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Autore: sofias_pencil    12/03/2013    7 recensioni
"Ogni volta che fisso quel banco vuoto, mi si gela il cuore, perché so che non potrai mai più “scaldarlo con la tua stupidità”, come diceva la prof. di lettere andata ormai in pensione, e perché so che non potrò più sperare che sia solamente uno dei tuoi tanti ritardi. No, non più."
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                                           Mullingar,12 marzo 2013  

Ciao Niall,
come stai? Lo so, forse è una domanda stupida da porti, ma vorrei veramente saperlo .. credimi.
Ok, lo ammetto. Ho iniziato questa stupida lettera da schifo, ma sai come sono fatta, non mi piace fare le cose in grande.
Come ti trovi lassù? I miei nonni come stanno?
E’ incredibile che io stia qui a scrivere questa lettera, mentre tu probabilmente  nemmeno mi risponderai.
Sai, penso ancora a 3 anni fa, quando ci siamo conosciuti.
Mi ricordo come tu, con la tua solita sbadataggine, mi sei venuto a sbattere mentre correvi per i corridoi della nostra scuola , ed io, tranquillamente, stavo cercando la mia classe, dato che ero arrivata a metà quadrimestre. Buttasti a terra tutti i miei libri ed io, incazzata come non mai, feci quella famosa sfuriata e così, da quel giorno, venni soprannominata “la ragazza isterica”.
Sai, ancora mi chiamano così .. ed io devo ammettere che non lo trovo più divertente come un tempo, perché ogni volta che me lo sento dire, automaticamente penso a te.
Sì, nonostante sia passato 1 anno, ancora penso a te.
Ai tuoi occhi blu come l’oceano;  alle tue labbra sulle mie , poggiate per sbaglio durante l’ora di recitazione; ai tuoi capelli biondo tinto, che ogni tanto stringevo tra le mie mani quando volevamo “dimostrarci affetto”.  O perlomeno era quello che ti volevo far credere, perché non era affatto così.
Lo so che sono stata una cretina a non dirtelo prima, ma ogni volta che ti vedevo sorridere, o semplicemente quando mi abbracciavi, quelle semplici parole che erano sulla punta della mia lingua scomparivano, lasciando posto a frasi senza senso.
Quanto vorrei che leggessi questa lettera, così almeno capiresti il perché di quelle frasi.
Sono esattamente 365 giorni, 5 mesi, 16 ore, 27 minuti e 36 secondi che sono innamorata di te.
E adesso, probabilmente, staresti sclerando e ti staresti chiedendo perché non te l’avessi mai detto prima.
Semplice, tu lo dovresti sapere meglio di me.
Sono una codarda.
Avevo paura di rovinare la nostra amicizia.
Prima di conoscerti, credevo che l’amicizia tra maschio e femmina non potesse diventare qualcosa di più.
Evidentemente mi sbagliavo.
Mi mancano le nostre risate interminabili, dopo le partite a New Super Mario Bros Wii.
Mi sfottevi sempre, ed io come una cogliona incominciavo a ridere e, di conseguenza, ti contagiavo e non la smettevamo più. Alla fine ci ritrovavamo sempre distesi a terra, sul tappeto del mio salotto, esausti dalle troppe risate.
Una volta avevamo persino battuto il record di Monica, avevamo riso per ben 15 minuti. Incredibile!
Mi ricordo di quella volta nell’ora di recitazione.
Eravamo entrambi sul palcoscenico, tu avevi appena terminato la tua performance di prova prima dello spettacolo di fine anno. Io, imbranata come al solito, ero inciampata ed ero finita con tutti i miei spartiti a terra, proprio al centro del palco. Mentre stavo raccogliendo i fogli, non mi ero neanche accorta che eri solamente a pochi centimetri dal mio viso, e così successe. Alzai di scatto il mio viso e, senza farci apposta, le tue labbra sfiorarono le mie. Per te probabilmente sarà stato solo uno stupido bacio da amici, ma per me no.
 Forse è stata quella la scintilla che ha scatenato il tutto, perché da quel giorno, ogni volta che il tuo sguardo incrociava il mio, anche per un semplice saluto, nel mio stomaco avevo una strana sensazione.
Non avrei mai pensato che io, Samantha Parker, avrei sentito le famose farfalle nello stomaco come nei film.
Ricordo ancora quando dicevi di scappare da questa piccola cittadina, Mullingar; di quanto fantasticavi, dicendomi che appena avresti intrapreso la carriera da chitarrista, mi avresti portata con te, perché sapevi quanto odiassi quella stupida città umida e piovosa.
Mi avevi promesso che saremmo andati a vivere a New York con la tua band, ed io avrei potuto comporre la vostra musica. Sarei stata la vostra compositrice ufficiale.
Ma, purtroppo, erano solo degli stupidi, insignificanti sogni.
E sai qual è la cosa più brutta? Io ci credevo, ci credevo fermamente.
E invece sono sfumati davanti ai nostri occhi, perché ormai non si può più fare niente.
Sei scappato, hai preferito raggiungere i miei amati nonni, i quali ti adoravano.
Spero che in questo momento vi stiate divertendo lassù.
Mi manchi, mi manchi da morire.
Il Signore ti ha portato troppo presto via da me; tu eri l’unica speranza mia di vita su questo fottuto mondo.
Ti ha strappato troppo velocemente dalle mie braccia, nemmeno un saluto.
Perché hai deciso di partecipare a quella stupida gara di auto? Perché?
A quest’ora staresti qui con me e mi staresti coccolando su questo letto, come facevamo di solito, vedendoci il nostro film preferito.
Mi sento morire.
Ogni notte, nel mio letto, spero che il giorno dopo non mi possa più svegliare, così da poterti riavere accanto a me, così da poter iniziare una nuova vita insieme.
Così da poterti confessare il mio amore direttamente, senza questa stupida lettera che non potrai leggere.
Ogni giorno è sempre più difficile alzarmi da quel fottuto letto; troppi ricordi in quella camera ..
Lanciavi semplicemente dei sassolini alla mia finestra, io l’aprivo e tu, come un gatto, ti arrampicavi sull’albero e mi raggiungevi.
E’ sempre più difficile andare a scuola, e tu sai che praticamente è la mia vocazione.
Ogni volta che fisso quel banco vuoto, mi si gela il cuore, perché so che non potrai mai più “scaldarlo con la tua stupidità”, come diceva la prof. di lettere andata ormai in pensione, e perché so che non potrò più sperare che sia solamente uno dei tuoi tanti ritardi. No, non più.
Probabilmente in questo momento mi starai osservando dall’alto .. Neanche ti immagini quanto voglia essere al tuo fianco.
Ti amo, non scordarlo mai.
Se riuscirai a leggere questa lettera, promettimi una cosa: promettimi che sarai il mio angelo custode, che veglierai su di me finché il Signore non deciderà che il mio compito su questo mondo sia stato compiuto.
Per sempre tua,

      Sam.

P.S. Controlla i miei nonnetti, non voglio che litighino sempre per delle stupidate!


 

HI! :D ECCOMI QUA CON LA MIA PRIMA O.S.!

Wow, sono così emozionata! Non posso credere che abbia finalmente deciso di scriverla *-*
Ci terrei molto a sapere che cosa ne pensate ;)
Un bacio, alla prossima!

-SofiloveStyles2

 

 
 
 
  
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