Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Ronvin    28/09/2007    11 recensioni
I pensieri di hermione, ma anche i pensieri di qualsiasi ragazza innamorata
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

È una sera come tante nella sala comune di Grifondoro. È tardi, sono andati tutti a dormire.

Quasi tutti.

Io sono sprofondata nella mia poltrona preferita, vicino al fuoco, con un libro aperto sulle ginocchia.

Davanti a me i miei due migliori amici che, come al solito, tentano di finire i compiti per l’indomani. Con la coda dell’occhio li vedo confabulare, poi:

“Hermione..”

“Dimmi Ron” rispondo in tono neutro senza staccare gli occhi dalla pagina.

“Ecco..vedi..non è che ci daresti una mano?”

Sono sempre i soliti. Mi dispiace vederli sgobbare fino a tardi, ma possono anche ritagliarsi un po’ di tempo per lo studio! Appena hanno un attimo libero e provo a farli mettere sotto, se ne escono con mille scuse.

-stasera Hermione abbiamo il quidditch, come pretendi che..- oppure -Hermione siamo appena tornati da due ore di pozioni! Abbiamo bisogno di un po’ di meritato riposo..- o come era successo qualche giorno prima -Hermione stai diventando acida come la McGrannith! Abbiamo una settimana per fare quel compito! Guarda che bella giornata oggi..

Alla fine anche io mi sono fatta tentare dal tiepido sole primaverile, ma i compiti li ho fatti una volta tornata in sala comune!

“Allora?” una voce supplicante mi riporta alla realtà.

Faccio finta di pensarci su, poi dico semplicemente:

“No”

“Tipregotipregotiprego!”continua lui.

Sento Harry trattenere il respiro, quasi che ogni minima alterazione dell’ambiente circostante possa influire sulla mia decisione.

Se non fosse che questa scena patetica si ripete spesso, mi verrebbe quasi da ridere.

Comunque ho deciso che non cederò. Non stavolta. Basta che non guardi quegli occhi azzurri e me la caverò benissimo.

“Hermione guardaci!” No, non posso!

“Siamo ridotti a degli stracci.. come puoi fare questo ai tuoi migliori amici?”

Sto per attaccare con un’altra puntata de Le noiose ramanzine di Hermione Granger quando Ron ricomincia a parlare.

“E poi te lo chiediamo anche per te..”

“Per me?” rispondo incuriosita e allo stesso tempo scettica alzando finalmente lo sguardo.

“Certo! Ti consumi gli occhi a forza di leggere sempre lo stesso libro!” conclude, con una faccia così seria che mi sfugge un sorriso.

“Credo che seguirò il suo consiglio medimago Weasley..su passatemi le pergamene.” mi arrendo chiudendo di scatto il libro e sbirciando sui rotoli pieni di cancellature “ In fondo non vi manca molto.. ma è l’ultima volta che vi aiuto!”

“L’ultima volta. Promesso!” rispondono in coro Ron e Harry allungandomi i compiti sopra il tavolo e poi stravaccandosi nelle rispettive poltrone.

Il fuoco disegna strani giochi di luce sui loro volti e fa sembrare, se possibile, i capelli di Ron ancora più rossi. E io mi ritrovo a pensare che con la camicia mezza fuori dai pantaloni, la cravatta slacciata, i capelli scompigliati e quella smorfia penitente in viso è davvero tenero.

Finalmente sono risalita in dormitorio. Ero piuttosto stanca e ho fatto in fretta a lavarmi, infilarmi il pigiama e sgusciare sotto le coperte, ma ora non sento più tutto questo bisogno di riposarmi.

Sento Lavanda agitarsi nel sonno. Spero per lei che non stia sognando il suo Won-Won.

Già prima della storia con Ron non la sopportavo molto, ma era una sorta di vivi e lascia vivere. Però devo ammettere che se non ci fosse stata lei non avrei mai capito l’importanza di quel ragazzo nella mia vita.

Ma sì, in fondo devo dire grazie Lavanda.

Prima Ron non lo reggevo davvero, ma passarci del tempo insieme, rischiare con lui la vita nelle imprese che abbiamo affrontato con Harry, mi ha spinto a rivalutarlo molto.

Intanto fisicamente devo ammettere che è diventato proprio un bel ragazzo.

E poi lui è così..lui.

L’unico che mi fare stare giù e che poi con una battuta riesce a farmi rispuntare il sorriso.

