Amanda camminava a passo svelto per i corridoi della Uxbridge High School,il suo passo svelto accelerava movimento dopo movimento.

La paura e l'angoscia di rincontrarlo l'assalivano.

Uscita dall'edificio in marmo si avviava spedita verso la fermata dell'autobus.

La giornata si prospettava fredda e nuvolosa,tipica degli inverni londinesi.

 

Si sedette vicino alla postazione nell'attesa del veicolo giallo.

L'attesa diventava sempre più soffocante,oppressiva e asfissiante.

Ogni minuto passato ad aspettare le sembrava un ora.

 

Il suo incubo stava per terminare,quando l'autobus che l'avrebbe portata a casa arrivò.

Ma proprio mentre stava per salire,un ingente mano le bloccò il polso.

 

Fu pietrificata.

 

'Ti aspettavo.' biasimò.

 

Passarono minuti prima che Amanda ritrovasse l'audacia di rispondere.

 

'Harry io...'

 

'shh' la interruppe 'Vieni!' 

 

'Harry non mi sembra il caso...'

 

La ragazza poteva parlare quanto voleva.

Ma il ragazzo l'avrebbe convinta o meglio,costretta a fare quello che diceva lui.

 

Amanda non trovava mai il coraggio di dire 'No' un freddo e deciso no.

 

Sapeva solo scappare,scappare da lui,da tutti,dal mondo.

Ma quando era in trappola,non riusciva a liberarsi.

 

Svoltato l'angolo,Harry la bloccò e l'adagiò delicatamente al muro.

Si fissarono per qualche minuto negli occhi.

 

Quelli di Harry erano raggianti,del resto,quando vedeva Amanda impazziva.

Di un verde che poche volte si vede.

Il suo era un amore forte,spudorato,da far male.Uno di quegli amori malati,che non si possono guarire.

Quelli di lei erano tesi,del resto,quando vedeva Harry diventava insicura.

Di un blu in cui puoi sprofondare

Il suo non era amore,o meglio,non lo era ancora,ma lui non voleva capirlo.

No,Harry non capiva che Amanda non lo voleva,no.

Era convito che lei morisse per lui,ma non era così.

Amanda era costretta,rinchiusa,strozzata,da un amore,che non sentiva suo.

 

 

Si avvicinava sempre di più al suo corpo gracile.

Harry strofinò il suo naso contro quello di lei.I loro corpi si sfiorarono.

Un bacio peccaminoso li avvolse,suo malgrado.

Amanda sentì un brivido percorrerle il corpo,odiava quella sensazione,era estenuante per lei.

 

Si era arresa alla potenza del ragazzo.

 

Da un lato poteva ritenersi fortunata.

Harry non le aveva mai fatto del male,violentata o cose simili,almeno,non ancora.

Harry avrebbe fatto di tutto per proteggerla,per farsi amare.

Harry era malato,malato d'amore.

 

 

 

Una volta staccatasi dal massacrante bacio,Amanda riprese fiato e forza.

 

'Io devo andare...io...si preoccuperanno...'

 

'Chi?Chi si può preoccupare di te?'

 

Un nodo alla gola strozzò l'anima di Amanda.

 

'Tuo padre?Quell'ubriacone?Potresti tornartene a casa senza vestiti e lui non se ne accorgerebbe!'

 

Quelle parole furono più dure di qualsiasi cosa,le spezzarono il cuore,una pugnalata sarebbe stata migliore.

La cosa che le dispiaceva di più era che tutte le sue parole erano effettive.Nulla di sbagliato in esse.

Harry usava sempre la stessa frase,o meglio,la stessa scusa.

Quando Amanda riusciva a liberarsi dalla sua trappola,lui la ritrascinava dentro con frasi del genere.

Per questo lei era sempre pronta ad abbandonarsi,ad abbandonarsi ad Harry,ad abbandonarsi al suo male.

 

'Ma...se' balbettò

 

Uno schiaffo le marcò il volto.

 

'Niente ma.Tu rimani qui con me.punto.'

 

Abbassò la testa in senso di approvazione.

Per l'ennesima volta,lei era la vinta e lui il vincitore.

 

Forse nel cuore di Amanda qualcosa apparteneva ad Harry.

Forse sarebbe riuscita ad amarlo.

----------------------------------

Ciaaaao ragazze/i c: che ve ne pare?
Avevo questa 'storiella' in testa da...tipo 4 giorni? c:
Volevo continuarla,ma non avevo idee,così ho fatto una one shout c::
rrecensite pls c: <3