Logan scostò leggermente il drappo di tessuto scarlatto ed entrò nella tenda dell’indovino.
Qua e là candele profumate dal profumo inebriante illuminavano a malapena il luogo, ma bastavano comunque per vedere un tavolino con sopra una sfera di vetro lucente che un vecchio stava esaminando attentamente.
Il sedicenne prese una sedia e si sedette davanti all’uomo, mettendosi anche lui ad osservare la sfera, riuscendo solo a scorgervi dentro un denso fumo biancastro.
-Benvenuto, ragazzo, cosa posso fare per te? Non, non dirlo, vuoi sapere come sarà la tua vita, giusto?-
Logan annuì energicamente.
Il vecchio cominciò allora a parlare, prevedendogli una vita piena di successi, donne, gloria, felicità. Un ottimo impiego nel mondo dello spettacolo, che gli avrebbe portato denaro e fama, un matrimonio felice con una diva bellissima, e ancora soldi, soldi, soldi, per finire con una morte veloce e indolore nel proprio letto circondato dai cari.
Il ragazzo si alzò entusiasta e fece per andarsene, quando sentì l’indovino chiamarlo. Si girò, e l’ultima cosa che provò fu solo un dolore atroce alla testa, lungo un attimo, poi cadde a terra.
Il vecchio rimise a posto la pistola e si chinò sul giovane.
-Mi dispiace-, mormorò, -ma era l’unica cosa da fare. Non puoi vederti passare tutta la vita davanti agli occhi senza averla neanche vissuta-
E detto questo scomparve, nel fumo delle candele che si spegnevano piano piano, come tante stelle al sorgere del sole.

FINE