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Autore: Mimi18    12/03/2013    2 recensioni
Eppure ancora una volta sei solo, Erik.
(Erik center / soft Cherik / post First Class)
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Erik Lehnsherr/Magneto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ALL MY WINDOWS STILL ARE BROKEN
Cherik / Erik centric / To Cip, I love you. (L)
 
 
 
Il sangue è nella tua mente. C’è sempre stata morte sulle tue mani, troppo rosso perché l’acqua potesse lavarlo via. 
Tua madre, il tuo popolo che cadeva in rovina sotto i tuoi occhi, Shaw. Non c’è mai stato un barlume di serenità dopo di loro, niente che ti culli la notte, quando Raven non occupa il posto di fianco al tuo e sei solo.
Solo. Pensavi di esserlo davvero, un tempo, una sciocca credenza da immaturo uccisa quando le braccia di Charles ti hanno preso - salvato - e trascinato con sé. È un pensiero che ti logora, ti trapassa il cervello come lui ha sempre saputo fare, ma il suo ricordo non è una carezza, è doloroso come un proiettile che non puoi fermare. Abbatte la tua prigione di carne, più umana di quanto tu possa credere, colpendo la parte che cerchi di nascondere da troppo tempo, perché devi essere forte e non puoi avere alcuna debolezza. 
Eppure, nonostante la tua forza, Charles sbatte contro le tue pareti mentali come se fosse al tuo fianco, come se i suoi occhi azzurri ti scrutassero l’anima con freddezza e ti parlassero, indignati dal tuo comportamento omicida, da ciò che sei diventato.
Ti mordi le labbra, Charles è dentro di te come nessun altro è mai stato, un’ossessione pericolosa che ti fa sentire debole. Pare che ogni lembo di pelle si tenda verso la sua immagine ormai sfuocata, al ricordo delle lacrime nei suoi occhi azzurri, alla forza del suo braccio contro una spalla, al suono contagioso di una sua risata spontanea.
Quel vuoto che una volta cercasti di riempire ancora ti violenta l’anima, tutt’ora la presenza rassicurante di Raven, quando ti è vicina, non basta a colmarla. Nei suoi occhi leggi il ricordo di Charles, in ogni punto della tua vita riesci a vedere il disegno sfuocato dell’unico amico che hai avuto, ora tuo nemico. Ora tuo muro. Ora - e sempre - la tua debolezza.
Hai paura ad addormentarti durante quelle notti, temi che i sogni possano distruggere ogni lato inumano che sei riuscito a creare con fatica, cacciando le parole di Charles, ogni suo gesto o sguardo in un angolo remoto della tua mente, un angolo che eri sicuro di non poter più ritrovare. Tuttavia, anche se Charles non è vicino per mostrartelo, lo riafferri e tieni quel pensiero tra le mani, stringendo convulsamente le sensazioni che scuotono il tuo corpo, un corpo che credevi ormai incapace di tremare ancora.
Chiudi gli occhi, picchi le tue tempie come se potesse servire a qualcosa, il tuo corpo suda. Senti ogni ricordo affondare nella carne, lacerarla come tu hai fatto con i corpi delle tue vittime, la voce di Charles ti penetra nelle vene come se fosse il tuo nuovo sangue. Ogni cosa di lui prende possesso di te, eccita i tuoi sensi, aggrava la tua vita: rivedi il tuo sorriso, ora, quando lui era al tuo fianco.
La consapevolezza che tu non stia rivedendo quel te stesso per la prima volta è pesante come un macigno sul tuo stomaco. La forza nelle tue mani l’hai trovata solamente quando il ricordo di Charles era vicino, quando la mano sulla tua spalla sembrava reale e non solamente una proiezione della disperazione - della solitudine. 
Charles tutt’ora è la tua debolezza, colui che potrebbe spezzare e arrugginire il metallo che ricopre il tuo cuore, ma è anche colui che, come un tempo, ti dona la forza per lottare. Come se, dopotutto, anche ora che le vostre strade sono divise e fatte solo per incrociarsi con il sangue, hai bisogno di lui. E solamente la sua presenza riesce a consegnarti quel punto tra serenità e rabbia, tra serenità e tristezza, come se ogni sentimento fosse conseguente a Charles Xavier e non alla tua volontà.
Chiudi a bozzolo la tua vita, mentre il freddo lambisce la tua pelle e il tuo cuore scalpita, Charles non c’è. Eppure, è ancora al tuo fianco e plasma le tue emozioni, come se la tua mente fosse nelle sue mani. 
Eppure, ancora una volta, sei solo Erik.
 
 
 
 
 
 
N/a: angst a palate per una coppia che ne ha già di per sé, ma la cosa risulta comunque difficile da ignorare. La storia è ambientata in un ipotetico futuro post-film, di preciso non so quando, in una delle tanti notti in cui Erik non ha più la compagnia dell’amico. Dilaniato, solo, debole, ecco come trovo Erik in certe occasioni. Spero di non aver sforato, l’introspezione non è esattamente il mio forte.
   
 
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