Serie TV > Sherlock (BBC)
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Autore: Shiniii    11/03/2013    0 recensioni
Sherlock era vivo.
Le rivelazioni, Le concessioni, La scoperta, La tristezza e la felicità, La cura...La Minaccia.
Tutto è cambiato e sta per cambiare ancora,
E non finirà mai.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson , Lestrade , Nuovo personaggio, Sherlock Holmes
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Sherlock dovette ammettere che ritrovarsi di nuovo nel suo luogo preferito era una sensazione bellissima. Lui e John dovettero entrare al 221 B con molta cautela e segretezza, dato che dovevano formulare ancora una spiegazione da fornire al resto del mondo che lo credeva ormai seppellito da un pezzo. Ma stavolta avrebbe deciso insieme a John.John riassaporò la sensazione di sentire la parola “fantastico” uscire di nuovo dalla sua bocca, come ogni volta che ascoltava Sherlock parlare delle sue geniali azioni.

 

“Prima di chiamarti per l'ultima volta, in breve tempo sono riuscito ad organizzare grazie a dei compensi, delle persone che mi hanno aiutato. Ho usato il sanque di Moriarty in modo che sembrasse il mio, e nel momento in cui mi sono lasciato cadere sono stato raccolto prima che toccassi terra e mi è stato iniettato un siero che rallentava i miei battiti e mi faceva apparire morto. Pagando ognuna di queste persone che hanno permesso e legalizzato la mia finta morte, ho finito i soldi che avevo a disposizione. Se ne avessi prelevati qualcuno lo avrebbe notato. Ho proceduto in maniere criminali nel resto dei giorni, vivendo in luoghi il tempo giusto per non essere riconosciuto.”

 

Sherlock appariva così naturale, come se fosse una cosa normalissima agire in questo modo. Dopo il suo racconto, si diresse in bagno, come se non avesse voluto fare altro da mesi. John si lasciò cadere sulla comoda poltrona nel salotto, per permettersi di ragionare e metabolizzare. Sherlock sembrava divertirsi a cambiare la vita di John da un giorno all'altro, come se lo facesse apposta. Con lui tutto era così imprevedibile e improvviso. In un giorno, il suo amico era tornato dall'oltretomba, portando con se la rivelazione che la definizione “amico” era ormai lontana dalla attuale definizione. Ma cos'era ora, il loro rapporto? C'era stato un bacio. Dolcissimo, intenso, unico. Ma John aveva paura, con Sherlock non si poteva mai sapere, quali intenzioni avesse, come sarebbe proceduta la situazione. Ma più che preoccupato, John si ritrovò a sospirare come un ragazzino e a vergognarsi un po' di se stesso. Tanto era dolce quel ricordo, dopo tutti gli orribili incubi vissuti fino a quel momento, che si disse che comunque sarebbe andata avanti la situazione sarebbe potuta andare solo bene.

Forse per il parziale rilassamento, per la stanchezza accumulata o per il fatto che Sherlock non sembrava più uscire dal dannato bagno, John si addormentò, reclinando leggermente la testa all'indietro.

 

Sherlock assaporò ogni momento come se fosse la prima volta. L'acqua calda sul suo corpo, la pelle del suo viso finalmente rasata che faceva spiccare l'intelligenza nei suoi occhi azzurri. Riprese un abitudine che aveva sempre usato in realtà, utilizzare il bagnoschiuma di John. Come scusa affermava che non aveva il tempo di comprarsene uno suo, ma la verità e che lo adorava per il semplice motivo che gli ricordava la sensazione di avere John accanto. Uscì in accappatoio e sbirciò nel salotto per controllare che l'altro fosse ancora lì.

Un sorriso scappò dalla sua bocca, alla vista di John addormentato su quella poltrona che ricordava tanto soffice.

