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Autore: gemellina    27/09/2007    12 recensioni
“Black, sei un idiota senza speranza!”
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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comple

A redRon

nel giorno del suo Compleanno

 

 

 

                                                     

                        Il Mio Migliore Amico è un idiota

 

Sciaff

 

No. No. Non sta accadendo.

E poi perché la Evans dovrebbe schiaffeggiarmi?

A dire il vero, un po’ di motivi li avrebbe, ma non avrei mai creduto che arrivasse a toccare la mia pelle.

Oh Merlino, sarebbe un oltraggio per la mia purissima famiglia venire a sapere che una nata babbana ha toccato la mia nobilissima pelle per schiaffeggiarmi, però siccome per la mia nobilissima famiglia non sono altro che un rinnegatore del mio sangue… farò tesoro di questo schiaffo in altro modo.

Soprattutto farò boccheggiare un po’ James.

“Black, sei un idiota senza speranza!”

E mi chiedo come possa piacere a James questa donna indomabile…

E’ un mistero, e più provo a chiederlo a Remus -ché lui sa sempre tutto- più lui mi fa panoramiche ultraterrene sui sentimenti, sull’amore e sulle sensazioni che io non riesco a capire.

E lui, il piccolo Remus con il suo problema peloso, continua a dirmi che anche i cani hanno più sensibilità di me… ed io questa frase non riesco proprio a capirla.

“Ok, ammetto che la mia idea non…”

E girando i tacchi mi lascia nel corridoio del terzo piano a massaggiarmi la parte lesa mentre ringhio in direzione di alcuni ragazzini del primo anno Tassorosso.

Sono Sirius Black, un Malandrino, e nessuno può arrogarsi il diritto di ridere del sottoscritto. Porco Merlino!

 

                                                        ***

 

“E’ praticamente bellissima…”

“…incantevole, sublime, meravigliosa…”

La stessa identica scena che sono costretto a vivere da quando James crede che ha speranze con la Evans.

E’ dal primo anno che questo amore platonico ci accompagna in ogni dove, ma adesso che crede che il loro amore sta per sbocciare la questione s’è fatta davvero pesantuccia!

“Parlavate della mia lungimirante persona?”, in qualche modo devo pur far sentire la mia presenza.

Remus mi lancia una strana occhiata mentre James continua ad elencare le doti della sua dea; in sostanza l’unica cosa che mi rimane da fare è fregare la scatola di Cioccorane di Peter e affogare i miei dispiaceri.

“Ehi!”

“Codaliscia, ingrasserai se continui così!”, e già non ha il fisico prestante che abbiamo io o James, quindi lo faccio solo per il suo bene, e anche per il mio, ma questo piccolo particolare non lo dirò mai a Peter.

 

                                                        ***

 

“..straordinaria, incantevole, passionale…”

James sta continuando il suo monologo, Remus ta leggendo quel noiosissimo tomo di Pozioni, Peter sta giocando con il tappeto ed io continuo a mangiare Cioccorane.

“Ehi Sirius!”, la voce di una dolce pulzella giunge alle mie gloriose orecchie.

“Sì, Caroline?”

Il mio sguardo penetrante la trafigge.

Sono l’amatore indiscusso di Hogwarts.

“Mi chiedevo se…”, si contorce le mani, ma io afferro al volo il concetto, indi per cui mando a quel paese le Cioccorane, e presa Caroline sottobraccio andiamo a passeggiare in riva al lago…dove sicuramente daremo vita ad una lunga e appassionante conversazione.

 

                                                        ***

 

La lunga e appassionante conversazione è stata paradisiaca e molto interessante, e quindi, adesso che sono molto più rilassato e molto meno annoiato, trotterello felice verso il castello.

Dovrei anche ultimare un tema per Lumacone, ma non so perché mi sento stanco. Molto stanco.

Improvvisamente il mio magnetico sguardo, si posa sulla piccola e snella figura della Evans.

“Black”

“Evans”

Sono quasi convinto che James ne ha combinata una delle sue e ha messo in mezzo anche me.

Nonostante tra poco sia il suo…

“Sai che potrei riferire il tutto al professor Silente?”

“Di cosa stai parlando?”

