13/03/2013
1 recensioniBoy and Girl
Marzo 2013Mia madre mi ha sempre detto che i miei sogni sarebbero diventati realtà.
Beh, non credo sia vero.
Andiamo, io ho sempre sognato di sposare Leonardio DiCaprio, avere dei figli con lui, e vivere in una villa in California che sarebbe molto più costosa di tutti i soldi che Oprah abbia potuto guadagnare nella sua vita.
Ma invece, questo pomeriggio dovevo prendere un caffè con un completo sconosciuto. Da pochi mesi sono uscita da una brutta relazione ed ero certa che non sarei stata mai più capace di amare.
Finchè non avessi incontrato Leo, è ovvio.
Il mio amico Greg Garbowsky ha tanto insistito a farmi conoscere questo ragazzo di nome Joe che lui conosce da diversi anni.
All'inizio non volevo, ma Greg mi ha ricattata dicendo che avrebbe detto a mio padre del tatuaggio che mi sono segretamente fatta sul fondoschiena.
Dopo svariati mesi di rifiuti, Greg mi ha convinta ad incontrarlo. Gli ha dato il mio numero, e dopo pochi giorni lui mi messaggiò.
Abbiamo parlato diverse volte prima che lui mi chiedesse di uscire, dovevo solo aspettare che lui tornasse dalla vacanza con i suoi. Ho accettato l'offerta ed ecco come mi ritrovo alla mia situazione attuale.
Quindi eccomi qua, nel bel mezzo di Starbucks, aspettando Joe che arrivi. Do uno sguardo al mio telefono e noto che è in ritardo di nove minuti.
Odio i ritardi, e quindi di conseguenza odio aspettare.
Alzo lo sguardo dal telefono e lo porto fuori, guardando attraverso le vetrine e cercando di scorgere la figura di un ragazzo vestito tutto nero, con le ray-ban.
Rileggo il suo messaggio credendo di non averlo letto bene " Sono vestito tutto nero. Ci vediamo lì. J- "
No, avevo capito bene. Facendo attenzione, mi guardo intorno ma nulla, nemmeno l'ombra. Il mio caffè sta freddando ed io sono seduta da sola come un'idiota.
Se questo fosse stato un incontro con uno dei miei amici, sarei andata via già da moltissimo tempo. Ma visto che non conosco il ragazzo, e non ho nulla di meglio da fare, ho deciso di restare.
Bevo un sorso del mio "non più così buono e caldo" caffè, e scorgo una figura alta e nera entrare dalla porta. Bingo.
Mi guardo al display del cellulare cercando di aggiustare qualcosa fuori posto mentre lo aspetto. Vedo che ordina il caffè e poi si guarda intorno, cercandomi.
Tira fuori il suo cellulare probabilmente per rileggere il mio di messaggio." Maglia bianca,sciarpa rossa. Jeans. E. "
Indossavo precisamente quello.
Lo vedo che inizia a camminare verso di me e mi fa un leggero sorriso. Io ricambio con un leggero saluto con la mano.
" Ciao, sono Joe. " mi dice, mentre si toglie il cappotto e gli occhiali.
" Hei sono Emma, piacere di conoscerti " gli sorrido.
Joe prende posto di fronte a me, e inizia a sorseggiare il suo caffè. " Scusa per il ritardo, ma sono dovuto passare da mio fratello, gli ho lasciato il mio cane. Lo terrà lui per il weekend. "
Faccio una smorfia, bevendo un altro pò del mio caffè.
" Cosa? Non ti piacciono i cani? " mi dice ridendo.
Faccio una mezza risata, e butto il bicchiere nel contenitore alle mie spalle. "No, mi chiedevo soltanto perchè l'hai portato da lui. Devi partire? "
Mi sorride, guardando le mie mani strette attorno al cellulare per il troppo nervosismo.
