Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |      
Autore: _LiannaPaygron_    10/03/2013    0 recensioni
Dianna è una ragazza di 16 anni. Ha un fratello, Niall, più grande di lei di un anno. Sono originari di Lima, ma a causa del lavoro del padre, hanno vissuto in diverse città tra numerosi trasferimenti. Ora sono a Londra, dove incontreranno quattro ragazzi con la loro stessa passione per la musica: Liam, Harry, Zayn e Louis.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Capitolo uno.

Aereo. Prima classe. Di solito ignoravo i ricchi snob con cui mi toccava ‘convivere’ per qualche ora ogni volta che ci toccava viaggiare a causa del lavoro di papà, ma stavolta sopportarli mi era troppo difficile, quasi impossibile. Non riuscivo proprio ad identificarmi con quella massa di ignoranti che pensavano che avere soldi equivalesse ad essere Dio sceso in terra. Solitamente, i miei mi avvisavano almeno una settimana prima  di partire, ma stavolta non fu così. Mi avevano letteralmente pignorata da scuola, dicendomi di preparare le valigie a causa dell’imminente partenza, senza darmi il tempo di salutare nessuno. Ora mi trovavo su un aereo a guardare l’infinito azzurro dal finestrino rettangolare dagli angoli smussati. Un po’ di candore delle nuvole ogni tanto interrompe quell’immensa estensione di celeste, che osservavo nostalgicamente, sbuffando. Mi voltai verso mio fratello Niall, seduto accanto a me, che osservava il suo iPod con le cuffie nelle orecchie. Mi guardò anche lui, rivolgendomi uno sguardo comprensivo ed un sorriso.

-Ti stai divertendo eh?

-Si, mai stata cosi felice.

-Ti conosco da  sedici anni e non ti ho mai vista cosi felice.

Mio fratello è l’unico che mi fa sorridere  davvero, non c’è persona che mi capisca come mi capisce lui. Lui molte volte mi capisce più di quanto mi capisca io stessa. Non è un semplice fratello, lui è anche un amico. Mi sorrise malizioso, ero sicura che stesse per sparare una cazzata.

-Hai visto che ragazzi deliziosi che ci sono?

Rise, mentre io lo fulminai con lo sguardo. Mi aveva ricordato che ero ancora single dopo 5 anni.

-Sono tutti anziani o di minimo 50 anni.

-L’età  giusta per te.

Vederlo ridere mi rendeva  felice, era l’unica cosa accettabile e sopportabile in quell’aereo. 

***


­Quando scesi dal taxi, mi ritrovai per l’ennesima volta sorpresa. Possibile che mamma e papà ogni volta non badassero a spese? A volte mi sembra che siano come tutti quelli della loro ‘razza’. È per questo che non ho mai avuto un rapporto così aperto con i miei. Ed era colpa loro se non mi sono mai riuscita ad avvicinare alla maggior parte delle persone: credono che io sia come loro, snob e intollerante. Tuttavia, evitavo di creare ulteriori problemi e ignoravo tutto ciò che dicevano e facevano, cercando di dare l’impressione di essere una brava figlia. Niall faceva lo stesso, anche se a volte non riusciva a trattenersi. Dopotutto, aveva un anno in più e le sfuriate con i miei riusciva a sostenerle anche da un punto di vista emotivo. Mica era come me, lui. La casa aveva due piani, un ampio giardino sul retro con piscina e sedie sdraio. Gli interni erano arredati in maniera raffinata ed elegante, con un parquet e dei lampadari che davano l’impressione di non essere affatto economici. La mia stanza si trovava al piano superiore ed era enorme: aveva un letto a due piazze, un’ampia cabina-armadio, una scrivania ed una libreria. Alla sinistra del letto vi era un comodino, mentre sulla parete sulla destra vi era un’enorme finestra in vetro che dava sul balcone. Mollai la valigia sul letto e tornai al piano di sotto. Come previsto, in quello che doveva essere il soggiorno vi era un impianto stereo iperaccessoriato. Era l’unica cosa che riuscivo ad apprezzare di tutte le case che avevamo avuto fino a quel momento. Almeno con quello avrei potuto bombardare le mie orecchie di musica ed evitare di ascoltare gli stupidi discorsi dei miei. Osservavo quell’apparecchio come si osserva un’opera d’arte, persa tra i miei pensieri, ignorando ciò che succedeva dall’altro lato della casa. Niall, stronzo com’era,  venne alle mie spalle e mi fece spaventare.

