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Autore: nicoleblack97    11/03/2013    2 recensioni
Fino a poco tempo fa, per me svegliarsi la mattina era una cosa normale, la prima di una serie di eventi che mi avrebbero accompagnata tutta la giornata. Ma da quando lui e i suoi amici erano entrati nella mia vita, beh, niente è stato più lo stesso. Nemmeno il mio risveglio.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aprii gli occhi, lentamente, sbattendo le ciglia per mettere a fuoco la stanza. Respirai il profumo ormai familiare di quella grande casa e sorrisi involontariamente.

 Muovendomi, mi ricordai che qualcuno dormiva accanto a me. Voltai il viso, vedendo il suo a poca distanza dal mio, i capelli sempre perfetti ora spettinati e disordinati. Un braccio era poggiato sulla mia vita, mentre l’altro era sotto il cuscino. Il mio sorriso si allargò, mentre ammiravo Zayn in uno dei pochi momenti in cui poteva rilassarsi completamente, senza i pensieri che la sua brillante carriera portava.

Gli baciai leggera la punta del naso, ridacchiando tra me e me e spostai piano il suo braccio, lasciandolo ricadere sulle morbide lenzuola.  Mi alzai e mi stiracchiai, allungandomi in punta di piedi. Mi guardai allo specchio, sbuffando. I miei capelli sembravano un cespuglio. Odiavo quei maledetti nodi che si formavano ogni volta.

Scossi la testa, prendendo una canotta bianca con disegnato un teschio blu e un paio di pantaloncini corti e comodi. Corsi in bagno, mi spoglia velocemente, togliendomi la maglia di Zayn che sempre più spesso sostituivo al mio pigiama e feci una doccia veloce. Quando uscii dalla doccia, mi vestii, mi pettinai districando i nodi dei miei capelli e uscii dalla camera, non prima di aver rivolto un ultimo sguardo al mio bell’addormentato.

Mi ritrovai nel lungo corridoio illuminato e così notai il silenzio che aleggiava nella casa. Erano davvero ancora tutti a letto? Buon per me. Avrei potuto preparare almeno per una volta la colazione in silenzio.
Presi un vassoio e vi misi sopra i croissant farciti che i ragazzi avevano preso ieri in pasticceria, poi aprii il frigorifero e misi in tavola anche la torta cioccolato e vaniglia che prepara sempre mia madre. Aprii un’ anta sopra la mia testa e presi il necessario per preparare la spremuta d’arancia, che poi versai nei bicchieri. Presi anche il latte e le tavolette di cioccolata dal frigo. Mi girai con le mani sui fianchi e sorrisi soddisfatta, preparandomi alla parte migliore.
Risi e mi gettai sulle scale, facendo i gradini a due a due e scivolando sul corridoio.

Mi fermai davanti ad una porta, notando i disegni affissi su di essa. Pensai che se Daisy e Phoebe avessero continuato a fare cosi tanti disegni, la porta della camera di Louis sarebbe diventata peggio della mia. Rabbrividii ricordando tutti i poster appiccicati sopra di essa.

Scossi via i pensieri e sorrisi, spalancando la porta di colpo e urlando “Buongiornoooooooo!”.  Louis si alzò di scatto, troppo di scatto, perdendo l’equilibrio e finendo per terra, insieme a tutto  l’ammasso di coperte su cui si era arrotolato. Di fianco a lui, Eleanor saltò su letto, gridando a sua volta e spalancando gli occhi e riducendoli subito a due fessure appena scorse la mia sagoma.
Scoppia a ridere, appoggiandomi alla porta, mentre Louis si alzava stordito e mi tirava il cuscino che era finito per terra insieme a lui.
“Ti odio, Jennifer Savannah Payne.” Disse con la voce assonnata, dirigendosi verso Eleanor e baciandole la tempia, mentre lei mi fissava ancora, tentando di cruciarmi solo con la forza del pensiero.
Risi ancora. “Ti voglio bene anche io, Lou! Forza, alzatevi, la colazione è pronta!”  Richiusi la porta, senza smettere di ridacchiare e dirigendomi verso la prossima.

Una porta di legno di ciliegio si stagliava di fronte a me, decorata con colori pastello a formare intricati disegni senza senso per me.
Spalancai anche questa, gridando. Automaticamente un cuscino partì e si abbatté sulla mia povera faccia. Non l’avevo nemmeno visto! “Che miraaa!” dissi, senza pensare. Un ammasso di capelli lunghi e rossi spuntò dalle coperte verdi chiaro e un viso spruzzato dalle lentiggini si voltò verso di me, mostrando un’ espressione davvero minacciosa. “La prossima volta la mia sveglia sarà felice di accarezzarti la faccia, Payne.” Un biondino dopo essersi alzato, venne verso di me e mi baciò la guancia, stiracchiandosi. “Tecnicamente la sveglia sarebbe mia, Bay” “Sei pignolo, Horan! E’ mattina!” rispose la rossa, rituffandosi nel letto mentre il biondo le si sedeva accanto e le scompigliava i capelli, scuotendo la testa.
Alzai gli occhi al cielo e dissi loro di vestirsi e scendere.