Sherlock si sedette sul divano di fronte, per poterlo osservare. Riusciva a carpire quei piccoli particolari di sempre: le mani non curate, qualche pelo di barba non rasato, le mani abbronzate. Ma finalmente poteva osservarlo senza chiedersi il perchè di tutto. La curva del suo collo, la dolcezza della forma dei suoi occhi. Uno spiffero di aria fredda lo fece rabbrividire, soffiando sul suo collo ancora bagnato.

Decise di dirigersi in camera a cambiarsi.

 

Sherlock aveva il vizio di muoversi velocemente, provocando spostamenti d'aria e chiudendo l'anta dell'armadio in camera troppo forte, svegliando John che aveva un caratteristico sonno leggero.

John apprese immediatamente che Sherlock era uscito dal bagno, e si avvicinò lentamente alla camera da letto per poterlo osservare.

Una fitta lo scosse. Scherlock aveva solo le mutande, e stava osservando il suo guardaroba. John poteva osservare la sua schiena colpita dal sole leggero che filtrava dalla finestra. La sua schiena chiara, liscia, lunga. Poteva osservare la curva del suo corpo, limpido. Bellissimo. John sembrava quasi sconvolto. Aveva già visto Sherlock seminudo, ma non con quegli occhi, non così intensamente, non con quel desiderio che gli nasceva dentro.

Scherlock si accorse di quegli occhi su di se. E probabilmente comprese la situazione prima che John se ne potesse rendere conto.

Si voltò, guardandolo a sua volta. Con sorriso malizioso.

John cercò di ricomporsi il più possibile, con un colpo di tosse, mettendosi apposto i vestiti, guardando in una direzione ipotetica e parlando a vanvera.

Sherlock gli si avvicinò, senza ascoltarlo. John si agitò.

“Ehm, Sherlock..eh quindi ora cosa vogliamo fare con, cioè..”

Sherlock gli arrivò vicinissimo, gli occhi scintillanti, il profumo inebriante. Il calore.

Gli poggiò l'indice delicatamente sulle labbra, per non farlo parlare più.

All'interno di John tutte quelle emozioni si stavano manifestando, come se gli fosse stata appena iniettata una droga.

I loro respiri si mischiarono, si avvicinarono. Un altro bacio.

Era diverso. Questo era intenso, profondo. Sherlock sembrava voler dire: “Ora sei mio”

Era come una trappola in cui John amava cadere.

La passione cresceva, Sherlock seminudo con un unico indumento, molto sottile.

John fece prendere il sopravvento al sangue che non era più nel cervello. Accarezzò la sua pelle, la sua schiena, sempre più forte e deciso.

Sherlock era molto piacevolmente sorpreso dal desiderio che li stava unendo, e osò, imprevedibile come sempre. Infilò la sua mano bollente all'interno della maglia di John, a cui scappò un piccolo sorriso di piacere, mentre continuavano a baciarsi.

In quel momento scoppiarono entrambe, arrivati ormai a un livello di pressione troppo altro per riuscire a fermarsi o a continuare lentamente.

Sherlock spogliò John, rapidamente, come aveva già sognato più volte di fare in realtà.

John lo spinse sul letto, e si lasciarono cadere entrambe in quell'intreccio di pelle calda e liscia, nei baci, nelle lenzuola, nei sospiri.

John lo baciò sul collo, accarezzando e afferrando i suoi fianchi.

“Johhn..” Sherlock gemette, e poco dopo si rivoltò, prendendo possesso della situazione e di John, assaporando la sua pelle sul collo sul petto, e ovunque.

John in un ultimo frammento si sanità mentale, dopo un gemito, si rese conto di stare vivendo sul suo corpo tutto quello che Sherlock voleva confessargli, e immaginò che anche lui avrebbe confessato tutto se stesso, sopra quel letto, in quei momenti di passione e possessione.

 

Al dilà del palazzo, usufluendo dell'imprudenza dei due di lasciare uno spicchio di finestra aperta, qualcuno si era accorto. Accorto di tutto.  

PERFAVORE RECENSITE, STO ANDANDO IN DEPRESSIONE ç-ç

  
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