Anime & Manga > No. 6
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Autore: Sacchan_    12/03/2013    1 recensioni
-Nezumi--Shion-
Un breve spaccato, una missing moments fra Nezumi e Shion dove il paragone con il vento sarà l'argomento principale.
La terza one-shot che dedico a No.6 e soprattutto alla coppia NezumixShion.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nezumi, Shion
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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-Sei come il vento-



"A pensarci bene, tu sei esattamente come il vento".

Non ricordò come e nemmeno il perché Shion pronunciò quelle parole. 
Fu pomeriggio ormai inoltrato quando i due uscirono, su richiesta di Karan, per andare a comprare dei sacchi di farina che in negozio scarseggiavano.
Nezumi si lasciò semplicemente trascinare dall'amico per le vie a lui sconosciute di Lost Town, fino al magazzino del fornitore, e ora stavano rientrando accompagnati dal giorno che minacciava di morire là all'orizzonte, lasciando il sipario ad un cielo sempre più buio. 
Un vento tipico invernale si sollevò scompigliando i loro capelli e i loro cappotti, insinuandosi persino sottopelle, arrivando fino alle ossa. 
Non fu violento, ma era gelido; proprio come quella giornata che andò ormai a concludersi. 
Forse fu proprio per la sorpresa di quel vento improvviso che Shion si giverso l'amico, pronunciando quelle parole.
"A pensarci bene tu sei esattamente come il vento"
Nezumi dovette guardarlo con un cipiglio incuriosito per capire cosa esattamente Shion volesse dirgli con quelle parole; e il ragazzo dai capelli bianchi se ne accorse, tanto che si sentì subito in dovere di fornire delle spiegazioni p quella improvvisa verità.
"Cioè, voglio dire..." Balbettò "Una volta Inukashi mi disse che la tua voce e le tue canzoni assomigliano a un vento gentile che accompagna le anime dei morti. Allora non potevo saperlo, ma aveva davvero ragione. L'ho capito quando ti ho sentito cantare la prima volta: anche io mi sentivo trascinato via da un vento gentile".  
Nezumi lo superò di qualche passo, senza pronunciare una sola parola. 
Si era ormai abituato a quella spontanea sincerità che Shion gli rivolgeva, ma non aveva bisogno di questo; non adesso che il suo obbiettivo, a cui aveva dedicato dodici anni della sua vita, si era finalmente avverato. 
"Forse è proprio per questa tua somiglianza che io l'ho capito..." 
I suoi piedi si arrestarono: possibile che non avesse ancora finito di dare voce ai suoi pensieri? E cosa aveva capito? 
Per l'ennesima volta si voltò verso di lui, scrutandolo in silenzio, con quei suoi occhi dal colore così insolito e affascinante. 
Shion alzò lo sguardo, ma tornò subito ad abbassarlo, non riuscendo a sottrarsi alla tensione che quel grigio esercitava sul suo cuore. 
Una volta tirato il sasso, tirare indietro la mano, risultò impossibile
"Tu sembri nato per essere libero come il vento; dopotutto, anche il vento stesso. quando sembra che si sia placato in realtà si è soltanto spostato da qualche altra parte..." Si fermò per fare una breve pausa "Per questo io lo so: tu non hai intenzione di restare qui, vero?" 
Il vento gelido si alzò più forte, aumentando d'intensità improvvisamente, per poi ritornare a soffiare più mite e tranquillo.
Shion si sistemò meglio una ciocca di capelli che gli era finita davanti agli occhi; notò subito come Nezumi non avesse bisogno di passare una mano fra essi invece. 
Il passaggio di quella folata improvvisa non pareva averglieli scompigliati nemmeno per un secondo, anzi sembrava condurlo ovunque i suoi passi lo portavano.. 
'Un'ulteriore prova di quanto il vento ti accompagni...' si ritrovò tristemente a pensare. 
"Fra quanto... fra quanto te ne andrai?" 
Dunque era questo il motivo di tanto turbamento, Nezumi avrebbe dovuto intuirlo immediatamente. 
Schiarì la voce e parlò limpidamente con quel timbro di voce che non apparteneva né ad un uomo né ad una donna, ma semplicemente a lui. 
"Dopodomani probabilmente"
Shion sgranò gli occhi: immaginava che sarebbe stato presto, ma sperava non così presto. 
Deglutì, ma la sua voce uscì tremante e incerta dalle sue corde vocali. 
"Fra due giorni...?" 
Il silenzio di Nezumi fu la risposta più eloquente che potesse aspettarsi.
"Allora..." Proseguì. "Domani passeresti l'intera giornata insieme a me?" 
Nezumi rimase interdetto per qualche istante, solo dopo aver elaborato bene le parole dell'amico scoppiò in una morbida risata; quella risata strafottente, per quanto elegante, di cui solo lui era capace. 
"Mi stai chiedendo un appuntamento?" Chiese ammicandogli.
Shion avvampò.
"Non ho mai parlato di appuntamenti!" 
Nezumi intrecciò le braccia davanti al petto. La ferita da arma da fuoco alla spalla bruciava ancora un po', ma la guarigione proseguiva perfettamente e anche i suoi movimenti erano migliorati.
"Mi hai chiesto di passare l'intera giornata insieme a te. Solitamente questo si chiama appuntamento". 
"Se vogliamo metterla così, allora, sì! Ti sto chiedendo un appuntamento" contrattaccò Shion indignato."E, dato che si tratta di un appuntamento, farai anche tutto quello che ti chiederò di fare" Aggiunse arrabbiato stringendo i pugni. Nezumi decise di trattenersi dal ridere se non voleva complicare ulteriormente quell'imbarazzante dialogo.
"Va bene, d'accordo!" Sollevando i palmi delle mani in aria come segno di resa gli sorrise soave, poi esibì un inchino preciso e elegante.
Con un gesto preciso ed elegante si inchinò davanti a lui.
"Come desidera, Vostra Maestà"
Si trattava della medesima riverenza che riservò a Shion il giorno stesso in cui lo portò in salvo dalla Città, al di fuori delle mura e nella realtà del Distretto Ovest.
Sì, avrebbe esaudito il desiderio di Shion, perché in fondo quest'ultimo aveva sopportato talmente tanto da meritarsi una giornata completamente dedicata. Gli avrebbe regalato una prezioso giorno piena di ricordi, che avrebbe potuto conservare nella memoria. 
E forse anche nei suoi ricordi.
Ripresero a camminare, direzione casa di Shion, in silenzio. Nezumi intonò uno scat con la sua voce vellutata per spezzarlo mentre, in sottofondo, l'ondeggiare del vento lo accompagnò, come la musica di un'orchestra. 
Ancora non immaginò cosa davvero desiderava Shion, né dove lo avrebbe portato. 
Non poté sapere che avrebbero fatto ritorno in un luogo che solo loro conoscono. 



