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Autore: Ginny_Sara    10/03/2013    2 recensioni
" Quando perdiamo qualcosa chi può aiutarci a ritrovarlo?"
Ciao a tutti! Questa è una piccola storiella simpatica senza pretese ispirata ad una simpatico personaggio che mi vagava per casa!
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quattro zampette fortunate


Due giorni, erano due giorni che cercavo il mio anello fortunato, quello regalatomi dalla nonna.

Era un piccola anellino d'oro con delle pietruzze azzurre incastonate sopra, non era prezioso ma per me aveva un grande valore affettivo e poi, per qualche strana ragione, molti eventi piacevoli della mia vita erano accaduti quando indossavo quell'anello, può sembrare una cosa sciocca, ma per me era importante. Avevo rivoltato l'intera camera e guardato più volte in ogni angolo della casa, ma niente non ero riuscita a trovarlo. Entrai demoralizzata in camera di mia sorella e la vidi seduta alla sua scrivania mentre fissava un punto imprecisato sul pavimento

-Cosa guardi?- le chiesi e lei rispose -C'è un geco vicino alla porta- allora le dissi, conoscendo lei e il suo rapporto con gli insetti e i piccoli rettili -E come mai non hai ancora urlato a papà di venire a toglierlo?-

Lei mi guardò con uno sguardo feroce e mi rispose -Perchè è davvero carino, guarda è minuscolo!- Io risi e guardai il geco, era davvero piccolo. -Bè si dai non è male.- Lei mi lanciò un altra occhiata ed aggiunse – e poi i gechi portano fortuna!- A quel punto mi ricordai perchè ero entrata – A proposito di fortuna, non è che per caso hai visto il mio anello? Non l'ho ancora trovato- lei tornò a fissare il geco e rispose – Quello della nonna? No, mi dispiace. Magari il geco porterà un po' di fortuna alla tua ricerca- disse con aria filosofica. -Speriamo- dissi io e tornai in camera mia. Passai il resto del pomeriggio a fare i compiti e a perdere tempo su internet.
La mattina seguente, dopo aver sistemato la camera, come mi aveva chiesto non molto gentilmente mia mamma, ripresi la ricerca che si concluse con gli stessi risultai del giorno precedente, così mi stesi sul letto a leggere un libro. Ad un certo punto alzai gli occhi dalla pagina pensando che mia sorella fosse entrata in camera, ma con mia sorpresa non vidi nessuno, eppure mi sentivo stranamente osservata...
Ripresi a leggere credendo di essermi impressionata e sobbalzai quando mia sorella urlò -Sara!!! Nono trovo più Jack!- la maledissi mentalmente perchè per lo spavento avevo quasi lasciato cadere il mio bel libro di "Harry Potter e il Principe Mezzosangue".
-Chi è Jack?!- urlai di rimando e lei rispose – Il geco, Jack il geco!- Andai in camera sua e le issi accigliata – hai davvero dato un nome al geco?- lei mi guardò stranita e mi rispose – Si e allora? Mamma mi ha detto che l'aveva già visto qualche giorno prima girare per casa. Ormai è di famiglia- risi a quelle parole e le dissi – e perchè ti meravigli se non lo trovi più? Sarà in giro da qualche parte, ha le zampe è normale che si sposti- Lei annuì un po' triste e riprese a mettersi lo smalto sulle mani da dove aveva interrotto prima di iniziare la ricerca di Jack.
Tornando nella mia camera sbattei il ginocchio contro la scrivania e, oltre a vedere le stelle per il dolore, feci anche cadere la boccetta di smalto che Isabel recuperò prima che si infrangesse sul pavimento, non fu comunque abbastanza svelta da impedirgli di rovesciare parte del contenuto sul parquet. Sgranai gli occhi alla vista della macchia rossa sul legno pensando a cosa mi avrebbe fatto mia mamma appena lo sarebbe venuto a sapere.
-Mamma ti ucciderà- disse mia sorella rendendo ad alta voce i miei pensieri, poi aggiunse con un tono pratico -Prendi il secchio con l'acqua e uno straccio da giù, io prendo l'acetone dal bagno, dubito che si toglierà senza-

Feci quello che mi aveva detto e tornai in camera sua, la vidi guardare con aria strana la macchia – Che succede?- chiesi allarmata. Mi indicò col dito una scia di piccoli puntini rossi che andava dalla macchia al termosifone nell'angolo -Credo che abbiamo trovato Jack- dissi.
Lei guardò sotto al termosifone, si abbassò, raccolse qualcosa e disse

-o lui ha trovato qualcosa...-
A quel punto aprì la mano e mi mostrò un anello, il mio anello! Non mi chiesi neppure come c'era finito lì, lo presi e me lo misi. Forse Jack era veramente un geco fortunato! Poi tornai a guardare sconsolata la macchia "speriamo la sua fortuna funzioni anche con questa" pensai. 

Angolino Autrice:
Ciao a tutti, allora qualche mese fa' mi sono scervelata per scrivere un tema scolastico per il quale non avevo alcuna idea, poi ho visto questo delizioso esserino vagare per casa ed è nata questa piccola storia... Ne ero particolarmente entusiasta quindi ho pensato di condividerla qui per avere qualche parere esterno; so che non ha nessuna grande trama ma... cosa ne pensate?  Se vi va scrivetemelo ;)  
Grazie a tutti quelli che sono arrivati a leggere fino a qui, ma anche a chi ha solo aperto per poi capire di aver sbagliato storia! Grazie <3

-Sara



 

  
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