Eccolo li. Perfetto nella sua dolcezza. Gli occhi blu che sembravano grigi e che scrutavano ogni cosa, la pelle chiara con quelle imperfezioni che la rendono più bella ancora, i capelli, corti, come lei se li ricordava.

Eccolo li. Lui. L’unico ragazzo che poteva farle dimenticare i problemi. Di chi sono questi pensieri?? Ah, già, le presentazioni. Beh, chi sta parlando (pensando) è Joy, una ragazza di 17 anni (quasi 18) che si ritiene semplice. Una di quelle che non se la tira per niente tranne che per fare dell’autoironia o sarcasmo; una di quelle che si cura, ma fin la, senza ossessioni; una di quelle che cerca la bellezza nelle cose, nelle persone e nei gesti più semplici e sottovalutati, ma che per la maggior parte delle volte valgono più di qualsiasi cosa, se siete in una situazione come la sua.

Ebbene, Joy era persa. Ma non in senso negativo, magari in strade poco raccomandabili. No assolutamente, anzi, in una delle strade più belle dell’adolescenza e della vita intera. Joy era innamorata. Quando ci pensava si sentiva un po’ stupida, ma anche in paradiso. Si, in paradiso, perché gli occhi del suo lui erano e sono blu come il cielo, anzi no, blu come l’oceano; un oceano in cui lei rischiava di perdersi se non si svegliava o si controllava la mattina. Ogni tanto si era persa in quell’universo fantastico e dolcissimo, mentre parlava con lui, ma era sempre riuscita a riprendere il controllo.

Lui, Josh, unico al mondo. Era più piccolo di lei di quasi 2 anni; come soleva dire Joy, era più piccolo precisamente di 1 anno e 8 mesi esatti; quindi, non erano due anni. Ma a lei poco importava; ciò che fremeva, che desiderava sempre era vederlo, vedere quella fantastica semplicità rappresentata da quegli occhioni, da quel viso dolcissimo e da quella voce e quei gesti che lei aveva riscoperto da non molto. Eh, si.

Perché Joy conosceva Josh da anni, da una vita, solo che si erano persi, come spesso accade. Si erano conosciuti quando lei stava finendo le scuole elementari però, quando era passata alle Medie, l’aveva perso di vista. L’estate prima dell’ultimo anno di scuola superiore per lei e del terzo per lui, si erano rincontrati tramite compagnie di amici in comune. E da li, dopo un po’, lei aveva riscoperto quel tesoro di ragazzo e aveva capito quanto fosse stato un colpo di fulmine, quanto quell’oceano l’avesse accolta tra le sue onde, portandola nell’universo dell’amore.

Solo questo sapeva; Joy voleva ringraziare qualsiasi cosa o chiunque ci fosse stato dietro a quell’incontro quell’estate. Se non fosse stato per quel giorno, lei non lo avrebbe probabilmente ricontattato e non sarebbe nato quel rapporto fantastico fatto di piccoli gesti che i nostri due giovani protagonisti stavano coltivando. Lui, ovviamente era ignaro di tutto, almeno così sembrava. Ma non importava per ora. Joy lo amava e lo avrebbe protetto con qualsiasi mezzo possibile.

Lo amava e gli avrebbe dedicato tutto il tempo che avrebbe necessitato. Lo amava e tutto ciò che voleva era vederlo felice ed essere felice con lui, anche solo come amici, per adesso.