Era un sabato sera come gli altri,la noia si stava impossessando di me;non avevo altro da fare che accendere il computer,ascoltare musica,o guardare quella scatola chiamata televisione,che probabilmente avrei fissato mentre le immagini scorrevano,con la testa da un altra parte.

Decisi di sdraiarmi sul letto,infilare le cuffiette,per essere trasportata da un altra parte;una parte più bella di questo mondo,di questa depressione che avevo addosso.

Il muro mi divideva da un inferno,fuori c'erano lampi e tuoni. il vetro pieno di tante goccioline,che piano piano scendevano..'cazzo!'..urlai appena un tuono invase la camera.

La luce del lampo aveva illuminato il vetro,si vedevano perfettamente le gocce,il loro percorso...in quel momento le paragonai alla vita..una persona nasce,percorre la sua strada,lascia segni e ricordi indelebili e poi muore,come in questo caso,alla fine del vetro..una lacrima mi rigò il viso:la canzone mi riportava alla mente troppi ricordi,troppe delusioni,le troppe scelte sbagliate fatte. In pochi minuti mi ritrovai in un lago di lacrime,cercando di dire al mio sistema nervoso..'smettila di farmi piangere,dai'..'se mamma mi vede piangere,mi uccide!'pensai cercando di levare più lacrime che potevo.Quando al'improvviso qualcuno entrò con violenza dalla porta.
Mi girai di scatto,confusa di quello che era appena successo..'wendy smith!,che stai facendo?'sentii alle mie spalle una voce femminile,fredda...la sua.
Senza girarmi presi voce,cercando di trattenere i singhiozzi'stasera non mangio,sto cercando di dormire..non vedi?'dissi contenta di come avevo recitato..'signorina,non mi parlare in quel modo,sai,ci metto poco a metterti in punizione!'..'sisi'annui sentendo la porta che piano piano si stava richiudendo.

Perfetto,ero riuscita a non farmi scoprire..presi il telefono e chiamai David,il mio migliore amico..il ragazzo che con un solo messaggio riusciva a farmi stare in paradiso,e mi faceva sorridere...nono,tranquilli,solo amici;anzi no,non amici..migliori amici,diverso!
'pronto piccola'una voce rispose dall'altro lato del telefono.'ehi David!'risposi con un tono monotono..'che succede?perché mi chiami ora?'
ci fu un momento di silenzio..'ehi?'ripetè..quando subito scattai..'nulla,nulla..avevo solo bisogno di sentirti'mentii.
'sono sotto casa tua tra 5 minuti,aspettami'mi chiuse la telefonata in faccia.
Perfetto,sembravo un panda,con i capelli tutti arruffati..in nemmeno 5 minuti dovevo rendermi presentabile..
buttai l'iphone sul letto,corsi in bagno senza farmi vedere,mi sciacquai la faccia,mi pettinai,e legai i capelli in una coda alta,completando il tutto con un pò di matita e mascara..sempre di nascosto tornai in camera,feci il letto,il meglio che potevo..quando il campanello risuonò in tutta casa.

'mamma,vado ioo!'feci una corsa in mezzo al corridoio sentendo mia madre urlare..'non stavi dormendo?chi è?'non risposi,aprii la porta tutta sorridente...pochi secondi dopo arrossi,spalancando gli occhi e tornando ancora più velocemente in camera.