Note d'Autrice: soltanto delle piccole precisazioni. 
1) la fan fiction si colloca alla fine della novel, più precisamente nel periodo che Nezumi trascorre a casa di Shion dopo che i due hanno salvato No.6 e i suoi abitanti dal giudizio di Elyurias. Non sappiamo esattamente per quanto tempo ma è un dato di fatto che Nezumi si fermi a casa dell' "amico" prima di lasciarlo. Io stimo un periodo dai 2 ai 4 giorni perché prima di mettersi in viaggio doveva comunque riprendersi dal colpo di pistola subito. 
2) Il vento. Se c'è un elemento naturale che accompagna Nezumi lo sappiamo, quello è il vento. E non solo perchè la sua voce e le sue canzoni assomigliano ad un vento gentile che accompagna le anime ma anche perché Nezumi è entrato nella vita di Shion in modo impetuoso esattamente come il vento dell'uragano che il ragazzo ha tanto apprezzato il giorno del suo dodicesimo compleanno.
3) La one - shot è nata per essere una sorta di "prequel" di una doujinshi che amo particolarmente e che trovo molto plausibile perché realizza quello che è il desiderio più ambito di Shion ma che per "colpa" di Nezumi non si realizzerà mai. Fare ritorno a "quella stanza". Andate a leggerla perchè merita davvero. Si chiama "Somewhere only we know"
Una recensione è sempre ben gradita ma, in ogni caso, grazie anche solo per avere letto. 
_Flowermoon_ aka Sacchan
   
 
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