Mi diressi verso la prossima porta, dipinta di blu scuro, preparandomi mentalmente. Questo sarebbe stato l’attacco più difficile.
Spalancai anche la terza porta e mi tuffai nel letto, in mezzo a due corpi che sussultarono e si alzarono contemporaneamente. Scoppiai a ridere ancora tenendo la pancia, mentre sentii i miei capelli venire tirati e una voce infastidita dire “Sei una donna morta, lo sai questo, vero?”. Risi ancora più forte, rifugiandomi tra le braccia del mio migliore amico, che mi strinse forte, proteggendomi dai colpi di una Jade alquanto incazzata. Harry rise, mentre inspiravo il suo profumo e sentivo i suoi riccioli solleticarmi la guancia. “Santo Cielo, Jenn, adesso Jade sarà di cattivo umore tutto il giorno! E toccherà a me sopportarla! Il mio povero cuore è già abbastanza provato dopo l’infarto che mi ha fatto prendere!”  Continuai a ridere, sentendo salire le lacrime, mormorando dei flebili “Scusa!”, mentre Jade se la prendeva con Harry, non riuscendo però a nascondere un sorriso. Baciai i due sulla guancia e uscii dalla stanza. Notai Harry tentare di baciare Jade, che però lo spinse facendolo cadere dal letto, mentre lei a testa alta, si dirigeva verso il bagno, portandosi appresso tutte le coperte.

Mi richiusi la porta alle spalle, e senza pensarci entrai nella stanza accanto, quella con la porta di legno chiaro. Mi avvicinai all’orecchio di Liam e urlai ”Liaaaaaaaaaaam!Fratellone, alzati, la colazione ti aspetta!” Mio fratello spalancò gli occhi e prima che potessi scappare, mi prese per la vita e iniziò a farmi il solletico. Danielle, al suo fianco, si era svegliata e aveva iniziato a ridere, gettando indietro la testa, tra i cuscini. Cominciai a dimenarmi, alzando i piedi da terra e scalciando, per far smettere Liam. “Ahahah, ti prego, Lee, smettila, ahaha, ti prego, ahah, daaaaiii!!” Sorrise, tenendomi stretta e solleticandomi i fianchi. “Chiedi scusa!” “Se chiedo scusa, mi lasci andare?” “Naturalmente, tesoro!” “Scusa, fratellone!” Mi lasciò andare e io mi voltai, stringendolo forte e baciandolo sulla guancia.
Lanciai un bacio a Dan e poi uscii, dirigendomi verso la mia meta.

Guardando la porta dipinta di bianco davanti a me, la aprii dolcemente, attenta a non farla scricchiolare. Guardando il viso del ragazzo disteso nel letto, non riuscii a svegliarlo cosi bruscamente come avevo fatto con gli altri.
Come ogni volta, sorrisi, e pensai che fosse un angelo sceso in terra, tanto era bello.
Mi diressi verso di lui, sorpresa di ritrovarlo nella stessa posizione in cui l’avevo lasciato.

Mi inginocchiai ai piedi del letto, incrociando gli avambracci sul materasso, appoggiandovi sopra il mento. Fissai il volto del mio ragazzo, fissando nella mia mente ogni particolare.  I suoi capelli scuri e morbidi, la sua fronte leggermente corrugata, le palpebre ambrate dalle ciglia scure e lunghe che mi celavano i suoi occhi dal colore indescrivibile, il suo naso perfetto, le sue labbra piene e rosee, appena inumidite.

Gli strinsi la mano, baciandogli le nocche, mentre sentì la sua stretta e le sue dita intrecciarsi alle mie. Inclinai appena la testa, notando i suoi occhi fissarmi e le sue labbra curvarsi in un sorriso. “Ciao bellissima.” mi disse. Sorrisi e arrossii, come la prima volta. “Ciao, ragazzo perfetto.” Alzò gli occhi al cielo, alzando un angolo della bocca, mentre si issava sui gomiti e stringendomi la mano, mi tirava verso di sé, per poi stringermi in un abbraccio e baciarmi il collo e la spalla scoperti. Ridacchia, mentre soffiava sulla mia pelle e mi scostai leggermente da lui, giusto per accarezzargli la guancia e sentire sulle mie dita la leggera ruvidità della barba che gli stava spuntando. Veloce, azzerò la distanza tra di noi, premendo le sue labbra sulle mie e accarezzandole con la lingua. Sentii il suo saporo invadermi e gli circondai il collo con le braccia, stringendo i suoi capelli tra le dita, mentre il bacio si faceva via via più intenso.

Ci staccammo, sorridenti, e lo presi per mano, dirigendomi nel corridoio. Rise, mentre giocava con i miei capelli e mi faceva i dispetti, sollevandomi per la vita mentre scendevamo le scale. Salutai gli altri, che già mangiavano e mi sedetti in braccio a Zayn , baciandolo una, due, tre volte.

Si prospettava un’altra bella giornata. Da quando Zayn e poi i ragazzi erano entrati nella mia vita, tutto aveva acquistato un senso. Il mondo aveva preso a girare nel verso giusto. E io, non avrei potuto desiderare di meglio.

MY SPACE :)
Ciaoo :) allora, inizio col dire che questa storia mi è venuta in mnete leggendo il capitolo di una storia trovata su facebook :) Mi ha fatto balenare un'idea in testa e ho subito ho iniziato a scrivere. Okay, non ve ne frega nulla xD Beh, spero che vi piaccia, anche se, stranamente xD, è un pò lunga. Vi chiedo perfavore, mi inchino anche, di recensire, ci tengo molto, soprattutto per migliorarmi :) se volete passare, ho anche altre due storie :) Mi piacerebbe molto vedere le vostre recensioni anche lì :) Grazie <3
  
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