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Autore: Ronnie Stregatto    13/03/2013    1 recensioni
Shizuku e Shalnark vengono mandati a cercare un pendente magico. Da soli.
Che succederà?
Genere: Avventura, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Genei Ryodan
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quel giorno il ragno si era finalmente riunito dopo molto tempo.
I membri della Brigata avevano saccheggiato un piccolo villaggio che sorgeva nei pressi di una foresta ancora inesplorata e vi si erano stabiliti dopo averne ucciso tutti gli abitanti.
Stavano cenando tutti insieme quando Kuroro chiamò da parte due di loro.
"Shizuku! Shalnark! Venite qui un momento. Ho un lavoro da affidarvi"
I diretti interessati si avvicinarono al capo con curiosità.
" Di che si tratta?" chiese Shalnark. Kuroro estrasse un foglio da una tasca del mantello "Del motivo per cui abbiamo attaccato questo villaggio" rispose mostrandoglielo. Era un foglio di pergamena molto vecchio, ingiallito dal tempo e bruciacchiato lungo i bordi. Vi era raffigurata una collana dalla catenina argentata, con un pendente azzurro ghiaccio a forma di goccia. "Questo gioiello è chiamato 'Lacrima di Asclepio'. Pare che abbia grandi poteri curativi e che sia nascosto da centinaia di anni in un tempio, costruito nei meandri di questa foresta, verso nord" spiegò il capo. "Il vostro compito è di recuperarlo. Ve la sentite?"
" Certamente" affermò allegro Shalnark. Shizuku annuì continuando a fissare l'immagine della collana.
"Vi lascio il foglio. Se tutto va bene ci frutterà un bel pó di soldi" detto questo, Kuroro tornò dagli altri, lasciando i due ragazzi soli.
" Come ci organizziamo? " chiese Shizuku con calma.
"Direi di partire domani mattina all'alba. Che ne pensi?" propose il manipolatore.
"Sono d'accordo. Portiamoci dietro anche dei viveri e una bussola"
" Bene. Allora a letto presto" scherzó Shalnark guadagnandosi un'occhiataccia dalla ragazza.

Quando il giorno dopo sorse il sole, i due erano pronti. Shalnark portava uno zaino in spalla con delle provviste e Shizuku teneva in mano una piccola bussola. La osservò attentamente. "Dobbiamo andare in quella direzione" decretó puntando il dito verso il nord.
"E allora partiamo!" disse il ragazzo con un sorriso infantile. Quel giorno si sentiva allegro. Era contento di andare in missione con Shizuku. Gli piaceva la sua compagnia.
Si incamminarono tra gli alberi, guidati dalla bussola che la ragazza guardava costantemente.
"Hai paura di perderti? " le chiese Shalnark dopo quasi tre ore, stanco di quel cammino silenzioso.
"La prudenza non è mai troppa" rispose lapidaria Shizuku distruggendo ogni tentativo di conversazione del ragazzo.


Seguendo la bussola, arrivarono nei pressi di un grande lago dalle acque cristalline. Sulla sponda più lontana sorgeva una maestosa costruzione di roccia.
"Quello deve essere il tempio" disse Shizuku mettendo finalmente in tasca la bussola.
"Questo lavoro sarà una passeggiata" affermò Shalnark fiducioso.
Non aveva finito di dirlo che le acque del lago iniziarono a ribollire e una creatura enorme emerse dalle sue profondità. Aveva la testa umana - per quanto possa essere umana una testa dalla pelle rossa come il sangue e la bocca piena di zanne aguzze - ma il corpo era serpentino. Con un guizzo, il mostro abbattè la coda sui due ragazzi che però furono abbastanza veloci da schivarla. Rotolarono uno a destra e l'altra a sinistra dell'uomo-serpente. Shalnark cercò di avvicinarsi per impiantargli nel corpo la sua antenna ma le scaglie del mostro respinsero l'attacco.
" Maledizione!" si lasciò sfuggire il manipolare, schivando un colpo di coda dell'essere. Non poteva contare sul suo potere.
Fortunatamente l'aspirapolvere di Shizuku si rivelò più efficace. Mentre il mostro era occupato ad attaccare Shalnark, lei aveva fatto comparire Deme-chan ed era saltata sulla testa della creatura. Con un colpo ben assestato riuscì a spaccargli il cranio, seppur con la spiacevole conseguenza di essere inondata di viscido sangue verde.
Con un agile balzo scese dalla testa del mostro mentre quest ultimo cadeva con uno schianto sull'acqua e scompariva nelle profondità del lago.
" Bel lavoro" si complimentó Shalnark mentre la ragazza cercava di ripulirsi da quella specie di melma. Le porse un fazzoletto che lei accettó di buon grado.
" Grazie" disse strofinadosi gli occhi ma sporcandosi ancora di più gli occhiali. Il manipolatore la trovò davvero carina in quel momento e non riusciva a smettere di fissarla. Arrossí leggermente quando lei ricambió il suo sguardo. Era la prima volta che gli succedeva una cosa del genere ed era un pó imbarazzato. Comunque non gli sembrò che la ragazza se ne fosse accorta.
In verità Shizuku si stava appunto chiedendo perché Shalnark sembrasse così agitato. Ma non stette troppo a pensarci. Dissolse Deme-chan e guardò in direzione del tempio. "Andiamo" disse, iniziando ad aggirare il lago.
Shalnark la seguí senza una parola.

