Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Crazymoonlight    10/03/2013    4 recensioni
"Sapeva benissimo chi era, ma non l’aveva mai vista… così."
Povero James.... non sa cosa gli aspetta.
Una sciocchezza che mi frullava in testa da un po' e che ho deciso di pubblicare. Preparate i pomodori, perchè ne lancerete parecchi.
Genere: Demenziale, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Sorpresa | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Note: la storia è ambientata nel 1976, quinto anno dei Malandrini. Il genere è erotico e si può capire dalla parte iniziale, ma una storia come questa non può che essere demenziale, anche se a mio parere non fa tanto ridere. Il personaggio "sorpresa" scommetto che lo indovinerete subito tutti -si conoscono i gusti di James, eh eh-. Lily è stata rappresentata un po' come una Mary Sue, ma c'è un motivo.
E.... mi pare non ci sia altro da aggiungere. Quindi buona lettura!
E i commenti, soprattutto se negativi, sono sempre ben accetti! 




Una figura si mosse nell’oscurità, rivelandosi nella penombra e dirigendosi lentamente verso il letto al centro della stanza. La cadenza non era di certo sensuale, ma aveva qualcosa d’ipnotizzante, che lo costringeva a non distogliere lo sguardo.
Quando la figura misteriosa raggiunse il bordo del letto,  un raggio di luce lunare la colpì, così che poté vederla chiaramente: era una ragazza dal bel volto cerchiato da folti capelli rosso scuro. Il viso era inondato da una marea di efelidi che le circondavano il piccolo naso, ma ciò che lo colpì di più furono gli occhi, leggermente a mandorla e di un verde così chiaro e intenso allo stesso tempo, che sembravano splendere di luce propria.
Sapeva benissimo chi era, ma non l’aveva mai vista… così.
La ragazza indossava una veste da notte succinta, così corta da farlo arrossire. Non riusciva a capire cosa ci facesse lì, in quel modo, soprattutto perché il loro rapporto non era esattamente idilliaco.
<< Lily… >>
La voce era come al solito camuffata, più matura per sembrare un vero uomo. Non si preoccupò del silenzio della rossa, che intanto era salita sul letto e stava avanzando gattoni verso di lui seguita dal fruscio delle lenzuola. Poggiò la piccola mano sul suo petto nudo, spingendolo verso il basso; lui, incapace di capire il senso di quella situazione e boccheggiante, si lamentò e oppose resistenza debolmente.
Lei gli fece cenno di stare zitto mettendogli un dito sulle labbra, dopodiché si mise su di lui a cavalcioni. Iniziò a baciarlo lentamente sul collo, scendendo in basso, sul torace, alternando lingua e denti. James rimase ancora qualche secondo interdetto, ma alla fine si arrese gustando quel momento che aveva da sempre agognato.
Sospirò socchiudendo gli occhi quando l’altra spinse appena il bacino verso la sua crescente erezione; lui ne approfittò per iniziare ad accarezzarle la schiena arcuata e le gambe, voglioso e contemporaneamente timoroso. Scoprì con piacere che la sua pelle era liscia proprio come aveva sempre immaginato e che aveva un profumo talmente inebriante da fargli sembrare di perdere i sensi.
Lily nel frattempo continuava a lasciargli lungo lo stesso percorso una scia di baci roventi, che però iniziavano a spazientirlo. Come esaudendo i suoi desideri, allora, gli morse il lobo, fece passare una mano fra i capelli sparati in ogni direzione e lo guardò fisso negli occhi.
<< Voglio spremere il tuo limone fino a che il tuo succo non scorrerà fra le mie gambe >>
Ora il ragazzo era completamente sbigottito. Se fosse stato in un’altra situazione le sarebbe scoppiato a ridere in faccia sicuramente. Eppure quella frase gli ricordava una canzone di quella band Babbana che Sirius gli aveva fatto ascoltare… I Led qualcosa….
Ancora una volta non se ne preoccupò.
Anzi, spinto da mesi e mesi di voglia repressa, cedette completamente ai suoi istinti. La afferrò per i glutei alzandosi di scatto e catturò le sue labbra voracemente. Fece entrare con forza la lingua fra le sue labbra aggrappandosi a lei come se fosse la sua ancora di salvezza.
Ribaltò le posizioni portandola sotto di sé. Le sottopose la stessa “tortura” che aveva dovuto sopportare lui, la sentiva gemere quando la mordeva. Scese con una mano sui seni, premendo senza esitazioni e intanto spingendo prepotentemente più in basso per farle sentire il suo desiderio.
Lily incrociò le gambe sui suoi fianchi per attirarlo di più verso di sé con un ardore che non avrebbe mai pensato potesse avere; lo fece impazzire, così che James iniziò a morderle e a succhiarle i capezzoli, solo per ricevere una reazione ancora più eccitante.
All’improvviso gli venne voglia di guardarla negli occhi, di poter vedere la sua espressione nel momento in cui l’avrebbe resa sua. Quindi tornò a salire baciandola, seguendo le curve del seno, tracciando con il naso dritto la clavicola e il collo diafano. Raggiunse il volto e questa volta posò le labbra su quelle della ragazza con una dolcezza inaspettata; continuò così per un po’,  esplorando delicatamente il suo corpo con le punta delle dita.

Ma qualcosa non andava più.
La pelle, prima così liscia e profumata, ora era più muscolosa e scura.
La stessa cosa era accaduta sul viso, dove, strofinando con la guancia, avvertiva la sensazione di ruvido e un certo attrito.
Prendendo qualche ciocca di capelli fra le mani, si accorse che non erano più dello stesso colore, bensì di un nero scuro come la pece.
Non vi erano più lentiggini spruzzate qua è là; le labbra non erano più rosse e carnose, ma sottili e piegate in un ghigno; e gli occhi… Gli occhi non erano più di quel verde che tanto gli piaceva, ma di un vivace grigio caldo.
Era…

<< AAAAAAAAAAAAH! SIRIUS! >>
E poi accadde. Si sentirono un tonfo, un urlo strozzato e una lampada scattare nello stesso istante.
La stanza del dormitorio maschile di Grifondoro fu inondata dalla luce: Frank aveva una mano sulla bacchetta puntata contro un nemico inesistente, Remus era caduto dal letto e si lamentava dal dolore, Peter ronfava indisturbato, e Sirius era rivolto nella sua direzione, lanciando sguardi assassini.
<< Si può sapere cosa c’è da urlare a quest’ora della notte?! >> esclamò Remus, che era riuscito ad alzarsi passandosi un mano sulla testa dolorante.
Ora tutti lo fissavano. James, incredulo per l’incubo appena fatto, non riusciva a dare una spiegazione soddisfacente. Si rivolse al suo migliore amico.
<< Sirius… Tu… La Evans… >>
Balbettò qualcosa di incomprensibile. Sirius aggrottò la fronte.
<< Senti, James. Non ho davvero voglia di sentirti blaterare su quella noiosa So-Tutto-Io come una dodicenne con gli ormoni a mille anche mentre dormo. Meglio che rimandi a domani mattina, non ho voglia di essere ripreso ancora dalla McGranitt per ritardo. Notte. >>
E detto ciò si girò platealmente cercando di riaddormentarsi. Gli altri sbuffarono e tentarono lo stesso, ma James continuava a borbottare.
<< Ma… tu e la Evans… >>
<< Ho detto NOTTE! >>
Qualcosa lo colpì in fronte e James rimase solo, al buio, cercando di capire il significato di ciò che aveva appena sognato.
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Crazymoonlight