“Della festicciola che state progettando per il compleanno del tuo degno compare, Potter”

Aaaah! Quell’innocente festicciola! Mannaggia a me e a quando stamattina gliel’ho svelato perché volevo che accettasse di nascondersi dentro una torta e sbucare fuori cantando “Buon Compleanno, James”.

Idiota!

Ho solo rimediato uno schiaffo potentissimo!

James poi compie 17 anni, sono il suo migliore amico e voglio renderlo felice, e nonostante gli sproloqui di Remus sul fatto che io stesso con la mia amicizia rendo felice James, io non ne sono molto sicuro. Insomma, lui vuole la Evans, non me!

Sia chiaro, io non voglio lui.

Ho altri gusti, e credo si sia capito.

“Ti ho anche invitato, Evans!”

Sì, Sirius, fai il duro! Falle vedere che con i Malandrini non si scherza!

La Evans sbatte il piedino calzato dalla sua deliziosa decolletè sul duro pavimento in pietra, con cipiglio arrabbiato.

“Hai avuto una caduta di stile…”, mi guarda come se fossi un reietto umano, “…Non che tu ne abbia mai avuto!”, continua.

Che caratteraccio che ha! E ancora mi chiedo con quale coraggio, James, possa riempirla di tutti quei complimenti zuccherosi e vomitevoli.

Per lei andrebbe bene: arcigna, petulante, saccente, presuntuosa….

E potrei continuare all’infinito se la vista di Mocciosus che vaga solitario per il castello non mi azioni pensieri estremamente divertenti.

“E’ stato un piacere, Evans”, e dopo questo breve saluto mi metto alla ricerca di Mocciosus… così da poter raccontare le mie gesta questa sera prima di andare a letto e cercare di combattere gli incubi su un foglio di pergamena che quasi certamente si trasformerà in un Remus sbraitante che mi rimprovera per il mancato svolgimento di quel maledetto tema.

 

 

 

                                                                  ***

 

Due giorni.

Sono già trascorsi due giorni, e tra qualche ora è il compleanno di James ed io sono senza un regalo che lo faccia felice.

Faccio davvero schifo, come amico.

“E domani”, James inizia il suo discorso pre-buonanotte, con aria cospiratrice, “…visto il compimento della maggiore età… faremo uno scherzetto senza eguali a quel cretino di Mocciosus, che ne dite?”

Annuisco vigorosamente e Remus batte il cinque… deve essere davvero gasato.

 

                                                                  ***

 

“Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri a Jaaaameeeees, tanti auguri a teeeeeeee!!!”

James apre gli occhietti e inforca gli occhiali, mentre noi continuiamo a cantare a squarciagola facendo anche imprecare i vicini di stanza.

Ci stanno odiando e non ce ne frega un bel niente!

Siamo i Malandrini e tutto è in nostro potere!

 

“Auguri Ramoso!”, Remus gli salta letteralmente addosso  ovviamente anch’io,  invece noto che Peter si astiene, chissà perché…

Forse ha paura di ucciderlo con il suo leggiadro peso visto che è da un mese circa che continua ad ingrassare senza pietà.

“Grazie ragazzi, ve ne siete ricordati…”, dice facendo finta di asciugarsi una lacrimuccia solitaria sfuggita al suo controllo.

“Sei un idiota senza speranze, James! Come avremmo potuto dimenticarcene visto che non fai altro che parlarne da mesi?”

Remus annuisce alle mie sagge parole, e la cosa mi lascia visibilmente sconvolto, visto che tutto ciò che esce dalla mia boccuccia per lui è spazzatura.

Che ci sia qualche strano sortilegio sul Castello?

“E poi, non so chi sia stato, ma stamattina quando mi sono recato al bagno… sullo specchio si è materializzata una scritta…”

Scoppio a ridere per il tono di voce grave che ha assunto Lunastorta.

James fa finta di essere spaventato, “Oh Merlino, e cosa diceva? Era scritta con il sangue?”

Remus scuote la testa, “Oh no, no! Era rosso-oro incorniciata da diversi boccini e vi era scritto….”, pausa ad effetto mentre Peter mangiucchia Api Frizzole pendendo dalle labbra del nostro amico, “Buon Compleanno, Ramoso!”