L’unico che mi tiene testa nelle discussioni (anche a costo di arrampicarsi sugli specchi e inventarsi baggianate pur di non darmela vinta).

L’unico.. e basta.

Penso di essere messa malaccio. Non posso piacergli assolutamente! È vero, quando ha fatto scenate di gelosia per Victor e McLaggen.. ma quello è sicuramente il suo carattere iperprotettivo. Dopotutto lo fa anche con Ginny e.. Merlino! E se mi vedesse come una sorella? Sicuramente è così.

Mi dico che dovrei dimenticarlo, ma come faccio?

Cercare di evitarlo sarebbe fin troppo sospetto perfino per lui, il ragazzo se-non-mi-succede-qualcosa-sotto-il-naso-non-me-ne-accorgo!

Ma non ce la faccio neppure a continuare a mentirgli. Mi sento una bugiarda!

“Cos’hai stamattina Hermione?!”

Lo so che non devo fare certi pensieri prima di andare a letto! Non ho dormito quasi per niente, miseriaccia!...aspetta.. da quando ho iniziato anch’io ad usare questo stupido termine??!

Sono più grave del previsto. Dovrei correre in infermeria e farmi dare un antidoto, ci sarà sicuramente un repellente per i Ron!

Comincio pure a fare pensieri stupidi..

“Hermione? Tutto bene?”riprende a chiedermi Harry.

“Ehm.. si certo!”

“Hai una faccia! Cos’hai fatto ieri sera una volta che ci hai dato la buonanotte? Non è che ti dai alla pazza gioia alle nostre spalle?” chiede con uno sguardo malizioso.

“Non ve l’ho detto?”cerco di fare la vaga e abbozzo un’aria da vamp.

Noto la punta delle orecchie di Ron diventare leggermente rossa e il suo sguardo indagatore fisso su di me.

“Mi vedo con il professor Piton!” e scoppio con i miei amici (sorpresi ma contenti del mio buonumore) in una sonora risata.

Decisamente: io che prendo in giro un professore non sono più io.

L’amore mi manda in pallone! L’amore? Ma cos’è l’amore? Uhm..dovrei provare a fare una ricerca in biblioteca..

Dovevo sospettarlo che non esistono libri al riguardo! Cosa credevo di trovare? Mi sono pure rincretinita. Anzi ora ho pure le allucinazioni..Ron in biblioteca! Tsk..

Come se fosse possibile che lui ora stia sprecando il suo tempo qui e si stia incamminando verso il mio tavolo!

“Ciao” e mi sorridi.

“Ciao. Harry?” dico senza pensarci.

“Harry?” fai, un po’ spaesato. “Dovrebbe essere in sala comune..” ribatti.

Hai un’espressione delusa, non riesci bene a nascondere quello che provi.

“Allora che ci fai in biblioteca? Domani è domenica, e mi sembra che tu abbia già anticipato tutti i compiti per la prossima settimana..”

“Sto facendo una ricerca sull’amor..ehm..sull’amortentia! Si, sull’amortentia. Mi è sembrata molto difficile alla spiegazione del professore e ho deciso ehm.. di fare una ricerca per conto mio.”

Merlino, stavo per spiattellargli tutto! Adesso! Per fortuna mi sono ripresa in tempo e il mio autocontrollo non mi ha abbandonato, almeno non stavolta.

“Ma daaiii! La grande Hermione Granger che non capisce qualcosa?! Ma a chi vuoi darla a bere? Secondo me stai macchinando un piano diabolico per..”

“Anche se me la cavo a scuola questo non vuol dire che io sappia sempre tutto a proposito di qualsiasi argomento!” dico piccata in un tono di voce forse un po’ troppo alto per una normale conversazione.

“Non volevo dire che..”

“Basta Ronald, tu non vuoi mai dire quello che in realtà dici! Prova a controllarti! E lasciami in pace una buona volta.. non sono solo MissPerfettini, la secchiona che credete che sia, non sono solo quella a cui chiedere aiuto quando non avete voglia di sbrigarvela da soli! Anche io ho dei sentimenti e interessi diversi dai libri..” sbotto con la voce incrinata e le lacrime che spingono per uscire. Ma non voglio dargli la soddisfazione di vedermi piangere, così mi alzo e dopo avergli lanciato lo sguardo più truce che riesco a produrre, abbandono a passo spedito la biblioteca, appena in tempo per evitare Madama Pince che sta venendo a controllare chi disturba la quiete del suo regno.

Perché devo comportarmi così? Sempre a soppesare ogni minima parola.

