Hai mai sentito la voce del bosco?

Hai mai sentito la voce del bosco?

Io si!

Ho sentito la sua voce portata dal vento che gioca con le fronde degli alberi,

l’ho sentita nello stridio dei falchi che solcano maestosi il cielo a caccia della loro prossima vittima,

l’ho sentita nel canto pigro della cicala, mentre il sole d’agosto filtrando tra le foglie, scaldava la mia pelle,

nel grugnire del cinghiale che guida e richiama i suoi piccoli,

nel fruscio leggero e quasi impalpabile del cervo che fugge veloce alla mia vista.

L’ho sentita raccontarmi con rimpianto di un tempo passato, in cui la natura dominava questa terra,

l’ho sentita rimproverarmi per il mio essere uomo, così poco attento alle sue esigenze e a quelle delle sue creature.

Ho sentito la voce del bosco arrivarmi direttamente al cuore.

E con questa voce, che mi risuona incessantemente nella mente, che continuo a camminare ed a vivere su queste strade d’asfalto, fra grigi e morti muri di pietra.

Qui non ci sono più lucciole ad illuminare la notte,

non ci sono più farfalle colorate a librarsi leggere sui fiori,

non ci sono più grilli che cantano la loro melodia d’amore.

Nemmeno le stelle riflettono più il loro splendore perdendosi nelle luci artificiali.

Qui non c’è più nulla, se non noi!

Hai mai sentito la voce del bosco?

Io si!

Io ho ascoltato l’ultimo di loro cantarmi la sua canzone d’addio e con lui anche la mia voce ha intonato quella triste melodia, mentre lacrime amare scorrevano sulle mie gote rosse di rimpianto e rimorso.