JUST GIVE ME A REASON

 
  
  



   «Faith!Faith,apri questa maledetta porta!»
urlava battendo i pugni sulla porta di legno che ci separava.
Non riuscivo a smettere di piangere. Come aveva potuto. Io mi fidavo di lui. Lo amavo.
Chissà da quanto mi mentiva.
 
***
 
 «Niall mettimi giù! E’ un ordine!»
 urlai appena il biondo mi prese in braccio facendo passare un braccio sotto le mie ginocchia e con l’altro mi cingeva i fianchi.
Era una serata meravigliosa. Il cielo era terso,e lasciava vedere chiaramente le stelle,c’era una leggera brezza che scompigliava i miei capelli rossi.
Quella sera io e il mio ragazzo eravamo usciti a cena.. Amavo quel ragazzo più della mia vita.
Mi aveva salvata.
 
 Ero un autolesionista per colpa della mia infanzia,era un peso che non riuscivo a sopportare, e non riuscivo a superare il dolore.
Niall mi trovò in un vicolo cieco con le braccia piene di tagli e una bottiglia di vodka,vuota,al mio fianco.
Mi ero addormentata. Effetto dovuto all’alcol e alla quantità di sangue che avevo perso.
Mi portò a casa sua.
Dopo qualche mese mi aiutò a trovare lavoro,così da poter dividere l’affitto con lui.
Più passava il tempo,più mi innamoravo. Mi aprì a lui. Gli racconti tutto il mio passato. Tra di noi non c’erano segreti, lui aveva guarito tutte le mie cicatrici.
 
Quella cena aveva un grande significato per me.
Ormai era da qualche tempo che Niall era  distante da me.
Non sapevo cosa pensare.
Era colpa mia.
Mi nascondeva qualcosa.
Erano solo inutili paranoie che mi ero fatta.
Decisi di credere alla terza opzione.
Tornati a casa,eravamo troppo stanchi anche per guardare la televisione.
Andammo a coricarci. Niall prese sonno in un batter d’occhi,al contrario la mia testa non sembrava avere la minima intenzione di smettere di pensare.
Ero irrequieta e nervosa. La cosa migliore da fare era quella di andare sul divano.
Accesi la televisione ma la spensi subito. Cosa mi aspettavo alle tre e mezza di notte,se anche di giorno i programmi facevano pena?

Bevvi un bicchiere di latte e tornai a letto.
Sdraiata sotto le coperte mi misi a guardare in tutta la sua perfezione quel viso d’angelo che dormiva al mio fianco. Gli lascia un leggero bacio sulle labbra.
Quando la lista mentale delle cose che rendevano perfetto Niall venne interrotta dal vibrare di un telefonino.
La luce dello schermo arrivava dal telefono di Niall.
La curiosità era troppo forte. Anche se già sapevo chi fosse il mittente. Harry o Liam.
Mi alzai e presi il telefono in mano e lessi il messaggio.
 
DA AMBER:
Amore per domani è tutto pronto,non vedo l’ora.
Spero che tu abbai mantenuto la promessa. Fino a quando credi di poter nascondere tutto a Faith.
 
 «Amber» dissi con voce troppo alta. Ero scioccata. Mi ero inventata tutto o ciò che era successo poco prima era vero.
Sentì Niall sospirare con la voce impastata dal sonno «A-Amb AAmber muhmuh ».
Non potevo crederci. Non volevo crederci.
Corsi verso il bagno e chiusi la porta violentemente.
Appoggia la schiena alla porta e sciovolai fino a raggiungere il pavimento.
«Faith amore cos’è successo?Non ti senti bene? »
Avevo il viso pieno di lacrimi,cercavo di mascherare i singhiozzi senza alcun risultato.
« Chiedilo ad Amber che cosa ho?! Vediamo se ti sa rispondere! » dissi tutto d’un fiato.
Calò il silenzio.
« Piccola ti posso spiegare io… »
«  Non c’è da spiegare niente. Mi hai tradito. Mi hai mentito. Mi hai umiliata-dissi sottolineando bene l’ultimo concetto- sei un bastardo ecco cosa sei, io ti amavo,tu mi avevi promesso di non farmi mai soffrire,che mi avresti amata per sempre,e io povera sciocca ti ho creduto,credevo che tu fossi diverso»
Finì la frase con la voce strozzata dal pianto.
 «io non volevo. Credevo che con il tempo mi sarebbe passata.»

Trovai la forza di alzarmi e cautamente mi avvicinai al lavandino. Avevo gli occhi cerchiati da pesanti occhiaie.
Mi misi a frugare nel cassetto dove Niall teneva le cose per farsi la barba.
Quando il ragazzo capì le mie intenzioni iniziò a forzare la maniglia.
 « Faith!Faith,apri questa maledetta porta! »
urlò battendo i pugni sulla porta di legno che ci separava.
Non riuscivo a smettere di piangere. Come aveva potuto. Io mi fidavo di lui. Lo amavo.
Trovai ciò di cui avevo bisogno. Tirai fuori la lametta e mi sedetti nella vasca da bagno.
 «Ti prego Faith non farlo,non farlo. Ti prometto...»
< Dammi solo un motivo> dissi con voce fredda
Niall rimase in silenzio per poi parlare.
 «Faith io ti amo. Ecco il motivo. Sono stato un bastardo me ne rendo conto. Perdonami ti prego. Impariamo ad amare ancora ti prego. »
Le sue parole mi fecero ancora stare più male.
Impugnai saldamente la lametta e la feci scorrere sui miei polsi e sulle mie cosce, quando andai ancora più in profondità un grugnito di dolore uscì dalle mie labbra.
Aprì l’acqua così che sovrastasse le suppliche di Niall.
Stavo perdendo i sensi,avevo la vista annebbiata.
Avevo perso molto sangue.
 
***
 
Quando Niall era riuscito a buttare giù la porta era ormai troppo tardi. Ero morta.
Vedevo la scena sotto forma di aria.
Niall che tirava su il mio corpo privo di vita dalla vasca e la chiamata inutile all’ambulanza.
Ero stata distrutta dalla mia fragilità Avuto la meglio su di me.
 
Just give me a reason
Just a little bit's enough
Just a second we're not broken just bent
And we can learn to love again
It's in the stars
It's been written in the scars on our hearts
That we're not broken just bent
And we can learn to love again


 
ALOHAAA
piacere sono Molli.
Questa è la mia prima OS *_* che ho pubblicato e cancellato in segito perchè nel portarlo nel formato html mi ha cancellato dei pezzi di storia e così la storia era confusa -.-
Beh è una song-fic ispirata alla nuova canzone di P!nk e Nate (dei F.U.N).
Se siete arrivati a leggere fino a qui vuol dire che non fa così schifo ai procioni.
Mi farebbe molto piacere sapere il vostro parere e i vostri consigli, così da evitare errori la prossima volta :D
Amore & Unicorni
xx