Morbide e sinuose
Danzano le streghe.
Suoni fruscianti e ovattati
Rompono il silenzio
E la staticità dell’aurora.
I demoni della notte
Cedono il passo alle ombre
E il Dio del Tempo
Indossa la sua maschera invisibile
Creando illusioni eteree.
La bruma stende il suo manto opaco
Nascondendo i loro corpi nudi e sensuali
Che si muovono al ritmo
Dell’oscura melodia
Celata nelle anime antiche.
I loro sguardi vacui
Seguono le evoluzioni
Delle loro menti annebbiate dal canto
Che evoca mondi perduti nell’infinito,
Mondi che riaffiorano sfocati
Dalle profondità dell’inconscio
Nei pensieri dei folli.