Certo che non se ne accorge che è importante per me!

Ma è qualcosa che non riesco a controllare.. qualcosa più forte di me.

Forse è la delusione perché so che non è venuto a cercarmi per vedere come sto o per chiedermi di passare un po’ di tempo insieme.. e questo amaro in bocca proprio non se ne vuole andare.

Comunque non posso continuare ad annodarmi il cervello in inutili congetture, devo fare qualcosa e presto.

Mi asciugo prepotentemente una lacrima e apro la porta del bagno con risoluzione: non posso assolutamente diventare come Mirtilla Malcontenta!

Acchiappo la borsa che avevo lasciato vicino al lavandino e corro verso il dormitorio femminile.

Purtroppo in dormitorio c’è Lavanda impegnata con Calì in un’accanita discussione sui rossetti, così sono costretta a trasferirmi, armata di piuma, calamaio e pergamene, in sala comune.

Sì, ho deciso che gli scriverò una lettera.

È l’unico modo che mi permette di farglielo sapere senza balbettargli addosso frasi senza senso e senza vergognarmi più di tanto.

Allora..

Mamma mia che stanchezza! Devo essermi pure addormentata.. che ore saranno?

Sto per alzarmi dalla poltrona in cui mi sono accoccolata, quando sento delle voci familiari e decido di non muovermi, facendo finta di dormire ancora per evitare domande scomode.

“..e l’ho cercata per tutto il castello! Non so cosa le abbia preso. Ultimamente è molto..”

“..schiva?” suggerisce Harry.

“Si, ma anche..”

“..strana?”

“Harry mi fai parlare?”sbotta Ron in tono scocciato.

“Scusa amico. Comunque vedo che la faccenda innervosisce pure te..”

“Volevo dire che è più suscettibile del solito! E io non sono nervoso.”

“Se lo dici tu. Però il fatto che litigate non è affatto nuovo.. è un po’ una garanzia, l’unica cosa certa al mondo!” conclude Harry tragicamente.

“Già..”sospira Ron prima di sparire dietro la porta del dormitorio maschile.

Fiuu..per fortuna non mi hanno notata. Stavano parlando di me o sbaglio?

E Ron mi sembrava dispiaciuto per la questione della biblioteca..

Non posso arrendermi ora!

Io la lettera intanto l’ho scritta, poi vedrò come agire.

E nel peggiore dei casi, mi sarò tolta un peso dalla coscienza.

Il giorno dopo, a colazione

“Buongiorno!” esordisco con voce squillante raggiungendo il mio posto a tavola.

“ ‘ao” è l’unico suono che proviene da un Ron assonnatissimo, al quale sta per cadere la faccia nella scodella del porridge.

Poi si accorge che sono io e visto che ieri non mi sono fatta vedere da dopo la nostra litigata, sembra voler trovare delle scuse per giustificarsi.

“No Ron, davvero, ieri è stata colpa mia” lo vedo un po’ sconcertato.

“S-sicura di stare bene?” mi dice preoccupato.

È vero, di solito non sono io a dovermi scusare, ma è davvero così strano che qualche volta riesca a sottomettere questo dannato orgoglio?

“Mai stata meglio! Senti io devo andare, ho ancora dei compiti da rivedere” rispondo piuttosto sbrigativa frugando nella borsa “questo è per te.”

“Cos’è?” fa, incuriosito.

Il mio “Ciao” non lascia spazio a repliche e così me ne vado mentre lui guarda con aria diffidente la pergamena che gli ho passato.

Ce l’ho fatta!! Non ci posso credere. Beh, potevo anche evitare di scappare, però l’importante è che la missione sia stata compiuta!

Però mi sto già pentendo.. e se poi non ne volesse sapere più di me? Come potrò rinunciare pure alla sua amicizia?

A chi voglio darla a bere.. per me quella non era più un’amicizia!

In genere non sogno di baciare il mio migliore amico, eppure quando vedo lui eccome se ne avrei voglia. Non c’era altra soluzione.

Hermione, hai fatto la cosa più giusta.

Sono stata chiusa in dormitorio per tutto il giorno. Avevo paura di incontrarlo e di sentirmi dire che ero un’illusa se solo potevo pensare di essere corrisposta.

Ora che ci penso, Ron non farà mai un discorso del genere.

Semplicemente mi ignorerà a vita.

È quasi ora di cena, scendo un po’ a leggere in sala comune prima di andare incontro al mio crudele destino.

