A redRon
nel giorno del suo
Compleanno
Il Mio Migliore Amico è un idiota
Sciaff
No. No. Non sta
accadendo.
E poi perché
A dire il vero, un po’ di
motivi li avrebbe, ma non avrei mai creduto che arrivasse a toccare la mia
pelle.
Oh Merlino, sarebbe un
oltraggio per la mia purissima famiglia venire a sapere che una nata babbana ha
toccato la mia nobilissima pelle per schiaffeggiarmi, però siccome per la mia
nobilissima famiglia non sono altro che un rinnegatore del mio sangue… farò
tesoro di questo schiaffo in altro modo.
Soprattutto farò
boccheggiare un po’ James.
“Black, sei un idiota senza
speranza!”
E mi chiedo come possa
piacere a James questa donna indomabile…
E’ un mistero, e più provo
a chiederlo a Remus -ché lui sa sempre tutto- più lui mi fa panoramiche
ultraterrene sui sentimenti, sull’amore e sulle sensazioni che io non riesco a
capire.
E lui, il piccolo Remus con
il suo problema peloso, continua a dirmi che anche i cani hanno più sensibilità
di me… ed io questa frase non riesco proprio a
capirla.
“Ok, ammetto che la mia
idea non…”
E girando i tacchi mi
lascia nel corridoio del terzo piano a massaggiarmi la parte lesa mentre ringhio
in direzione di alcuni ragazzini del primo anno
Tassorosso.
Sono Sirius Black, un
Malandrino, e nessuno può arrogarsi il diritto di ridere del sottoscritto. Porco
Merlino!
***
“E’ praticamente
bellissima…”
“…incantevole, sublime,
meravigliosa…”
La stessa identica scena
che sono costretto a vivere da quando James crede che ha speranze con
E’ dal primo anno che
questo amore platonico ci accompagna in ogni dove, ma adesso che crede che il
loro amore sta per sbocciare la questione s’è fatta davvero
pesantuccia!
“Parlavate della mia
lungimirante persona?”, in qualche modo devo pur far sentire la mia
presenza.
Remus mi lancia una strana
occhiata mentre James continua ad elencare le doti della sua dea; in sostanza
l’unica cosa che mi rimane da fare è fregare la scatola di Cioccorane di Peter e
affogare i miei dispiaceri.
“Ehi!”
“Codaliscia, ingrasserai se
continui così!”, e già non ha il fisico prestante che abbiamo io o James, quindi
lo faccio solo per il suo bene, e
anche per il mio, ma questo piccolo particolare non lo dirò mai a
Peter.
***
“..straordinaria,
incantevole, passionale…”
James sta continuando il
suo monologo, Remus ta leggendo quel noiosissimo tomo di Pozioni, Peter sta
giocando con il tappeto ed io continuo a mangiare
Cioccorane.
“Ehi Sirius!”, la voce di
una dolce pulzella giunge alle mie gloriose
orecchie.
“Sì,
Caroline?”
Il mio sguardo penetrante
la trafigge.
Sono l’amatore indiscusso
di Hogwarts.
“Mi chiedevo se…”, si
contorce le mani, ma io afferro al volo il concetto, indi per cui mando a quel
paese le Cioccorane, e presa Caroline sottobraccio andiamo a passeggiare in riva
al lago…dove sicuramente daremo vita ad una lunga e appassionante conversazione.
***
La lunga e appassionante
conversazione è stata paradisiaca e molto interessante, e quindi, adesso che
sono molto più rilassato e molto meno annoiato, trotterello felice verso il
castello.
Dovrei anche ultimare un
tema per Lumacone, ma non so perché mi sento stanco. Molto
stanco.
Improvvisamente il mio
magnetico sguardo, si posa sulla piccola e snella figura della
Evans.
“Black”
“Evans”
Sono quasi convinto che
James ne ha combinata una delle sue e ha messo in mezzo anche
me.
Nonostante tra poco sia il
suo…
“Sai che potrei riferire il
tutto al professor Silente?”
“Di cosa stai
parlando?”
