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Autore: cardcaptorvincy    10/03/2013    2 recensioni
Una fic che ha come titolo Memories l'ho già pubblicata, questa è la versione originale della storia, come doveva essere all'inizio, prima che decidessi di darle il finale felice, godetevela :3
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Memories(alternative ending)

 
Ora ti guardo mentre corri via con il lavoro di una vita, non posso far altro che sussurrare il tuo nome, ma tu non mi senti, non puoi sentirmi sei troppo lontano.
Ora che ci penso ho avuto tante occasioni per strapparti dalle sue braccia, e farti cadere nelle mie, ma non ne ho mai approfittato.
A dire la verità è più giusto dire che non ne ho avuto la forza: non ho avuto la forza di vedere il tuo sorriso spento, quel sorriso che mi aveva dato nuova vita... non potevo privartene.
Quel dannato antidoto ha distrutto la mia vita.

Una pioggerellina leggera comincia a cadere, si mischia con le mie lacrime, tanto che nemmeno io riesco più a distinguerle.
Per un momento, per un singolo quanto stupido momento, il mio cuore si appende disperatamente alla speranza che tu possa voltarti, ma è solo una speranza che non si tramuta in verità.
Il silenzio mi circonda e mentre tu vieni assorbito dall'orizzonte, scomparendo alla mia vista, l'unico rumore che sento è quello del mio cuore che si spezza, non c'è più niente a tenerlo assieme.
Mi sembra che tutto il mondo si sgretoli, cado in ginocchio, oramai sono fradicia, e le lacrime sono finite, ma la disperazione perdura, ogni volta che quel tuo dannato sorriso mi ritorna alla mente, sempre quel tuo maledetto, distruttivo, bellissimo sorriso, non c'è altro che voglio ricordare, non voglio andare avanti, voglio appendermi a quel singolo sprazzo di personalità, voglio richiudermi in me stessa come un'ostrica, aprendomi solo al momento della mia morte.
Cerco di alzarmi in piedi, ma le ginocchia non mi reggono e io cado ancora.
Volgo lo sguardo al celo e urlo, urlo come non avevo mai fatto prima.
Sono urla di disperazione? non lo so, ho solo urlato.

Mi alzo in piedi, e comincio a camminare lentamente, oramai sono persa.
Tutto ciò che mi rimane sono i miei ricordi.
 

Ai posò la cornice con la foto che li ritraeva insieme, e sedutasi su una poltrona davanti al camino appoggiò la testa sullo schienale.
Aveva perso tutto in quel momento, e non era mai andata avanti, era cresciuta come Ai appendendosi all'unica cosa che la teneva in vita: il pensiero di quel sorriso, un sorriso che le era rimasto nel cuore e che non avrebbe mai più finito con lo splendere per lei.
Non lo vedeva da anni: le avrebbe fatto troppo male, e qualsiasi cosa avrebbe detto non avrebbe fatto altro che peggiorare la situazione.
Non era andata alle nozze di Ran e Shinichi, ma sapeva, grazie al dottor Agasa, che la cerimonia era stata bellissima, e che lo sposo non aveva smesso un momento di sorridere, se non quando aveva appreso che lei non sarebbe andata.
Quel sorriso tuttavia era ancora vivo, ed era questo che bastava a Shiho.
L'immagine di quel sorriso le tornò alla mente, oramai era annegata nei suoi ricordi, e non c'era nulla che poteva tirarla fuori, l'unico amo di salvezza l'aveva perso quel giorno piovoso di 45 anni prima.
  
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