Il dolore era minore rispetto a quello morale.
Come aveva potuto? Dopo cinque anni, farmi una cosa del genere? Ormai l’unica parola con cui descriverlo era mostro.
 
Uscii dal bar di corsa, pioveva troppo e mi ero scordata l’ombrello in macchina. Vidi un ombra seguirmi, quindi, non so per quale motivo, incominciai a corre più veloce che potevo.
“Sophie, Sophie” qualcuno urlò il mio nome, ma non feci caso alla voce perché la pioggia batteva forte sul suolo.
“Fermati” mi urlarono di nuovo, ma questa volta percepii la voce: Niall, il mio migliore amico.
Mi fermai, mi girai e gli andai in contro buttandogli le braccia al collo, incominciando a piangere.
“Hey, Sophie non piangere. Cosa è successo? Perché correvi?” mi disse stringendomi ancora più forte all’abbraccio.
Niall, non ce la faccio più, di questa vita di merda che mi circonda, senza una madre, un padre, un ragazzo che ti mena dalla mattina alla sera e che poi il giorno dopo ti chiede scusa e alla fine è come se non è successo niente, ma poi ricomincia la sera la stessa routine.
Pensai tutto questo, ma l’unica cosa che riuscii a dirgli è stata “Niall, fammi rivivere.”
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 







Salve a tutti, so che il primo capitolo è cortissimo, ma è diciamo un passaggio al capitolo due. Non vi preoccupate non li farò così corti.
Che dirvi, spero che vi piaccia e se volete lasciatemi qualche recensione, mi farebbe molto piacere. Grazie a tutte. c: