Now
you’re just somebody that I used to
know..
Le prove a
teatro erano
finite, finalmente.
Kurt stava
maledicendo
il regista in tutte le lingue del mondo. Quell’elfo malefico
gli aveva fatto
provare la canzone finchè, a detta sua, non era perfetta.
Per poco non
aveva
perso la metro.
Per fortuna era
riuscito
a mettersi seduto. Si guardò in torno; era una cosa che
aveva iniziato a fare i
primi mesi a New York, guardare in giro e immaginarsi che vita
facessero i
passeggeri che si trovavano nel suo stesso vagone.
Alla sua
sinistra, in
piedi, si trovava un uomo, sulla cinquantina, con degli occhiali con la
montatura fine e i capelli grigi tagliati corti. Probabilmente era un
professore, o un avvocato.
Seduta davanti a
lui
c’era una signora, più giovane
dell’uomo, vestita bene, che stava osservando un
disegno in scala, probabilmente era un architetto.
A fianco a lui
c’erano
due ragazzi, una coppia. Il ragazzo era alto, quasi quanto lui, biondo,
lei
invece con dei lunghi capelli neri. Erano davvero carini insieme.
Dall’altra
parte del
vagone c’era un ragazzo che stava leggendo un libro.
Kurt ci mise
veramente
poco per realizzare chi fosse.
Anche a distanza
di
anni avrebbe riconosciuto quei capelli, quel naso, quel mento, quei
lineamenti
ovunque.
Erano passati
quanti?
Otto o nove anni.
Era successo
tutto così
gradualmente ma allo stesso tempo velocemente.
Dopo che si
erano
lasciati, Kurt si era concentrato completamente nel lavoro e
nell’università.
Mentre lui, beh,
lui
era tornato in Ohio e Kurt non aveva avuto più sue notizie.
Ed ora eccolo li
che leggeva
un libro.
Kurt sa quanto
gli
piaccia leggere. Kurt sa molte cose di lui. O meglio, sapeva.
Chissà
che ci faceva
li.
Sei
un idiota Kurt. Cosa fanno secondo te le persone
in metropolitana? Sta tornando a casa, o sta visitando la
città, ma a
quell’ora?
Kurt avrebbe tanto voluto andare li, parlarci, sapere
cosa fa nella vita.
Purtroppo nello
stesso
istante in cui il pensiero si stava formando nella sua testa, lui si
alzò, per
preparasi a scendere alla prossima fermata.
Kurt stava per
chiamarlo, stava per urlare il suo nome, quando le porte si aprirono e
lui
scese.
Non lo aveva
notato, i
loro occhi non si erano incontrati, come facevano sempre, anni prima.
Kurt non sapeva
nulla
di lui.
Ripensò
a quanto sapesse di lui anni
prima, di
come lo conosceva bene, meglio di se stesso.
E adesso non
sapeva
nulla.
La metro
ripartì, Kurt
lo vide uscire dalla stazione, con ancora il suo nome in gola non detto.
Kurt vide Blaine
allontanarsi da lui, come anni prima, non sapendo
nulla di lui.
N.d.A.
Buonasera a
todos (?) :)
Allora, *questa*
cosa è boh, non lo so nemmeno io mi
è venuta così, dopo uno strano incontro in
autobus..
Ringrazio la mia
cara beta
e ne approfitto per un po’
di pubblicità; qui
c’è la sua storia, dategli un’occhiata
;)
Mi farebbe
davvero tanto piacere sapere cose ne
pensate e/o consigli per migliorare.
Alla prossima, Marta.