“Della festicciola che
state progettando per il compleanno del tuo degno compare,
Potter”
Aaaah! Quell’innocente
festicciola! Mannaggia a me e a quando stamattina gliel’ho svelato perché volevo
che accettasse di nascondersi dentro una torta e sbucare fuori cantando “Buon
Compleanno, James”.
Idiota!
Ho solo rimediato uno
schiaffo potentissimo!
James poi compie 17 anni,
sono il suo migliore amico e voglio renderlo felice, e nonostante gli sproloqui
di Remus sul fatto che io stesso con la mia amicizia rendo felice James, io non
ne sono molto sicuro. Insomma, lui vuole
Sia chiaro, io non voglio
lui.
Ho altri gusti, e credo si
sia capito.
“Ti ho anche invitato,
Evans!”
Sì, Sirius, fai il duro!
Falle vedere che con i Malandrini non si scherza!
“Hai avuto una caduta di
stile…”, mi guarda come se fossi un reietto umano, “…Non che tu ne abbia mai
avuto!”, continua.
Che caratteraccio che ha! E
ancora mi chiedo con quale coraggio, James, possa riempirla di tutti quei
complimenti zuccherosi e vomitevoli.
Per lei andrebbe bene:
arcigna, petulante, saccente, presuntuosa….
E potrei continuare
all’infinito se la vista di Mocciosus che vaga solitario per il castello non mi
azioni pensieri estremamente divertenti.
“E’ stato un piacere,
Evans”, e dopo questo breve saluto mi metto alla ricerca di Mocciosus… così da
poter raccontare le mie gesta questa sera prima di andare a letto e cercare di
combattere gli incubi su un foglio di pergamena che quasi certamente si
trasformerà in un Remus sbraitante che mi rimprovera per il mancato svolgimento
di quel maledetto tema.
***
Due
giorni.
Sono già trascorsi due
giorni, e tra qualche ora è il compleanno di James ed io sono senza un regalo
che lo faccia felice.
Faccio davvero schifo, come
amico.
“E domani”, James inizia il
suo discorso pre-buonanotte, con aria cospiratrice, “…visto il compimento della
maggiore età… faremo uno scherzetto senza eguali a quel cretino di Mocciosus,
che ne dite?”
Annuisco vigorosamente e
Remus batte il cinque… deve essere davvero gasato.
***
“Tanti auguri a te, tanti
auguri a te, tanti auguri a Jaaaameeeees, tanti auguri a
teeeeeeee!!!”
James apre gli occhietti e
inforca gli occhiali, mentre noi continuiamo a cantare a squarciagola facendo
anche imprecare i vicini di stanza.
Ci stanno odiando e non ce
ne frega un bel niente!
Siamo i Malandrini e tutto
è in nostro potere!
“Auguri Ramoso!”, Remus gli
salta letteralmente addosso
ovviamente anch’io, invece
noto che Peter si astiene, chissà perché…
Forse ha paura di ucciderlo
con il suo leggiadro peso visto che è da un mese circa che continua ad
ingrassare senza pietà.
“Grazie ragazzi, ve ne
siete ricordati…”, dice facendo finta di asciugarsi una lacrimuccia solitaria
sfuggita al suo controllo.
“Sei un idiota senza
speranze, James! Come avremmo potuto dimenticarcene visto che non fai altro che
parlarne da mesi?”
Remus annuisce alle mie
sagge parole, e la cosa mi lascia visibilmente sconvolto, visto che tutto ciò
che esce dalla mia boccuccia per lui è spazzatura.
Che ci sia qualche strano
sortilegio sul Castello?
“E poi, non so chi sia
stato, ma stamattina quando mi sono recato al bagno… sullo specchio si è
materializzata una scritta…”
Scoppio a ridere per il
tono di voce grave che ha assunto Lunastorta.
James fa finta di essere
spaventato, “Oh Merlino, e cosa diceva? Era scritta con il
sangue?”
Remus scuote la testa, “Oh
no, no! Era rosso-oro incorniciata da diversi boccini e vi era scritto….”, pausa
ad effetto mentre Peter mangiucchia Api Frizzole pendendo dalle labbra del
nostro amico, “Buon Compleanno, Ramoso!”
