E’ così difficile descrivere Lavi!! Non credo di capirlo abbastanza…Y-Y;; Mi consolo pensando che con Allen vado anche peggio!!XD
Per riuscire in questa fic, dovrò raggiungere un tasso di sincronizzazione molto alto…XD

 

 

Personal Belongings 2

 

Il suo cuore doveva essere vuoto. O almeno, non poteva permettersi che contenesse qualche sentimento importante per le persone che lo circondavano. Non poteva esserci amicizia. Tantomeno amore. Lo sapeva, lo sapeva fin troppo bene. Perché per vedere esaudito il suo desiderio non potevano esserci, non dovevano nemmeno nascere. Aveva il dovere di restare imparziale, e non sentirsi coinvolto, qualsiasi cosa capitasse. Lui era lì per caso e, anche a volerlo dimenticare, il vecchio continuava a ripeterlo.

All’inizio bastava fingere. Fingere di essere felice, fingere di apprezzare la compagnia dei membri dell’Ordine; insomma, nulla di troppo difficile. Allora perché non era più così? Perché, sul fatto che la situazione fosse cambiata, non c’erano dubbi. Ormai recitare era quasi impossibile, eppure doveva sforzarsi. Per ciò che voleva raggiungere. Essere Bookman, non aveva mai voluto altro. E sapeva che tutto stava diventando più complicato. Sapeva di non dover provare quei sentimenti, sapeva di dover cancellare quel cuore. E proprio perché lo sapeva, e perché desiderava raggiungere davvero il suo obiettivo, era tutto più difficile e doloroso.
Sarebbe bastato allontanarsi da tutti. Era la soluzione più logica. Perché non lo faceva?

La risposta era semplice. Era breve. Ed era tra le sue braccia. Era il viso addormentato e, una volta tanto, sereno a pochi centimetri dal suo, e i capelli lunghissimi sparsi ovunque. La pelle chiara e il corpo che diventava delicato e docile sotto le sue mani.

Ma non era tutto lì, a pensarci bene. Quella risposta non era in realtà il problema vero. Non era tanto Yu che gli impediva di raggiungere il suo desiderio, ma quello che Lavi provava. In un cuore che non doveva esserci, c’era un amore che non aveva il permesso esistere. L’aveva riconosciuto più facilmente di quanto pensasse, e almeno con se stesso poteva ammetterlo, un po’ imbarazzato, ma sinceramente.

Il viso era all’improvviso molto caldo, e quasi si mise a ridere. Certo, non era il caso, stava facendo un ragionamento serio. E triste, perché si rendeva conto che il suo desiderio si faceva sempre più lontano. Ma non poteva non sorridere. Non poteva non osservare ogni millimetro dell’altro e non registrare ogni più piccolo movimento del suo respiro.

Il più delicatamente possibile spostò alcune ciocche che erano scivolate sul viso di Yu, fino a sistemarle dietro l’orecchio, scendendo sul collo, e sulla spalla, lungo una sottile cicatrice che presto sarebbe sparita del tutto, cancellata da quel tatuaggio sul suo petto. Anche lui avrebbe fatto meglio a cancellare quel sentimento. Doveva cancellare il cuore stesso che lo conteneva, così come il disegno dell’altro permetteva ancora al suo cuore di esistere cancellando le ferite.

Scosse leggermente la testa. Anche pensare a quello era angosciante.

Si fece un po’ più vicino a Yu, sorprendendosi di quanto fosse pesante il suo sonno in quel momento. Di solito bastava un niente per svegliarlo, e ora non apriva gli occhi nemmeno se gli accarezzava la guancia e gli sfiorava le labbra con la punta delle dita. Possibile che fosse talmente tranquillo, con lui accanto, da dormire così profondamente?

Sorrise di nuovo. Se era così, ne era davvero felice. Provò a baciarlo delicatamente e, senza alcuna reazione da parte di Yu, lo abbracciò ancora più stretto. Avvertiva il battito del suo cuore contro il proprio e gli sembrava una delle sensazioni più piacevoli al mondo.

Poi capì perché non poteva semplicemente dimenticare di avere un cuore o anche solo far finta di non averlo. Lo capì proprio perché lo sentiva battere, assieme a quello di Yu.