" Sarò fuori città. Impegni di Jonas Brothers "
Lo guardo, sbalordita. "Jonas Brothers? Tu sei Joe Jonas? No, mi stai prendendo per il culo "
Ride, e sorseggia dal suo bicchiere. " Perchè? Non sei più interessata a conoscermi? "
Aggrotto la fronte guardandolo " No. È solo che non voglio che dopo questo incontro, tu vada via per il resto della mia vita "
Joe ride ancora, buttando il bicchiere nel contenitore. " Non starò via per tutta la tua vita. Devo solo andare a New York per un'intervista con Jay Leno, ma torno Domenica pomeriggio e se vuoi possiamo uscire di nuovo? "
Quattro giorni fa io e Joe siamo usciti per il nostro primo appuntamento.
È stata l'ultima volta che l'ho visto o sentito. E stavo letteralmente diventando pazza. Niente messaggi. Niente chiamate. Niente email. Niente.
Sospiro, passandomi le dita tra i miei lunghi capelli mentre me ne sto seduta nella vasca da bagno immersa dalle bolle di sapone.
Ma cosa credevo che una popstar internazionale potesse diventare il mio ragazzo? Povera illusa, tra tutte le ragazze belle, famose e ricche che conosce non credo si metta proprio con una come me.
Dopo essermi rilassata per quelle che mi sono sembrate ore, vengo riportata alla realtà dal vibrare del mio cellulare.
Guardo l'ID, e noto il nome " Joe " che illumina il display. Che faccio non rispondo? Ma ho una voglia matta di parlarci. Lo conosco da poco, ma credo di provare qualcosa per lui.
Lamentandomi, mi alzo dalla vasca per prendere il cellulare dal lavandino. " Pronto? "
" Hei, Em. "
" Cos'è successo? " gli chiedo, chiudendo gli occhi e rilassandomi.
Lo sento ridere e poi tossire. " Beh, oggi sul palco ho provato a fare una capriola ma sono praticamente caduto con la faccia a terra. Adesso sono in ospedale. "
Spalanco gli occhi immediatamente " Oh mio Dio, come stai? Ti sei fatto male? " chiedo, sentendo poi i sensi di colpa salire. E io che pensavo non fosse più interessato a me.
" Non ti preoccupare, non è niente il dottore ha detto che è una piccola commozione cerebrale ma starò bene tra pochi giorni. Che dici mi vieni a prendere milady? "
Sospiro ridendo, alzandomi immediatamente dalla vasca e togliendo il tappo, facendo scivolare via l'acqua. Prendo un asciugamano e lo avvolgo attorno al mio corpo. " Certo, ti faccio sapere quando sono lì. "
Attacco la telefonata e corro velocemente nella mia stanza. Prendo dei vestiti, mi faccio un codino veloce e metto solo un pò di mascara agli occhi. Prendo le chiavi e mi dirigo verso l'ospedale.
Dopo venti minuti, finalmente arrivo. Chiedo all'infermiera il numero della stanza, e vado da lui.
Vedo Joe seduto scomodamente sul letto con un pantalone nero da tuta, il cappuccio e gli occhiali da vista. Sopra la sua fronte c'è un livido nero, quasi grande come metà pallina da golf.
" Hei " mi sorride " È peggio di quello che sembra, eh? "
Rido, sedendomi sul letto vicino a lui. " Nah, nulla che un bacio non possa guarire. "
Joe mi sorride, stringendomi tra le sue braccia " Un bacio da parte tua? "
Rido nuovamente, appoggiando la testa sul suo petto " Vedremo. "
Aprile 2013
Ed ecco com'è iniziata la mia relazione con Joe. Adesso è quasi un mese che stiamo insieme, stiamo imparando a conoscerci.
So che il suo sport preferito è il basket. Il suo colore preferito è il viola. E il suo frutto preferito è la fragola.
Il mese scorso è stato più di una volta all'ospedale e sono stata praticamente lì tutti i giorni con lui.