Scoppiamo a ridere come iene ridens, ed io avverto una morsa al petto, tra un po’ Remus e Peter daranno i loro regali ed io… io sono a mani vuote e mi sento uno schifo. Un vero schifo, perché invece di pensare a quell’idiota della Evans e da un suo probabile aiuto, avrei fatto meglio a chiedere a mia cugina Narcissa di tingersi i capelli di un bel luminoso nero corvino.

“Allora miei cari, che i festeggiamenti abbiano inizio!”, annuncia James balzando giù dal letto.

“Mi dispiace deluderti James, ma abbiamo Pozioni”

James si sfrega le mani, “Esattamente”

E la mia mente contorta quanto quella del mio migliore amico si aguzza e so per certo che i festeggiamenti inizieranno con un indescrivibile scherzo al piccolo Mocciosus Piton.

 

 

                                                        ***

 

Mi faccio ancora più schifo, e non di certo perché tutti i peli che crescono sul corpo di Mocciosus hanno assunto una tonalità di giallo cangiante che si accende a intermittenza… no, non è proprio per quello, ma piuttosto per la felicità che James ha mostrato nello scartare i regali di Remus, Peter e Frank Paciok.

Sono uno schifo, l’ho già detto?

Adesso sono al Campo di Quidditch e sto cercando di suicidarmi.

Non merito nemmeno l’amicizia di James, colui che continua a ripetermi che per lui sono come un fratello, ma… adesso che ci penso, che fratello sono io?

 

                                                        ***

 

In Sala Comune i festeggiamenti continuavano senza freni inibitori, e mentre Remus si era dato al Karaoke, Lily Evans era totalmente sconvolta e divertita allo stesso tempo.

Sconvolta e divertita nel vedere Remus, il serioso Remus, con la cravatta in testa e totalmente scarmigliato che cantava canzoni usando per microfono una bottiglia di Wisky Incendiario.

E mentre la Sala Comune si dava alla pazza gioia, Lily Evans aveva notato qualcosa che non andava nell’aria un po’ preoccupata che sfoggiava il suo incubo nonché il festeggiato.

James, stava lì, vicino la finestra e sembrava non volersi divertire.

“Potter”

Che stesse diventando il compleanno più brutto della sua vita?

James si voltò sofferente verso la…

“Evans?!”, chiese titubante credendo che quella visione fosse stata dettata dal troppo alcool.

“Auguri Potter”, proseguì lei sedendosi accanto a lui.

“Grazie”, rispose mesto continuando a guardare fuori la finestra.

“C’è qualcosa che non va?”, domandò, cercando di mettere da parte tutto l’astio che provava nei confronti del ragazzo occhialuto.

Si voltò verso di lei, esterrefatto.

“Sì”

E di certo dal logorroico James Potter non si aspettava una risposta così breve.

Non sapendo più cosa chiedergli, per evitare anche che lui credesse che volesse farsi i fatti suoi,tra i due calò un silenzio quasi imbarazzante per Lily.

 

Erano trascorsi parecchi minuti e James continuava a guardare fuori dalla finestra, dove si intravedeva qualcuno che cavalcava una scopa.

Sirius Black.

“Vorrei tanto sapere perché Sirius ha ben deciso di farsi una sana volata durante i festeggiamenti del mio compleanno, io, il suo migliore amico”, nella sua voce c’era amarezza e Lily si sentiva così fuori posto nel sentire quelle parole che riuscì solo a tramutarsi nella Regina dei Ghiacci.

James Potter aveva sentimenti umani e lei si sentiva un’idiota.

“E’ da oggi che mi evita… anzi, ha iniziato ad evitarmi dopo la fine delle lezioni… esattamente quando Remus mi ha dato il suo regalo”, continuava il suo monologo senza distogliere lo sguardo dalla sagoma che cavalcava quella scopa.

Lily, improvvisamente ebbe un’illuminazione ripensando esattamente alle parole di Sirius di qualche giorno prima:

 

 

Lily era diretta a passo spedito verso la Biblioteca per ultimare una ricerca sulle proprietà della Roccia di Luna, quando vide la snervante presenza di Sirius Black aspettarla giusto all’entrata.

“Evans”

“Black”

Cercò di farsi spazio per passare, ma il ragazzo sembrava irremovibile.

“Cos’è, Black? Hai scoperto l’utilizzo di una Biblioteca?”, domandò arcigna.

Sirius finse una risata, “No Evans”

“No, Evans? Dove sono finite le tue battute taglienti?”