Scoppiamo a ridere come
iene ridens, ed io avverto una morsa al petto, tra un po’ Remus e Peter daranno
i loro regali ed io… io sono a mani vuote e mi sento uno schifo. Un vero schifo,
perché invece di pensare a quell’idiota della Evans e da un suo probabile aiuto,
avrei fatto meglio a chiedere a mia cugina Narcissa di tingersi i capelli di un
bel luminoso nero corvino.
“Allora miei cari, che i
festeggiamenti abbiano inizio!”, annuncia James balzando giù dal
letto.
“Mi dispiace deluderti
James, ma abbiamo Pozioni”
James si sfrega le mani,
“Esattamente”
E la mia mente contorta
quanto quella del mio migliore amico si aguzza e so per certo che i
festeggiamenti inizieranno con un indescrivibile scherzo al piccolo Mocciosus
Piton.
***
Mi faccio ancora più
schifo, e non di certo perché tutti i peli che crescono sul corpo di Mocciosus
hanno assunto una tonalità di giallo cangiante che si accende a intermittenza…
no, non è proprio per quello, ma piuttosto per la felicità che James ha mostrato
nello scartare i regali di Remus, Peter e Frank
Paciok.
Sono uno schifo, l’ho già
detto?
Adesso sono al Campo di
Quidditch e sto cercando di suicidarmi.
Non merito nemmeno
l’amicizia di James, colui che continua a ripetermi che per lui sono come un
fratello, ma… adesso che ci penso, che fratello sono
io?
***
In Sala Comune i
festeggiamenti continuavano senza freni inibitori, e mentre Remus si era dato al
Karaoke, Lily Evans era totalmente sconvolta e divertita allo stesso
tempo.
Sconvolta e divertita nel
vedere Remus, il serioso Remus, con la cravatta in testa e totalmente
scarmigliato che cantava canzoni usando per microfono una bottiglia di Wisky
Incendiario.
E mentre
James, stava lì, vicino la
finestra e sembrava non volersi divertire.
“Potter”
Che stesse diventando il
compleanno più brutto della sua vita?
James si voltò sofferente
verso la…
“Evans?!”, chiese titubante
credendo che quella visione fosse stata dettata dal troppo
alcool.
“Auguri Potter”, proseguì
lei sedendosi accanto a lui.
“Grazie”, rispose mesto
continuando a guardare fuori la finestra.
“C’è qualcosa che non va?”,
domandò, cercando di mettere da parte tutto l’astio che provava nei confronti
del ragazzo occhialuto.
Si voltò verso di lei,
esterrefatto.
“Sì”
E di certo dal logorroico
James Potter non si aspettava una risposta così
breve.
Non sapendo più cosa
chiedergli, per evitare anche che lui credesse che volesse farsi i fatti
suoi,tra i due calò un silenzio quasi imbarazzante per
Lily.
Erano trascorsi parecchi
minuti e James continuava a guardare fuori dalla finestra, dove si intravedeva
qualcuno che cavalcava una scopa.
Sirius
Black.
“Vorrei tanto sapere perché
Sirius ha ben deciso di farsi una sana volata durante i festeggiamenti del mio
compleanno, io, il suo migliore amico”, nella sua voce c’era amarezza e Lily si
sentiva così fuori posto nel sentire quelle parole che riuscì solo a tramutarsi
nella Regina dei Ghiacci.
James Potter aveva
sentimenti umani e lei si sentiva un’idiota.
“E’ da oggi che mi evita…
anzi, ha iniziato ad evitarmi dopo la fine delle lezioni… esattamente quando
Remus mi ha dato il suo regalo”, continuava il suo monologo senza distogliere lo
sguardo dalla sagoma che cavalcava quella scopa.
Lily, improvvisamente ebbe
un’illuminazione ripensando esattamente alle parole di Sirius di qualche giorno
prima:
Lily era diretta a passo spedito verso
“Evans”
“Black”
Cercò di farsi spazio per passare, ma il ragazzo sembrava
irremovibile.
“Cos’è, Black? Hai scoperto l’utilizzo di una
Biblioteca?”, domandò arcigna.
Sirius finse una risata, “No
Evans”
“No, Evans? Dove sono finite le tue battute
taglienti?”
