E mi perdevo tra fiumi di incosciente desiderio di leggero ingannevole istante
Il pensiero diventa fumo
L’aria θ balsamo nelle radici del tuo raziocinante considerare
Il respiro limpido tra le nuvole di qualche solitaria inebriante gemente similitudine di piacere non ancora ammuffita, ammorbata, zoppa, malata.
E mi perdevo tra pensieri di rozza angoscia,
sostanza di incubi
rigettare veleno e zolfo
prenderesti la ragione per i capelli, e ci sputeresti sopra.
E mi perdevo tra i boschi i lupi e gli stregoni, che guarivano nere paure con pozioni amare
E stranito il mio dormire girovagava tra quelle foreste cariche di silenzi e sussurri, e piccoli occhi tra le ombre oltre il fuoco della legna