Non poteva cancellarlo, perché non voleva farlo.
Se avesse annullato il suo cuore e ciò che c’era dentro, avrebbe perso Yu. Anche tutti gli altri, certo, ma soprattutto lui. E non voleva.

Per qualcun altro, forse, non sarebbe stato così difficile trovare questa risposta e probabilmente non avrebbe avuto la stessa importanza. Ma il fatto che volesse, desiderasse avere Yu era un problema per Lavi. Perché così non poteva diventare Bookman.

 -Che hai?- chiese con voce fioca il ragazzo tra le sue braccia. Aprì con evidente fatica gli occhi castani, bramando altrettanto evidentemente la possibilità di dormire ancora.

 -C-come?- domandò Lavi preso alla sprovvista.

Yu lo allontanò abbastanza da stare più comodo e si stese sulla schiena usando il braccio dell’altro Esorcista come cuscino.

Dopo una breve pausa sul soffitto, lo sguardo del giapponese, più sveglio e deciso, si posò di nuovo sul suo viso. Lavi arrossì appena ridendo nervoso.

 -M-ma niente, cosa dovrei avere?-

Un sospiro irritato fu la sua risposta, seguita da un lungo silenzio. Quando ormai non se lo aspettava più sentì un mormorio seccato.

 -Ti odio quando fai così…-

 -Eh?- il giovane aspirante Bookman lo fissò stupito un paio di secondi. –Bè,Yu, devi ammettere che sono poche le cose che non odi…-

 -Allora cerca di non farmi arrabbiare- ribattè aspro l’altro. –E’ talmente evidente che c’è qualcosa che far finta di niente sarebbe solo più fastidioso. E smettila di dire niente, accidenti!- esclamò il giapponese arrabbiandosi di più

Lavi rimase silenzioso per diversi minuti, pensando bene a cosa dire. Inutilmente, a dire il vero, perchè le parole infine sembravano essersi messe in fila da sole e uscire di loro volontà.

 -Tu cosa faresti se volessi due cose contemporaneamente?- chiese infine, lasciando trasparire più preoccupazione di quanto non volesse.

Yu lo fissava in modo strano, sembrava non capire. –Le prenderei entrambe, ovviamente. Perché?-

Già, doveva aspettarsi quella risposta! Sorrise pensando che forse doveva specificare che le due cose non potevano convivere, ma non era sicuro che la risposta sarebbe cambiata.

 -Mh…no, niente…- rispose con il sorriso sulle labbra, abbracciando di nuovo l’altro.

Sentì Yu replicare con un lungo verso di disapprovazione, irritato sicuramente dalla risposta, dalla sua espressione, e dal suo abbraccio che si presentavano tutti assieme.

Ma non riuscì a cancellare quel sorriso. Alla fine Yu sembrava non volersi ribellare poi tanto dato come si accoccolò contro il suo petto lamentandosi solo un paio di volte.

Si corresse. Non voleva cancellarlo.

 

 

 

 

+ . + . +

Asuchan: Kyuh, che fatica!XD Spero davvero di averci preso…

Kanda: Cos’è, un tiro al bersaglio?ò.o

Asuchan: Ehm…^_^;; Comunque… Sarò riuscita a descrivere bene Lavi? Sarò riuscita a non fare un pastrocchio orribile? Ma soprattutto, dopo la fine di questa ff, Yuuchan e Lavi lo faranno anc…?

Kanda+Lavi: SMETTILAAAAAA!!!>///////<

Asuchan: Ma no, non parlavo di quello!!!XD

Kanda: Sì, sì, come se non ti conoscessimo…>.>;;

Asuchan: Vabbè, comunque a queste domande potrete rispondere solo voi!!!XD Vi prego di farlo!!XD *occhioni sbarluccicosi imploranti*

E ora vi anticipo che mi sto dedicando a una ff con una coppia un po’ particolare…XD Secondo voi quale sarà???XD

Come sono scema, ho scordato i ringraziamenti..ç_ç ALLORA... grazie a tutti voi che avete letto!^^ Grazie a chi commenterà!!!^^ Grazie mille a Kira 7 e miyuk che hanno recensito la prima "Personal Belongings"!!!!!^///^ E grazie a chi ha messo/metterà la fic tra i preferiti!!!^o^ (Grazie WhiteRain!)