Sirius non la degnò di uno sguardo, poi, alla sprovvista
le chiese un favore a cui lei aveva risposto con un sonoro
schiaffo.
“Ma certo!”, esclamò,
battendosi la mano sulla fronte.
James non
capì.
“Se Black si trova là
fuori… beh… è colpa mia”
Gli occhi del ragazzo le
chiesero spiegazioni e Lily, cominciando ad essere nervosa, prese a contorcersi
le mani.
“L’altro giorno l’ho
trovato in Biblioteca ad aspettarmi e lì…”
***
Sirius Black continuava a
svolazzare senza sosta completamente rapito dai suoi pensieri sulla sua
aberrante persona.
Ne era così ossessionato,
che credette di sentire la voce del suo migliore amico invocare il suo nome e
pregarlo di scendere.
Totalmente assurdo
“Sirius, Sirius… ti prego
amico, scendi!”
Era così reale che credeva
anche di vederlo sbracciarsi… esattamente lì, sugli
spalti.
“Ciao James”, disse
meccanicamente.
“Idiota di un cane,
SCENDI!”
Mosso da non si sa quale
forza, decise di andare a vedere che cosa voleva la sua
immaginazione.
La sua immaginazione aveva
fatto un grandioso lavoro, e difatti, sceso sugli spalti, la curiosa immagine
del suo migliore amico con in mano due Burrobirre lo stava stritolando senza
pietà continuando a ripetergli che era un idiota senza
speranze.
“Lo sai che sei un
idiota?”
“Fino a pochi minuti fa no,
ma adesso, grazie a te, non lo dimenticherò tanto
facilmente”
“Sei il
solito”
Sirius non riusciva a cosa
si riferiva il suo migliore amico, visto che ormai aveva assodato che era
realmente lui in carne ed ossa.
“
Non riusciva a
capire.
“Sono uno schifo,
James”
“Piantala, sei l’amico
migliore che si possa avere… e non so davvero cosa ho fatto nelle mie vite
precedenti per meritarti”
Era maledettamente sincero,
e Sirius si ritrovò a non sapere più gestire le sue
lacrime.
“La tua amicizia è il
regalo più bello… e non so davvero cosa farei senza
te”
Non resistette oltre, e lo
abbracciò, stringendolo forte.
“Ti voglio bene,
Ramoso”
“Te ne voglio anch’io,
Felpato”
E dopo alcune pacche virili
scoppiarono a ridere.
“Buon Compleanno”, e dopo
un brindisi per suggellare quel momento, James lo prese sotto
braccio.
“Ovviamente resti un
idiota”
“Ovviamente”
“Ti sei perso Remus
totalmente ubriaco che sta dando spettacolo in Sala
Comune”
Sirius
rise.
“Spero non sia già
svenuto”
“Lo spero
anch’io”
***
In Sala Comune Remus
continuava a dare spettacolo sotto le incitazioni dei suoi cari compagni, mentre
quello stava cercando di fare un discorso su quanto volesse bene al suo caro
James.
“Nonostante tutto voglio
bene anche lui”, ammise James tra le risate.
“Nonostante tutto è un
adolescente anche lui”.
“Sai Sirius… devo
ringraziarti anche per un’altra cosa…”
“Sarebbe?”, domandò l’amico
incuriosito notando che le guance di James s’imporporavano di
rosso.
“Grazie a te,
Ci vollero giusto pochi
secondi per far riprendere Sirius da quella rivelazione
shock.
“Eh già…
grazie”
“Di niente”, rispose, prima
di salire sul palchetto e decidere di duettare con Lunastorta e augurare buona
fortuna al loro mitico e insostituibile James Ramoso Potter ormai
maggiorenne.
The
End
Come detto all’inizio
questa shot è dedicata a redRon per farle sapere che la adoro e che le voglio un
bene infinito.
Scrivere dei Malandrini
non è il mio genere, ma visto che lei li adora e scrive storie divine su di
loro, non mi sembrava il caso di dedicarle una Draco/HermioneJ
Spero di non aver
distrutto la bellezza di questi personaggi, in caso, mi scuso in
anticipo.
Kisses