-Stronzo.

Gli dissi, dopo che il mio cuore aveva saltato un battito.

-Amami bionda.

-Sparisci, scarafaggio!

Mi abbracciò da dietro stringendomi forte. Sorrisi, lui sì che sapeva come calmarmi.

-Devo ancora sparire?

-Ti odio, idiota.

Risi, stringendolo forte. Ovviamente sapeva che scherzavo, lui mi faceva stare bene.

-Andiamo insieme a visitare la scuola?

-Oh si, compagno.

***


Arrivammo nella nuova scuola: un caos totale. Gente che litigava, ragazzi che si lanciavano palline di carta, ragazze che schiamazzavano e quant’altro. C’era persino chi per gioco prendeva a calci i cestini.

-Wow.. Sono qui dentro da nemmeno due minuti e già me ne voglio andare.

Dissi a Niall, rimanendo attonita.

-Che bella gente.

Commentò lui, con in faccia la mia stessa espressione.

-Come noi senza mamma e papà, tra l’altro.

Gli risposi, voltandomi verso di lui con sguardo complice.

-In effetti..

Ribattè, ricambiando lo sguardo. Ci scappò una piccola risata per poi andare in classe, in cui finalmente trovammo un po’ di calma. Niall, essendo stato bocciato una volta, veniva in classe con me. Notai che i ragazzi mi fissavano, mettendomi a disagio: era una cosa nuova per me che, non ricevevo mai molte attenzioni per via della mia nomina di snob.

-Mi siedo vicino quella ragazza riccia. Addio signorina!

Niall aveva adocchiato una ragazza che era seduta tra i primi banchi. Gli era davvero bastato così poco per mollarmi lì in mezzo a dei perfetti sconosciuti?

-Mi abbandoni, stronzo?

-Si, amore della mia vita.

A quanto pare sì. Mi accarezzò i capelli e mi diede un bacio sulla fronte.

-Sparisci o ti picchio.

Andai a sedermi vicino alla finestra, aspettando l'entrata della prof, che sembra ritardare da un bel po’.

-Bella bionda!

Urlò Niall dall’altra parte della classe.

-Taci, Niall.

Mi limitai a rispondergli e ripresi a disegnare il cielo oscuro di Londra. Riuscii a trarne ispirazione proprio perché era cupo e nuvoloso. Normalmente, avrebbe dato un senso di disagio, ma con me aveva l’effetto contrario. Ho sempre preferito la pioggia al sole. Mi piace vederla in maniera poetica: lava via ogni cosa, così come le lacrime lavano via la maschera che portiamo ogni giorno. Sono una di quelle persone che amano fare passeggiate sotto la pioggia con un sorriso sulle labbra. Pensai che Londra fosse la città perfetta per me, sempre avvolta dalle nuvole. Tuttavia, non dovevo affezionarmici troppo, sarebbe arrivato prima o poi il momento di andare via anche da lì. Il rumore della porta distolse la mia attenzione dal disegno che stavo facendo. Era appena entrata la prof di Storia. Dopo essersi scusata del ritardo, si sedette alla cattedra e cominciò a fare l’appello.

-Agron Dianna e Agron Niall? Oh, voi siete gli studenti che si sono appena trasferiti. Benvenuti  nella nostra scuola!

