Daniel sapeva da dove aveva preso quel nome,sentiva solo che
era quello giusto. Il ragazzo moro si voltò verso di
lui,sorridendo,mentre una strana luce gli accendeva gli occhi verdi.
"Puoi scommetterci,fratello" disse soltanto. Poi si voltò e
sparì nella notte.
Cam trascorse le ore seduto in bilico sul tetto di un grattacielo,
osservando pensieroso l'orizzonte,mentre la notte lasciava il posto
all'aurora e l'aurora alla luce del giorno. In qualche modo Daniel si
ricordava di lui,nonostante l'oblio a cui lui e Luce erano stati
condannati. Non sapeva se era una cosa buona o no. Avrebbe mai
ricordato altri particolari della sua esistenza passata? O avrebbe
dovuto accontentarsi di sprazzi di momenti,fugaci come deja-vu? Cam non
lo sapeva,ma aveva tutta l'intenzione di scoprirlo.
Quando le campane del municipio suonarono le dieci e mezza,l'angelo
spiegò le ali dorate e si diresse in volo verso il luogo
indicatogli dal fratello.
Quando arrivò, la maggior parte degli invitati
all'evento aveva già preso posto nel giardino,addobbato a
festa per l'occasione. Le peonie che profumavano dolcemente l'aria
davano un tocco magico al posto. Cam avrebbe dovuto aspettarselo,in
fondo. Daniel era sempre stato un sentimentale,un ragazzo innamorato
che avrebbe fatto di tutto per la sua anima gemella. E sposarsi in un
luogo pieno zeppo dei suoi fiori preferiti rientrava decisamente tra le
pazzie che il biondo era disposto a compiere. Cam rimase un po' in
disparte,all'ombra di un salice piangente,mentre scrutava gli
invitati:ecco là Miles e Shelby,invecchiati di diciassette
anni rispetto all'ultima volta che li aveva visti, mentre poco
più lontano Roland e Arriane discutevano animatamente come
loro solito. In qualche modo,tutti loro facevano parte della vita
mortale di Luce e Daniel. Dopotutto,una maledizione può
spazzare via i ricordi,ma non secoli e secoli di amicizia e avventure
trascorse insieme.
Daniel era sotto il pergolato di fiori,elegantissimo del suo smoking
nero.
Quando i loro sguardi si incrociarono,il biondo sorrise
impercettibilmente,rivolgendogli un debole cenno con la mano,a cui Cam
rispose alla stessa maniera. Non erano fratelli per niente,in fondo.
All'improvviso,tutti tacquero e si voltarono verso i cancelli del
giardino.
Gli occhi di Daniel si illuminarono non appena scorse un angelo vestito
di bianco venirgli incontro timidamente:Lucinda era semplicemente
divina,avvolta in una nuvola di pizzo e seta,i lunghi capelli neri
semiraccolti in uno chignon morbido. Gli sguardi dei due innamorati
erano incatenati,in quel momento esistevano solo loro due,nient'altro
aveva più importanza. Cam li osservava,non riuscendo a
nascondere la felicità che provava in quel momento.
All'improvviso il suo sguardo venne attirato come una calamita da un
paio di gemme colore del cielo. E da quel momento nulla fu
più come prima.
Anche in quel momento,mentre volava nel cielo limpido,Cam si sentiva
diverso. Aveva trovato in quegli occhi il senso della sua
esistenza,l'ancora a cui si era aggrappato per risalire dall'Inferno.
Non avrebbe mai smesso di ringraziarla per averlo salvato,in tutti i
sensi in cui una persona può essere salvata.
L'angelo atterrò dolcemente sul balcone coperto di rose,e
bussò leggermente.
Quando lei gli aprì,un meraviglioso sorriso gli
illuminò il volto.
"Camriel!Sei venuto!" esclamò la ragazza
contenta,abbracciandolo.
L'angelo ricambiò la stretta,affondando il viso nei suoi
capelli.
"Te l'avevo promesso,Lilian - sussurrò il ragazzo - e io
mantengo sempre le promesse"
"Lo so. Ma a volte ho l'impressione di vivere in un sogno,e ho paura di
svegliarmi e scoprire che tu te ne sei andato".
Il suo sussurro era quasi impercettibile contro il petto del ragazzo.
Cam rise,stringendola ancora di più fra le braccia.
"Non potrei mai lasciarti sciocchina. E sai perché?"
Lilian scosse la testa.
Allora Cam avvicinò le labbra al suo orecchio,circondando
entrambi con le sue ali candide come la neve,sussurrandole la canzone
che aveva finito di comporre qualche ora prima:
"
And all the roads that lead to you were winding And all the
lights that light the way are blinding There are
many things that I would like to say to you I don't know
how I said maybe You're gonna
be the one who saves me ? And after all You're my
wonderwall"
"Ti amo ,Camriel".
"Anch'io,Lils. Anch'io "
Angolo
Autrice Ciao a tutti! Questa
è la mia prima one-shot su questo fandom,ed è
stata scritta per un concorso su un forum..ora che il sondaggio
è finito ho deciso di pubblicarla anche su EFP. Se vi
va,lasciatemi una recensione,anche negativa (le critiche aiutano a
migliorare ^^) purchè non sia offensiva.. Scrivendo,ho
tentato di dare il giusto spessore ai personaggi,ma non so fino a che
punto abbia raggiunto l'obiettivo..A voi l'ardua sentenza.. XD Un bacio a
tutti,e grazie per essere arrivati fin qui.. Cecily
P.S.Il titolo della one-shot e le parole della canzone sono prese
da"Wonderwall",degli Oasis,mentre una frase è liberamente
ispiarata al film Titanic..