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Autore: Believe_91    13/03/2013    0 recensioni
La storia di cui vi voglio parlare vede come protagonista Beatrice una ragazza di 17 anni, con i capelli ricci castani e occhi castani ;) Vive a Roma con la sua famiglia. La storia parla di come Bì e Alfredo il cugino riescono a seguire il loro sogno lui nel calcio e lei nella pallavolo, trasferendosi a Londra. La sua vita però cambierà con un incontro inaspettato, se Bì andrà incontro ad una storia d'amore saprà poi porre fine al suo sogno per seguire la persona che ama? e pensa se mai un giorno per qualsiasi scelta farà si pentirà? cosa sceglierà di fare Bì?
Scopritelo leggendo la mia FF
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
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Quella mattina mi svegliai come tutti i giorni con il suono di quella sveglia assordante sul comodino, era stato un regalo per natale da parte di mio cugino Alessandro 5 anni, si era impegnato per mettere quella foto all'interno che ritraeva i miei idoli i One direction, avevo pensato di cambiarla per il suono insopportabile ma ci pensate alla faccia che avrebbe fatto mio cugino? Non lo avrei mai sopportato.
Come però tutte le mattine spegnevo la sveglia e mi rimettevo sotto le coperte per dormire un altro pò, mia madre puntualmente dopo 5 minuti veniva in camera mia e in modo non delicato alzava le tapparelle delle finestre per farmi svegliare. Quando poi finalmente riuscivo ad alzarmi iniziava una vera e propria gara in casa mia per chi andava prima in bagno (starete pensando ma ne ha solo uno? Ahah nono è solo che vicino alla mia camera c’è quello e di prima mattina meno cammino meglio è ) la mia fortuna è che vivo in una villa ma la sfortuna è che con me ci vivono anche i miei zii che hanno 6 figli 3 femmine e 3 maschi,contro 2 da parte dei miei, quindi vi potete immaginare la bolgia che c’è di prima mattina in quella casa anzi la bolgia che c’è tutti i giorni? Ormai sapevo che essendomi alzata poco più tardi non sarei mai entrata prima in bagno quindi, scesi le scale per arrivare in cucina e iniziare a fare colazione con mia cugina Alessandra. Poco dopo ci raggiunsero anche gli altri e io ne approfittai per andare a lavarmi e prepararmi per una giornata come tutte le altre visto che la scuola mi aspettava. Per fortuna la scuola non dista molto da casa mia a piedi ci metto 10 minuti ma con la mia vespa rossa 5 minuti e sono arrivata anche se quando becco il traffico di Roma(cioè sempre) arrivo in classe in orario per culo. Appena scesi mia madre e mia zia mi guardarono con una faccia strana e bisbigliarono qualcosa fra loro, io le guardai ma non gli diedi importanza, proprio in quel momento il citofono suonò  era arrivata la mia migliore amica Ilaria ( soprannominata Sò, la chiamavo così perché alle elementari faceva la miss perfettina e sapeva sempre tutto, quando poi ci feci amicizia decisi di chiamarla Sò  – perché Sà veramente tutto ) anche lei con la sua vespa però blu. Salutai tutti con un ciao generale ed uscì di casa, al solito Sò mi guardava con aria per rimproverarmi che avevo fatto tardi quando non calcolava che era lei ad essere arrivata in ritardo. Arrivammo a scuola con 2 minuti di anticipo era un record *-*, parcheggiamo le nostre vespe e tempo di arrivare in classe che la campanella suonò. La giornata che ci aspettava non era molto faticosa anche perché entrambe frequentavamo una scuola Inglese e lì interrogazioni non esistono ( menomale). Io e Sò eravamo sedute sempre al nostro banco, fila attaccata al muro ultimo banco coperta davanti da due nostri compagni che erano giganti, erano più le ore che passavamo a cazzeggiare che quelle che passavamo ad ascoltare la lezione, ma eravamo due brave ragazze Ilaria con la media del 10 e io con quella dell’8, il bello di questa amicizia è che non esiste per niente una competizione tra me e lei. La giornata passò ed entrambe dovevamo sbrigarci a tornare a casa, mangiare e prepararci per i nostri allenamenti. Lo sport che abbiamo sempre praticato insieme fin da piccole è la pallavolo, la pratichiamo a livello agonistico quindi tutti i giorni si ripeteva la solita routine.

Quel giorno però fu diverso arrivai a casa e trovai tutti seduti a tavola ad aspettarmi, guardai mamma con uno sguardo interrogativo, vidi mia zia da una parte del tavolo piangere, appena vista quella scena temei il peggio, pensai subito che fosse successo qualcosa:

Io: Mamma perché zia sta piangendo ? gli chiesi.

Mamma: Amore io e tua zia, ( papà e zio si schiarirono la voce e mamma si corresse) volevo dire io e tuo padre e i tuoi zii dobbiamo parlare con te e Alfredo ( l’altro mio cugino 19 anni).

Io e mio cugino ci guardammo con uno sguardo interrogativo.

Mamma:  Noi vi volevamo dire che, abbiamo parlato con due osservatori uno di calcio e uno di pallavolo entrambi vi hanno guardati durante le partite e ci hanno contattato chiedendoci il permesso di mandarvi a giocare con loro. Ora la scelta dipende da voi, se volete e se vi sentite pronti a iniziare una nuova vita.

Io e mio cugino avevamo sempre sperato di potercene andare da questa città un giorno per inseguire i nostri sogni, ma in quel momento ci guardammo, avevamo pensato forse alla stessa cosa?

Io e Alfredo: e dove dovremmo andarcene?

In quel momento ci fu un silenzio di tomba in quella stanza, i nostri genitori si scambiarono degli sguardi e poi mia zia prese coraggio.

Zia: è appunto di questo che volevamo parlarvi, i due osservatori vengono dallo stesso posto solo che dovrete iniziare una nuova vita a Londra, ve l’ha sentite?

Ci guardammo di nuovo e bastò un attimo per capire che:

Noi: Siiii sii sii. Londra la città che abbiamo sempre sognato, diventerà la casa dove vivremo, non ci possiamo credere.

Abbracciamo tutti e iniziammo a festeggiare per tutta casa. La nostra partenza era prevista tra una settimana e io e mio cugino in primis iniziammo a preparare tutto quello che avremmo portato nella nostra casa. I nostri per fortuna avevano una casa a Londra dove io e mio cugino saremmo andati a vivere, questa era situata proprio affianco al London Eye, dovevi prendere una stradina e ti trovavi subito davanti ad un complesso di villa, la nostra era una di quelle, non la ricordavo molto bene era da un po’ che non ci andavo ma quello non importava. Mentre stavo andando a dormire mi passo una cosa più che altro un nome per la testa: Ilaria. Dovevo avvisarla della mia partenza ma come avrei potuto e come avrei potuto abbandonarla dopo 11 anni di amicizia? La mia voglia di partire svanì tutto ad un tratto e quella notte non riuscì a dormire.



Ei people salve a tutteeeeeeeeeeee :) in questa prima parte ho voluto farvi un quadro generale della vita di Beatrice e farvi capire cosa fà solitamente. Come reagirà secondo voi Sò a questa notizia della partenza di Bì??
Spero di ottenere tantissimi recensioni, per qualsiasi cosaaaa scrivetemiiiiiiiiiiii e fatemi sapere cosa ne pensate del primo capitolo a prestissimo il continuo ;) 
Ciaooooooooooooo bellezzeeeeeee :) 
  
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