Impiegarono circa un'ora per raggiungere l'altra sponda del lago.
Quando arrivarono a destinazione si trovarono davanti a una imponente struttura a forma di piramide, con molti disegni arcani dipinti sulle pareti, anche nei punti più in alto della costruzione.
"Da dove entriamo? " chiese Shizuku guardandosi intorno.
"Direi dall'entrata principale" disse Shalnark indicando un apertura nascosta dalle fronde di alcuni alberi.
Shizuku pensò che più che un entrata quello sembrava uno squarcio ma seguí il compagno senza fiatare. Non era da lei lamentarsi.
Si ritrovarono in un tunnel molto stretto, illuminato qua e là dal fuoco di alcune torcie che si accendevano al loro passaggio.
"Chissà come funzionano?" si chiese Shalnark avvicinandosi incuriosito a una fiamma.
"Non abbiamo tempo da perdere" lo riprese la ragazza, precedendolo lungo il corridoio. Lui sorrise della sua impazienza.
L'esplorazione della piramide proseguì tranquilla; almeno fino a quando non giunsero in un'ampia stanza da cui partivano altri cinque tunnel.
"Da dove passiamo?" chiese Shalnark mettendosi le mani sui fianchi, leggermente irritato da quel imprevisto. Guardò Shizuku che stava scrutando i corridoi con attenzione, come se in quel modo potesse capire dove andare.
"Attiva il Gyo" gli consigliò. "È una mia impressione o da quel tunnel vengono dei fili di Nen che si collegano alle torcie?" notó indicando il secondo percorso di sinistra.
Il ragazzo fece come gli era stato detto. "Non sbagli" disse sorpreso. Osservò attentamente le scie di Nen. "Forse è così che si attivano le torcie. Devono essere impostate per infiammarsi quando avvertono davanti a loro un'aura umana" ipotizzó.
"Passiamo di lá, quindi?" Shizuku lo guardò con i suoi grandi occhi marroni.
Shalnark si passò una mano tra i capelli dubbioso "Direi di si" concluse alla fine.
Imboccarono il secondo tunnel a sinistra e seguendo le scie di Nen si inoltrarono nel labirinto, verso il cuore della piramide.
"Inizio ad annoiarmi" disse Shalnark quando giunsero nell'ennesima sala vuota. Quella missione si stava rivelando molto semplice. Shizuku la pensava esattamente allo stesso modo ma non le dispiaceva. Niente imprevisti.
Ma si sa, quando si pensa che tutto vada per il meglio è proprio quando succedono i casini. Con il senno di poi, Shizuku pensò che avrebbe dovuto aspettarselo - specialmente dopo ik mostro di poco prima.
Fatto sta che all'improvviso le torce si spensero e l'oscurità caló attorno a loro. La ragazza si senti afferrare da dietro e non riuscí più a muovere un muscolo. Accanto a lei, Shalnark venne sbattuto a terra e immobilizzato.
"Bastardi! Pagherete per quello che avete fatto al nostro villaggio!" disse una voce roca sopra di lui.
Dei sopravvissuti!
Shizuku si dibattè cercando di liberare almeno una mano per poter usare Deme-chan ma il tizio che la teneva ferma era dannatamente forte. Le torse un polso strappandole un gemito. Intanto gli occhi le si stavano abituando al buio.
"Shizuku!" la chiamò Shalnark che riusciva già a distinguere le forme nell'oscurità e vedeva un uomo con un pugnale in mano, in piedi davanti alla ragazza.
Si divincoló con forza ma inutilmente. Doveva proprio usare quello... e non gli piacevano per niente le conseguenze che comportava...
Con un sospiro estrasse dalla tasca dei pantaloni la sua antenna e se la piantò bruscamente nella coscia. Poi prese il cellulare e premette il pulsante di accensione: sullo schermo comparve la scritta 'Automanipolazione: On'.
In quel momento Shizuku sentí l'aura del suo compagno farsi più forte e vide la sua figura togliersi di dosso l'uomo nerboruto che lo teneva bloccato a terra e alzarsi in piedi. Il ragazzo si guardò intorno poi soffermó lo sguardo sui tizi che la tenevano ferma.
" Obbiettivo individuato. Procedo all'eliminazione" disse con voce atona e meccanica. Dopodiché si mosse velocemente e con due rapidi colpi fece saltare la testa ai nemici.
La luce tornò non appena quelli furono morti.
"Obbiettivo eliminato. Disinserisco la modalità di automanipolazione"
L'aura attorno al suo corpo si disperse e Shalnark tornò normale. Subito i muscoli iniziarono a dolergli. "Accidenti! Già i dolori..." gemette.
Shizuku stava per aiutarlo a tenersi in piedi quando un altro uomo le piombó alle spalle. Il manipolatore se ne accorse in tempo e riuscì a spingerla da parte ma venne colpito. Il pugnale destinato a lei affondó con facilità nella sua spalla. Shalnark lanciò un grido di dolore.
Shizuku, rimasta stupita dall'inaspettato gesto del ragazzo, si riscosse e in un gesto fulmineo materializzó Deme-chan e spaccó la testa all'uomo che ricadde all'indietro.
Smaterializzó l'aspirapolvere e si accovacció accanto a Shalnark. Non si poteva certo dire che fosse un tipo emotivo ma adesso aveva paura. Sfiorò la ferita con mani tremanti: era profonda ma non sembrava che il pugnale avesse colpito un punto vitale: il problema maggiore era l'emorragia.
"Shal..." sussurrò. Gli occhi del ragazzo erano appannati e il suo respiro iniziava a farsi pesante. Shizuku si morse le labbra, preoccupata.
Che poteva fare? Le venne un'idea: il pendente! Aveva proprietà curative! Doveva trovarlo!
"Resisti, Shal. Vado e torno" disse alzandosi.
Corse per i corridoi, concentrando tutta l'aura negli occhi in modo da non perdere di vista i fili di Nen.
Alla fine giunse in una grande sala. Al centro, su un altare finemente scolpito, illuminato dalla luce del sole proveniente dal lucernario posto proprio sopra di esso, la Lacrima di Asclepio scintillava preziosa.
Shizuku non perse tempo ad ammirare la bellezza della visione: afferrò rapidamente il ciondolo e fece marcia indietro.
Non si era allontanata molto da Shalnark, così potè rintracciarlo usando l'En.
Quando tornò da lui, il ragazzo era davvero molto debole: aveva perso molto sangue e ancora soffriva per le conseguenze della sua tecnica di automanipolazione.
Shizuku gli si avvicinò velocemente e mise a contatto il pendente con la ferita, sperando che funzionasse.
Dalla pietra si levò una lieve luce color azzurro ghiaccio e Shalnark fece un sospiro di sollievo distendendo i muscoli della faccia, finora contratti in una smorfia. Una piacevole sensazione di fresco si propagó per tutto il suo corpo, alleviando ogni dolore.
Quando la luce si disperse, della ferita era rimasta solo una cicartice sottile sulla pelle pallida del ragazzo; anche gli effetti dovuti all' automanipolazione erano scomparsi. Il ragazzo si mise cautamente a sedere.
"Come ti senti?" gli chiese Shizuku.
Lui mosse la spalla con circospezione "Bene... credo"
La mora si mosse - per una volta senza ragionare - e lo abbracciò stretto. "Meno male" sussurrò a uno stupito Shalnark che tentava di capire cosa le fosse preso. "Grazie per prima"
"D-di niente"
Shizuku si separó da lui. "Ora che abbiamo preso la collana, dovremmo tornare alla base" disse sistemandosi gli occhiali sul naso e riacquistando il suo solito autocontrollo.
Il ragazzo scosse la testa. "Voglio prima scoprire da dove arrivano quei fili di Nen" dichiarò riindossando il suo sorriso infantile.
Shizuku non potè fare altro che acconsentire: con lui non riusciva mai ad averla vinta.