Mi accorgo tropo tardi che una poltrona è già occupata dal mio amico rosso.

“Ciao!” è fin troppo allegro.

“Hermione posso parlarti?” so che sta per scoppiarmi il cuore mentre lo stomaco mi si intreccia con le budella.

Annuisco.

“A proposito del foglio che mi hai dato stamattina”

Annuisco.

“Cosa devo farci con i tuoi appunti di storia della magia? Quel compito l’abbiamo fatto insieme due giorni fa!”

“C-cosa?” che cosa c’entra storia della magia con..

No, non dirmi che ho sbagliato pergamena! Com’è potuto succedere a una strega ordinata come me?

Devo prendere in mano la situazione.

“In realtà non è quello il foglio che avrei dovuto darti..” comincio io.

“Se volevi darmi gli appunti della lezione di Piton, sei un angelo! Aspetta, non è che volevi darmi una lettera d’amore?..” ribatte con un sopracciglio alzato e la voce maliziosa.

Io mi irrigidisco alle parole angelo e lettera d’amore. Cosa che stranamente (infatti non se ne accorge mai quando dice baggianate o cose che non dovrebbe dire) non sfugge ai suoi occhi.

“Ehi che ti prende? Non ti arrabbiare pure stavolta, stavo solo scherzando!”

“Io..sì!” riesco a sillabare.

Io sì cosa? Anche tu stavi scherzando?” dice con aria da pesce lesso.

“No, non stavo scherzando. Sì, volevo darti un altro tipo di lettera..” ancora una volta non so se sono io a pronunciare queste parole senza senso.

La vera Hermione Granger ora farebbe uno di quei discorsi da premio nobel, senza esitazioni e senza vergogna!

Mentre sto scavando nella mia mente per trovare le parole più adatte per esprimermi, lo sento di nuovo prendere la parola.

“Hemione, ti piaccio?” è sconcertante la serietà e la sicurezza con le quali ha pronunciato queste tre parole.

Però in viso è più rosso dei suoi capelli.

E guarda molto interessato la cucitura della poltrona.

“Si” è quasi un sussurro, ma lui l’ha percepito di sicuro.

La sala comune non è mai stata così vuota e silenziosa.

Alza gli occhi per guardarmi, come se fosse un abile Legilimens e potesse scrutare i miei pensieri per capire se sto dicendo la verità.

Ora è il mio turno di arrossire. E di guardare il pavimento.

“E ti piaccio tutto?”

Che significa tutto?

“Che significa tutto?” faccio, ormai esasperata.

“Tutto.. tutto!”

“Aah ora mi è sicuramente più chiaro” riesco sdrammatizzare.

Gli faccio spuntare un sorriso sul viso lentigginoso.

“Dai, anche la mia stupidità? La mia superficialità? La mia immaturità?..”

“Ok, basta con l’elenco! Ho capito.” Ci penso su, poi:

“In effetti visto che sei composto solo di queste, come dire..qualità.. suppongo che tu mi piaccia tutto!” dico sorridendo appena.

Non so cosa mi prende! Non sono nemmeno sicura che lui mi corrisponda e gli rispondo così.. così complice? Non so nemmeno definire in che modo gli ho risposto.

Aspetto la sua prossima mossa, ma mi arriva solamente un cuscino in faccia. Me ne sto in piedi come una cretina, ma poi vedo che lui si sta alzando e armato di un altro cuscino sta venendo verso di me.

Faccio appena in tempo a svaligiare le poltrone vicine per raccogliere munizioni, che insceniamo una lotta all’ultima cuscinata.

“Come hai osato insultarmi? Prendi questo.. e questo..”

Io corro come una bambina e forse è davvero questo che mi piace in lui; mi fa tornare bambina con la sua semplicità, mi intenerisce con la sua ingenuità, mi fa dimenticare i problemi con la sua simpatia.

Io ho il fiatone. Non sono mica una giocatrice di quidditch allenata come lui!

Mi lascio cadere sul divano davanti al camino e anche lui fa lo stesso.

Mi si avvicina un po’, sorride e dice semplicemente:

“Anche tu mi piaci. Tutta.”

Ok, ok, ok. Lo so che non è il massimo, però è anche la mia primissima fanfiction!..di solito leggo le altre e recensisco, ma stavolta mi è venuta voglia di scrivere e non mi sono fermata più fino a quando non ho finito..!

Fatemi sapere se è stata di vostro gradimento..grazie!

Un bacio*

Ronvin

  
Leggi le 11 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ronvin