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Autore: AxXx    13/03/2013    0 recensioni
Zieg, il padre di Dart, protagonista del gioco, combattè insieme ad altri dragoni nella guerra dei draghi 10.000 anni prima della storia di Dart. Cosa accadde in quel periodo? Cosa spinse i dragoni a prendere le armi contro Melbu Frahma? Io cercherò di raccontarlo
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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                                      Il Drago Rosso

 

 

 

 

 

 

 

Fiamme... fuoco...

Dietro il costone di roccia un'enorme creature dalle squame rosse come il vino, due ali ampie come una strada, lungo come due elefanti messi in fila come minimo, le fauci avrebbero potuto ingoiare almeno cinque o sei uomini con un solo morso e sputava fiammate lunghe più di cento metri.

Era circondata da una decina di alati che attaccavano con spade lunghe ed affilate, lanciando magie di ghiaccio e fuoco contro quella creatura che sembrava invincibile.

Le avevano già aperto una profonda ferita nel fianco della creatura, ma ancora combatteva con incredibile vigore, tanto che non sembrava risentire dell'attacco subito.

Due alati cercarono di avvicinarsi, ma l'immenso avversario li falciò con violenza usando la coda per bruciarne vivi altri due con una fiammata.

Zieg rimase sbigottito dalla potenza di quella creatura che riusciva a tenere testa agli alati con una furia incredibile, rimase affascinato ad osservare lo scontro in cui gli alati venivano fatti fuori uno ad uno, chi squarciato dagli artigli , chi bruciato vivo dalle fiamme, chi sbranato senza pietà, fino a che non ne rimasero solo due.

Il mostro, erò, era ormai allo stremo: dopo quasi mezz'ora di combattimento aveva perso molto sangue e iniziava a non reggere più gli attacchi degli alati che lo bombardavano a distanza con le loro magie.

A poco a poco, la creatura cadde a terra stremata con un ringhio, mentre Zieg osservava impotente la sua sconfitta.

"Capitano, questo drago ci ha dato parecchi problemi... ma ora la pagherà..." Disse uno dei due alati atterrando vicino alla testa dl mostro estraendo la spada.

"Fa in fretta, prima che si riprenda o dovremmo chiamare rinforzi..." Disse l'altro atterrando poco lontano.

Zieg ebbe un fremito e non poté fare a meno di osservare che, lui avrebbe potuto intervenire.

In quella creatura vedeva un essere ancora libero che per la libertà combatteva e si ribellava, non era simile alla sua situazione?

Doveva intervenire... ne sentiva l'obbligo.

Con un urlo disumano estrasse il coltello e lo piantò in testa al capitano degli alati uccidendolo sul colpo.

L'altro alato aveva alzato la lama per piantarla nella gola del drago, ma, sentendo il rumore del proprio compagno si voltò appena in tempo per vedere la pietra levigata diretta verso il suo icchio sinistro.

Colto di sorpresa lui non ebbe il tempo di reagire: sangue e materia grigia macchiarono il terreno, con schizzi ampi, mentre il corpo del soldato cadeva a terra morto.

Zieg si avvicinò al drago che si stava riprendendo, per assicurarsi che le ferite non fossero mortali.

Non provava paura per avvicinarsi alla mole di quella bestia pur sapendo che avrebbe potuto ucciderlo con una sola zampata, in realtà sapeva che sarebbe morto presto e preferiva farlo così che in qualche altro modo.

Fu un attimo: il drago si rialzò di scatto nonostante l'immenso corpo e con una zampa lo buttò a terra, senza però, ucciderlo.

Sentì una voce, mentre una presenza incredibilmente pesante che gli entrava nella mente sussurrando di tempi antichi, parole arcan: ricordo di tempi andati in cui creature come lei, perché allora aveva capito che quella era una femmina, fominavano sulla terra.

'Umano... ti opponi agli alati... da mille anni non accadeva... che le ferite mi abbiano ingannata? No... ti percepisco... sei reale.... Perché mi hai salvata?" Sussurrò la dragonessa lasciandolo andare lentamente.

Zieg, passata l'adrenalina, sentì di nuovo gli effetti della febbre e dovette farsi forza per alzarsi.

'Debole... sei malato e debole... eppure resisti... il tuo nome... Zieg... eri un contadino... ed hai visto tutta la tua famiglia morire per mano degli alati...' Disse la creatura muovendosi con pesantezza a causa delle ferite.

"Aspetta... se ti alzi adesso rischi di aggravarla!" Disse il giovane, rendendosi conto di quanto fosse sciocco a dire così.

La dragonessa lo osservò con i suoi imperscrutabili occhi rossi come ua lama incandescente forgiata da poco, dopodiché lo afferrò delicatamente tra le unghie e lo trasportò ad un'altura vicina, dove si trovava una grotta.

'Questa è casa mia...' Sussurrò la creatura entrando, seguita dal giovane uomo.

La volta della caverna era incredibilmente alta, probabilmente scavata, data la regolarità di certe rocce, il terreno era abbastanza pulito, tranne alcune ossa, ma l'oggetto che più attirò Zieg fu l'ovale rosso completamente regolare che si trovava stretto tra alcune rocce in fondo alla caverna.

"È... è un uovo... il tuo uovo?" Chiese ammirando le sfaccettature ed i riflessi rossi e lucidi che rimandava l'oggetto.

'Sì... quello... quello è il mio cucciolo." Disse la femmina di drago agonizzante.

"Tu... tu stai morendo!" Urlò Zieg notando che la ferita si era aperta ancora di più.