Seguirono i filamenti di Nen fino alla sala dove Shizuku aveva trovato la Lacrima di Asclepio: finivano tutti in una pietra rossa incastonata nella parete dietro all'altare che la ragazza non aveva notato la prima volta.
Shalnark si avvicinò alla pietra con circospezione. Era davvero bella: al suo interno danzavano lingue di fuoco che la facevano quasi sembrare viva.
Il manipolatore allungò una mano per toccarla ma, appena la sfiorò, il tempio cominciò a tremare minacciosamente. Insospettito, il ragazzo attivó il Gyo alla massima potenza e vide altri fili di Nen partire dalla pietra per poi fondersi con la roccia.
" Penso... penso che questa pietra rossa sia il cuore della piramide" dedusse incerto.
" Che significa?" chiese Shizuku portandosi alke sue spalle.
" Che non potremo prenderla. Ci crollerebbe tutto in testa" disse girandosi a guardarla. Sorrise vedendo il suo sguardo confuso. "Penso che questa pietra sia stata intrisa di Nen e che abbia il compito di sorreggere con esso tutto il tempio" spiegò.
La ragazza fissò la pietra per qualche istante poi fece spallucce "La missione prevedeva di recuperare questa pietra" disse sollevando la Lacrima di Asclepio che stringeva tra le dita. "Direi che possiamo andarcene" concluse iniziando a camminare verso l'uscita. Shalnark la seguí senza obbiettare. Meglio non rischiare per niente.

