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Autore: Shizucchi    10/03/2013    1 recensioni
Era perfetto, Kahlua, la Tequila Rose e la Vodka, si mescolavano tra loro perfettamente, pensai alle mie storie passate e che se le persone mi mescolassero bene come gli alcolici, nessuno sarebbe solo! Un ragazzo si era appena seduto al mio fianco.Le guance mi erano diventate leggermente rosse, lo guardai, lo scrutai attentamente, quel ragazzo così surreale. I mori e lunghi capelli erano legati in una piccola coda, ad occhio e croce sciolti dovevano esser lungi circa fino alle spalle, e nemmeno. Le piccole ciocche ribelli gli incorniciavano il viso.
«Diavolo, sei il diavolo. »
borbottai, girandomi. Senti la sua buffa risata .
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A diciotto anni, si entra davvero in un mondo di adulti e doveri?
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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                                                           Noi C'eravamo.


-Il diavolo.
 
Lo guardai, lo scrutai attentamente, quel ragazzo così surreale. La pelle candida e i mori  lunghi capelli erano legati in una piccola coda, ad occhio e croce sciolti dovevano esser lunghi circa fino alle spalle, e nemmeno. Le piccole ciocche ribelli gli incorniciavano il viso, si potevano notare le orecchie, o meglio potevo notare l'orecchio destro , per il lato che mi porgeva, che era pieno di piercing, erano cinque.Di quelli a pallina piccoli, che iniziavano dal lobo a salire. Lo sguardo mi si abbassava verso il suo abbigliamento: lungo cappotto nero, maglia a maniche lunghe a righe bianche e grige, pantaloni a sigaretta ed anfibi del medesimo colore del cappotto. Il suo stile era tutto il contrario del mio, più sobrio. Quella sera portavo una camicia bianca, pantaloni stretti color blu scuro e un cappotto lungo grigio.  
«Sei un Diavolo...»
borbottai, girandomi. Senti la sua buffa risata , e arrossi bevendo il mio secondo Pink Russian, sta volta più lentamente.
« Nessuno mi aveva dato del diavolo.»
Disse ghignando con la sua roca e bassa voce, di chi parla poco. Poggiai la testa sul bancone e iniziai a fare dei versi , che sembravano dei lamenti. 
«mmm...» 
l'unica "risposta " che riusci a dargli.
«Quindi non reggi bene l'alcol.»
Trasse da solo le conclusioni, senza che nemmeno gli confermai le sue ipotesi. Quindi era come sembrava? Un tipo deciso e dominatore. Di certo vestito in quel modo non sembrava il tipo che cammina con un cesto di rose, lanciando petali per aria e accarezzando gattini.Lui finì il suo Whisky e si alzò, infilandosi il lungo cappotto. Girai il viso sempre poggiato sul bancone, verso di lui, non era solo bello ma anche alto. 
«Quanto sei alto , Diavolo?» 
Dissi senza pensarci, con la voce calma e bassa leggermente calante, come di chi ha sonno. 
«cento-ottanta-tre centimetri» scandì bene quel Centoottantatre, in modo che potessi capire, essento un po stordita. Mi sorrise , mettendosi curvato e appoggiando il viso sul bancone un po più distante dal mio. 
«Ma c'è l'hai l'età per bere?» 
Mi disse sarcastico accennando ad una risata, i suoi occhi color ghiaccio mi guardavano, ed in un attimo mi sentì infastidita da quello sguardo così profondo, che sembrava voler mettere a nudo la mia anima, che gli avrei senz'altro ceduto in cambio di bei momenti. Mi alzai , accennando un broncio e gonfiando di poco le guance. 
«Sei un molestatore?» 
Dissi scocciata facendogli una facciaccia, e scoppiammo entrambi in una breve risata.Aveva i denti davvero bianchi.Ogni parte del suo corpo sembrava maledettamente bella.Presi il portafoglio e mi diressi dal cassiere. Gli lanciai un occhiata del tipo :"Su , vieni a pagare uomo diavolo!" e gli sorrisi. 
«Uh paghi anche per me?» Mi fece una linguaccia avvicinandosi e  dandomi una pacca sulla spalla, in quel momento guardai lo specchio dietro il cassiere, l'altezza tra noi era abbastanza, tipo venti centimetri.Sentì il calore della sua mano andar via subito appena la ritrasse, uscendo dalla porta del locale.Solo dopo, quando il cassiere mi presentò il conto mi accorsi che davvero mi aveva fatto pagare per lui! Presi le mie cose, infilato il cappotto e mi precipitai fuori, per cercarlo, ma nulla. Non lo vidi più. Quel diavolo, in un ora tra silenzi e poche parole era già riuscito a farsi spazio tra la mia anima e il mio cuore.
                          
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Secondo capitolo >.< scusate, scriverò di più nel terzo! Promesso!
                             
  
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