'Gli... gli alati... gli alati hanno intinto le loro armi con un... veleno... in effetti... sto davvero morendo' Sussurrò la dragonessa sdraiandosi.

Zieg rimase seduto, mentre la febbre gli appesantiva sempre di più la testa, impedendogli di pensare lucidamente.

Lui avrebbe fatto di tutto per salvare quella creatura, sapeva che la malattia l'avrebbe ucciso, ma se fosse riuscito a salvare lei dalla morte, allora non avrebbe avuto rimpianti.

"Del cibo... del cibo potrebbe rinvigorirti?" Chiese con voce tremante per il freddo e la malattia.

'Forse...' Rispose lei mentre il veleno le scorreva in corpo spegnendo la fiamma della vita di quella magnifica creatura.

"Io... io potrei essere... potrei bastare per salvarti?' Chiese mentre si sdraiava e si posizionava in posizione fetale a causa del freddo.

La dragonessa lo scrutò imperscrutabile, con espressione ferma e risoluta, altera persino dinnanzi alla morte.

'Hai coraggio ha offrirti per salvarmi... Perché vorresti morire?' Chiese la dragonessa, mentre Zieg sentiva una strana sensazione di curiosità farsi strada nella mente della dragonessa.

"Io... io non... io non pretendo di vivere a lungo... so che morirò presto... e so cosa mi accadrà... ma se saprò di essere morto... per aver salvato una famiglia... allora andrò all'inferno... senza rimpianti..." Disse tra i colpi di tosse che ormai lo soffocavano.

Passarono alcuni secondi...

Poi un minuto...

poi due...

tre...

Il tempo si dilatò fino a sembrare uno scorrere indefinito di attimi indistinti in cui un umano e un drago morenti si osservavano.

Poi, senza preavviso, la dragonessa si alzò in tutta la sua stazza e si avvicinò a Zieg.

'Pregherò affinché tu possa rivelarti la persona giusta.' Disse.

Senza preavviso, senza nemmeno lasciare il tempo al giovane di capire quelle parole, alzò la zampa si aprì uno squarciò con gli artigli all'altezza del cuore.

"No! Cosa fai!?" Urlò Zieg avvicinandosi a lei per soccorrerla, ma venendo respinto con veemenza.

'Fa silenzio umano... io... io spero che tu sia all'altezza... di... ciò che ti sto dando.' Disse lei con la mente annebbiata dal dolore.

Il sangue scorreva a fiumi dal petto della dragonessa, ma lei sembrava non curarsi del dolore che si stava autoinfliggendo, continuando a scavare, mentre Zieg si allontanava dal liquido rosso.

'Bevilo... ti guarirà...' Ordinò la dragonessa, mentre dalle sue fauci uscivano ringhi e bassi ruggiti di dolore.

Lui era disgustato da un azione del genere e, se non fosse stato per il tono perentorio con cui gli era stato ordinato, non l'avrebbe fatto, ma, con titubanza si chinò e, con le mani, prese il qualche goccia di sangue portandosela cautamente alla bocca.

Il suo corpo reagì in maniera incredibile: le ferite si chiusero e la febbre svanì di colpo mentre i suoi muscoli riprendevano energie permettendogli di stare in piedi senza barcollare.

'Ottimo... ora... prendi questo...' Sussurrò la dragonessa accasciandosi al suolo, mentre, dalla ferita che si era inferta usciva un oggetto stranamente luminoso.

Zieg afferrò la strana pietra, liscia al tatto ed incredibilmente leggera, emanava un tenue bagliore rossastro, molto simile al colore delle squame della dragonessa.

"Cos'è?" Chiese affascinato, mentre la luce si faceva sempre più forte.

'Quello... quello è lo spirito di drago... l'essenza di ogni drago... essa si sprigiona solo negli ultimi attimi di vita di uno della mia razza... esso può... può donare un potere immenso... alle altre razze... Io do a te la possibilità... la possibilità di vendicarti... con quel potere... avrai... la possibilità di sconfiggere Melbu Frahma... ma... devi promettermi... promettimi che il... mio cucciolo... sopravviverà e te ne prenderai cura... tu...' Sussurrò la dragonessa morente, appoggiando il muso ad una pietra levigata.

Zieg, scioccato, commosso e triste, si avvicinò a lei e le abbracciò il collo, iniziando a piangere.

"Perché... Perché lo dai a me?" Chiese tra le lacrime, triste per non poter salvare quella madre.

'Perché tu... tu sei uno dei pochi... che si sarebbe immolato per un altro... senza chiedere nulla e senza sapere chi fosse l'altro... tu rispetti la vita... e questo... ti rende diverso... e degno ai miei occhi... forse ho sbagliato... ma... ti prego... prometti... prometti che salverai il mio cucciolo... salva Dragoch... lui... è la... la cosa che amavo di più... a questo mondo.' Sussurrò lei rannicchandosi.

A quella supplica di madre, il giovane umano non poté che sentirsi in obbligò di fare il giuramento: "Hai la mia parola... me ne prenderò cura io." Disse solennemente asciugandosi le lacrime.

'Bene... si schiuderà tra poco... non dimenticare... mio... figlio...' Sussurrò infine la dragonessa, mentre la sua anima lasciava il mondo diretta alla Città della Morte, lasciando Zieg ed il suo cucciolo per sempre.











Rieccomi dopo decine di settimane di assenza su questa storia, ma, che dire: ringrazio Alexander che mi ha fatto tornare il desiderio di riprenderla in mano.
So che siete pochi su questo fandom, ma vi prego, una recensioncina, lasciatemela, perché fa sempre piacere a presto!
AxXx








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