Durante il viaggio di ritorno decisero di fermarsi vicino a un ruscello per mettere qualcosa sotto i denti.
Shalnark si tolse lo zaino di spalla e ne tirò fuori due panini, uno per sé e uno per Shizuku e entrambi si sedettero su delle roccie, iniziando a mangiare.
La ragazza però non aveva molta fame: era ancora un pò preoccupata per il compagno e il suo sguardo continuava a spostarsi dal panino a lui per poi tornare sul pasto quando si accorgeva di essere stata scoperta. Era notevolmente imbarazzata perché non era abituata a questo tipo di sentimenti e non sapeva cosa fare.
"Come stai? " si decise a chiedere dopo qualche minuto di assoluto silenzio, gli occhi fissi sul panino.
Shalnark fu preso in contropiede e ci mise un pò a capire di cosa stesse parlando. Quando comprese, il suo volto infantile venne illuminato da un ampio sorriso. "Bene" disse toccandosi la cicatrice sulla spalla. "Non sento più niente... grazie a te" aggiunse.
Shizuku scosse la testa "Tu mi hai salvata per primo"
Finirono il pasto in silenzio e ripresero ad avanzare verso la base.
Quando arrivarono al villaggio andarono dritti da Kuroro e gli consegnarono la Lacrima di Asclepio.
"Ottimo lavoro" disse lui prendendo il gioiello. "Avete incontrato difficoltà?" chiese. Shalnark e Shizuku si guardarono negli occhi. "Nessuna" risposero all'unisono.
Ma da quel giorno i membri del ragno notarono che quei due erano sempre più gentili l'uno verso l'altra e tutti si domandavano: che era successo nel tempio?



NDA
Scusate per il finale. Mi rendo conto che non è un granché.
Ero partita con l'idea di fare un pairing ShizukuXShalnark ma poi ho scoperto che sarebbero venuti troppo OOC e non mi andava.
Spero che vi sia piaciuta questa mia follia scritta durante una lezione di storia particolarmente noiosa :-) P.S. per chi non lo sapesse Asclepio era il dio greco della medicina.
  
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