Sirius non la degnò di uno sguardo, poi, alla sprovvista le chiese un favore a cui lei aveva risposto con un sonoro schiaffo.

 

“Ma certo!”, esclamò, battendosi la mano sulla fronte.

James non capì.

“Se Black si trova là fuori… beh… è colpa mia”

Gli occhi del ragazzo le chiesero spiegazioni e Lily, cominciando ad essere nervosa, prese a contorcersi le mani.

“L’altro giorno l’ho trovato in Biblioteca ad aspettarmi e lì…”

 

                                                        ***

 

 

Sirius Black continuava a svolazzare senza sosta completamente rapito dai suoi pensieri sulla sua aberrante persona.

Ne era così ossessionato, che credette di sentire la voce del suo migliore amico invocare il suo nome e pregarlo di scendere.

Totalmente assurdo

“Sirius, Sirius… ti prego amico, scendi!”

Era così reale che credeva anche di vederlo sbracciarsi… esattamente lì, sugli spalti.

“Ciao James”, disse meccanicamente.

“Idiota di un cane, SCENDI!”

Mosso da non si sa quale forza, decise di andare a vedere che cosa voleva la sua immaginazione.

 

La sua immaginazione aveva fatto un grandioso lavoro, e difatti, sceso sugli spalti, la curiosa immagine del suo migliore amico con in mano due Burrobirre lo stava stritolando senza pietà continuando a ripetergli che era un idiota senza speranze.

“Lo sai che sei un idiota?”

“Fino a pochi minuti fa no, ma adesso, grazie a te, non lo dimenticherò tanto facilmente”

“Sei il solito”

Sirius non riusciva a cosa si riferiva il suo migliore amico, visto che ormai aveva assodato che era realmente lui in carne ed ossa.

La Evans mi ha raccontato tutto… e tu sei un idiota”, continuò, “C’era bisogno di evitarmi per non avermi fatto il regalo?”

La Evans?

Non riusciva a capire.

“Sono uno schifo, James”

“Piantala, sei l’amico migliore che si possa avere… e non so davvero cosa ho fatto nelle mie vite precedenti per meritarti”

Era maledettamente sincero, e Sirius si ritrovò a non sapere più gestire le sue lacrime.

“La tua amicizia è il regalo più bello… e non so davvero cosa farei senza te”

Non resistette oltre, e lo abbracciò, stringendolo forte.

“Ti voglio bene, Ramoso”

“Te ne voglio anch’io, Felpato”

E dopo alcune pacche virili scoppiarono a ridere.

“Buon Compleanno”, e dopo un brindisi per suggellare quel momento, James lo prese sotto braccio.

“Ovviamente resti un idiota”

“Ovviamente”

“Ti sei perso Remus totalmente ubriaco che sta dando spettacolo in Sala Comune”

Sirius rise.

“Spero non sia già svenuto”

“Lo spero anch’io”

 

 

                                                        ***

 

In Sala Comune Remus continuava a dare spettacolo sotto le incitazioni dei suoi cari compagni, mentre quello stava cercando di fare un discorso su quanto volesse bene al suo caro James.

“Nonostante tutto voglio bene anche lui”, ammise James tra le risate.

“Nonostante tutto è un adolescente anche lui”.

“Sai Sirius… devo ringraziarti anche per un’altra cosa…”

“Sarebbe?”, domandò l’amico incuriosito notando che le guance di James s’imporporavano di rosso.

“Grazie a te, la Evans ha accettato di venire con me ad Hogsmeade domenica”

Ci vollero giusto pochi secondi per far riprendere Sirius da quella rivelazione shock.

“Eh già… grazie”

“Di niente”, rispose, prima di salire sul palchetto e decidere di duettare con Lunastorta e augurare buona fortuna al loro mitico e insostituibile James Ramoso Potter ormai maggiorenne.

 

 

 

                                                                                              The End

 

 

 

 

Come detto all’inizio questa shot è dedicata a redRon per farle sapere che la adoro e che le voglio un bene infinito.

Scrivere dei Malandrini non è il mio genere, ma visto che lei li adora e scrive storie divine su di loro, non mi sembrava il caso di dedicarle una Draco/HermioneJ

Spero di non aver distrutto la bellezza di questi personaggi, in caso, mi scuso in anticipo.

 

Kisses

 

  
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