Ovviamente ho dovuto affrontare i paparazzi. Chiedevano qualsiasi cosa gli passasse per la testa, cose assurde.
Un giorno in particolare ricordo che stavo uscendo dal supermarket e stavo andando verso la mia auto quando ad un tratto notai uno dei paparazzi che già avevo incontrato fuori l'ospedale, avvicinarsi a me.
" Hei, tu senza nome! Come ci si sente ad essere uno dei nuovi passatempo sessuali di Joe Jonas? " mi chiese sfacciatamente puntandomi addosso i flash della sua stupida macchina fotografica.
Aggrottai la fronte, prendendo gli occhiali da sole dalla mia borsa e mettendomeli. " Per favore, lasciatemi in pace. "
Rise, avvicinandosi sempre di più al mio viso.
" Oh andiamo tesoro. Sai che il tuo Joseph non resta per molto con una ragazza. Davvero credi che resterà con te? È più probabile vedere un maiale che vola. "
Mi stavo innervosendo, deglutìì e mi tremavano le mani. Aprì la portiera della macchina ed entrai.
Ricordo che prima di andare via gli schiaffai in faccia il mio dito medio.
Mentre tornavo a casa, mi pentìì subito di quello che avevo fatto. Joe si sarebbe arrabbiato, e suo padre mi avrebbe strangolata.
Da quel giorno sono iniziate le mie insicurezze sulla nostra relazione. Lui è un cantante famoso e io mi sono appena diplomata.
Certo i miei voti sono buoni, ma non sono paragonabili al fatto di essere tra i primi cinque nella classifica di Billboard 100.
Ma i miei dubbi hanno avuto vita breve. Infatti scomparirono non appena tornai a casa.
*Flashback*
P.O.V Emma
Arrivata a casa di Joe, parcheggio nel vialetto.
Scendo dalla macchina e noto Joe uscire dalla porta, forse per prendere la posta.
Sbatto la porta violentemente, e vedo che il mio ragazzo mi guarda in modo confuso.
Mi butto tra le sue braccia, stringendomi a lui.
" Cos'è successo? Chi devo picchiare? " dice ridacchiando.
Faccio una smorfia, staccandomi da lui. " Quegli stupidi paparazzi. Sono stata per due minuti al supermarket, e quando sono uscita mi sono trovata questo paparazzo alle costole. Ma dico, lasciami in pace, non sono nessuno di speciale, non sono famosa, uff. "
Joe mi sorride, prendendo la mia mano e trascinandomi in casa sua. Mi porta verso il divano e mi lascio cadere a peso morto su di esso, facendo sobbalzare Winston, il suo cane.
" Piccola, mi dispiace. Vorrei tanto fare qualcosa per far in modo che non accada più. " mi dice prendendo le mie gambe, e mettendole sulle sue.
" Beh anche io, sono stanca di questa cosa. Ogni volta che vado da qualche parte non posso stare in pace che c'è sempre qualcuno a seguirmi. "
Joe sospira, lasciando le mie gambe e facendomi avvicinare di più a lui " Senti, mi dispiace. Li vorrei tutti in prigione se fosse possibile. Ma adesso voglio sapere se tu la vuoi finire qui. "
Lo guardo spalancando gli occhi "Ma cosa dici Joe? Tu mi piaci. "
Mi sorride, baciandomi dolcemente le labbra " Meglio, perchè anche tu mi piaci Em. "
Beh ormai, sono due anni che stiamo insieme e non ho più dubbi su noi due. Io amo lui e lui ama me.
Ho imparato anche a convivere con la presenza costante dei paparazzi, ma se questo era il prezzo da pagare per stare con lui, allora che si fottano.
In fondo eravamo soltanto un ragazzo ed una ragazza che si stavano godendo la loro storia d'amore. No?
Heeei peeps, sono ritornata con una delle mie one-shot
Mi è venuta così all' improvviso, non è nulla di speciale cc
Spero vi piaccia! :)