Thank you
for loving me
Rina strinse
il lenzuolo con forza – il ricordo delle
braccia violente di Gaito che la stringevano.
Il cuore
rimbombava nel suo petto, forte e crudele, nel ricordo lucido di un sospiro
caldo sulla pelle diafano del proprio corpo – del bacio affilato di un nemico che le aveva fatto spalancare gli occhi.
«Sei mia» e l’eco
di quelle parole rievocava sensazioni che voleva uccidere, che le facevano
formicolare i sensi, un fastidioso prurito nello stomaco, tra le gambe, lungo
le braccia.
E i fianchi
scottavano, laddove Gaito l’aveva toccata e accarezzata, un gesto rivolto alla
totale dedizione per quella bellezza eterea che stringeva a sé – per la totale ossessione che provava per
lei, la principessa sirena dallo sguardo di ghiaccio.
Rina si lasciò
scappare un vagito di piacere, il ricordo di quelle labbra sottili che
scorrevano lente il profilo del suo collo, succhiando la pelle vicino alla
giugulare, mordendola, lasciandole un segno indelebile – nel cuore, nella mente, nel petto.
E finalmente
aprì gli occhi sulla notte, capendo che desiderava quell’uomo che le aveva
rovinato la vita più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Edit
13 dicembre2009:
Pure qui
totalmente eliminataH. Questa, rispetto all’obbrobrio
che era la prima versione, mi piace molto di più.
L’ossessione
di Rina per Gaito è eccitante, non trovate?