Ci sorrise e ricambiammo il sorriso, impacciati. Entrambi odiavamo il momento in cui dovevamo presentarci alla nuova classe. Questo durò meno di quanto ci aspettassimo. La prof, infatti, proseguì con l’appello, senza fare domande.

-Payne? Dov’è Payne?

Chiese dopo un po’ alla classe. Un ragazzo dai capelli ricci e scompigliati e gli occhi verdi alzò la mano.

-Cosa c’è, Styles?

-E’ andato in bagno, professoressa.

-Non poteva andarci prima dell’inizio della lezione?

-Gli è scappata giusto due minuti fa.

Il ragazzo si grattò la nuca, mentre il resto della classe ridacchiava sotto i baffi.

-Apprezzo il tuo tentativo di difenderlo, Styles, ma dovrò..

La professoressa venne interrotta dall’entrata di un ragazzo affannato in classe. Io seguivo la scena in silenzio. Il ragazzo appena entrato aveva i capelli corti, di uno splendido biondo scuro, che incorniciavano il viso dai tratti dolci ed i profondi occhi castani. Vestiva con una t-shirt bianca semplice con sopra una camicia aperta a quadri bianca e nera, un paio di jeans e delle converse. Lo osservai, era carino.

-Professoressa, scusate il ritardo.

Disse, mentre cercava di riprendere fiato.

-Payne, dove ti eri cacciato?

L’interpellato guardò il ragazzo che prima aveva cercato di coprirlo. Questo gli faceva degli strani segni con le mani, che però l’altro non capiva. La professoressa lo fulminò con lo sguardo.

-Ehm.. Sono passato in segreteria per..

-Vabbè, vai a sederti così iniziamo la lezione.

Gli ordinò la professoressa, sospirando, stanca di quella messa in scena.

-Certo!

Il ragazzo eseguì senza esitare e prese posto accanto al tipo con i capelli ricci, che gli borbottò qualcosa che non riuscii a sentire. Si salutarono con qualche gesto della mano. Continuavo ad osservare il ragazzo dai capelli corti, scrutandolo. D’un tratto si voltò verso di me e subito distolsi lo sguardo, facendo finta di stare attenta alla lezione di una materia che non avevo mai ritenuto importante. La giornata passò lenta e noiosa. Ogni tanto avevo lanciato qualche sguardo a quei due ragazzi che scoprii chiamarsi Liam ed Harry. Più a Liam che al riccio. Non so perché mi aveva colpita. Mentre ero sovrappensiero, Niall mi raggiunse.

-Ehy, biondina, dobbiamo tornare a casa.

-Uhm, sì, andiamo..

Ci incamminammo verso quella che poteva definirsi reggia più che casa.

-Allora, hai notato qualcuno?

Mi chiese Niall.

-Quel ragazzo che è arrivato in ritardo.. Liam o qualcosa del genere.. E’ carino. Tu invece?

-La riccia con cui mi ero seduto. Ci ho fatto amicizia!

Sorrise soddisfatto.

-Ma chi ti deve prendere?

Lo presi in giro, dandogli una pacca dietro la nuca.

-Tutta gelosia!

Mi rispose. Scoppiammo a ridere entrambi. Durante il tragitto continuammo a parlare del più e del meno. Niall continuò a parlarmi delle conversazioni che aveva avuto con la ragazza accanto a cui si era seduto. Un po’ lo invidiavo: erano passate poche ore e già aveva socializzato con qualcuno, al contrario della sottoscritta. Presi un lungo respiro. Tranquilla, Dianna. Mi dissi.Tutto quello che ti serve è un po’ di tempo. 



Angolo dell'autrice:
Salve a tutti! ^^
Eccomi qui con un cross-over che sogno di leggere da una vita. xD 
Spero che non vi faccia troppo schifo! ^^' Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate! c:
Bene, al prossimo capitolo! 
_LiannaPaygron_
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _LiannaPaygron_