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Autore: _Ash    14/03/2013    0 recensioni
MOMENTANEAMENTE SOSPESA!
All'agenzia di Goro si presenterà una signora che vorrà ingaggiare Goro nel risolvere fatti misteriosi che stanno accadendo nella sua famiglia; Le indagini si svolgeranno nella sua villa e Conan dovrà fare i conti con un assassino insospettabile e meschino...sarà coinvolta l'organizzazzione degli uomini in nero?? lo scoprirete leggendo..
Genere: Malinconico, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Detective Boys, Nuovo personaggio, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CONAN VS JACK, L’ASSASSINO ASSETATO DI SANGUE

 
La folle corsa del treno in fiamme, terminò alla stazione dell’Isola di Shikoku.
Ormai era fuori controllo e distrusse tutto ciò che incrociò sul suo cammino.
Ma a rendere ancor più terribile la strage, è il fatto che il treno ha viaggiato per circa due ore senza essere fermato e divorato dalle fiamme, con a bordo passeggeri, bruciati vivi e i loro corpi resi irriconoscibili. Molti tra loro erano bambini, innocenti uccisi, per mano di un pazzo.
Si, nessuno avrebbe mai detto che dietro le sue fattezze, si nascondesse una personalità tanto malvagia e terribile.
Ricordiamo inoltre che se non fosse stato per quel Piccolo Detective, la strage poteva essere anche peggiore.
Ringraziamolo e ricordiamolo sempre.
Una sola persona può fare la differenza su molte altre.
 
 

LA CLIENTE

 
Era un giorno come tanti nella grande città di Tokyo; Il sole picchiava alto nel cielo azzurro, senza neanche una sfumatura biancastra a interrompere tutta quella luce.
L’estate era ormai giunta da un paio di settimana e l’ultimo giorno di scuola era ormai alle porte; finalmente tutti gli studenti potevano godersi le loro vacanze estive!
Infatti, c’e già chi pensa a cosa mangiare durante l’estate…
“Hey ragazzi, che ne dite di andare al parco oggi pomeriggio?” propose una bambina con un bl cerchietto rosa in testa, ai suoi amici all’uscita da scuola.
Intorno a loro i ragazzini della loro età schiamazzavano con felicità per l’ultimo giorno di scuola, tanto atteso.
“Non lo so, forse è meglio rimanere in casa con questo caldo…” rispose l’amico più grassottello, tutto sudato e affaticato.
“Potremmo uscire verso le quattro, quando il sole sarà calato rispetto alle due.” Propose il bambino con le lentiggini.
I tre amici, non sentendo alcuna proposta dagli altri due amici, si girarono verso di loro e chiesero in coro
“Allora, voi cosa proponete?”
“Io passo ragazzi.” Ripose la bambina dai capelli ramati, alzando la mano.
“Oh, che peccato…Tu Conan?” chiese la bambina di nome Aiyumi
“Io vengo.” Rispose il bambino con gli occhiali denominato Conan
“Non puoi proprio venire oggi, Ai?” chiese il bambino chiamato Mitzuhiko.
“No, mi dispiace.” Rispose sempre nello stesso tono.
Continuarono a chiacchierare del più e del meno, finchè arrivarono alla soglia dell’agenzia investigativa Goro, un edificio di due piani, con delle vetrate con scritto appunto, il nome dell’agenzia.
“Possiamo venire un attimo su Conan? Abbiamo tanta sete.” Chiese Mitzuhiko
Lui annuì e insieme salirono le scale per poi varcare la porta dell’ufficio dell’infallibile Detective.
“Sono a casa!” salutò il bambino con gli occhiali.
Sulla scrivania dell’ufficio c’era un signore con i baffetti, tutto sudato e trasandato, intento a guardare la Tv e a scolarsi la terza lattina di birra.
“Ciao moccioso.” Lo salutò con sgarbo.
“Buongiorno Detective!” lo salutarono in coro i bambini.
“Ciao ragazzi!” dalla piccola cucina ecco spuntare una bellissima ragazza dai lunghi capelli castani e lo sguardo gentile.
“Ciao Ran!” salutarono di nuovo in coro i bambini.
“Allora, contenti che sono iniziate le vacanze estive?” chiese lei
“Siii!!”
“Nha, smettetela di fare baccano e filate via!” si lamentò Goro.
“Eddai Papà, sono solo contenti! E poi, che ne diresti di mollare un po’ quella Tv e quelle birre e di uscire un po’?” la rimproverò la figlia, portandosi via le due lattine vuote dalla scrivania.
“Goro è proprio incorreggibile, e pensare che la gente crede che sia lui a risolvere i casi in cui s’imbatte…” mormorò la piccola Ai Haibara al suo compagno Conan e lui rispose con una risatina
“Hehehe…”
Ma qualcuno interruppe quel quadretto, un Toc toc alla porta dell’agenzia.
“Prego, avanti!” disse Ran
La porta venne aperta da una donna molto elegante e fine, con un vestito lungo nero e un copri spalle di pizzo sempre della stessa tinta; I suoi capelli erano raccolti in un elegante chignon, neanche un ciuffo fuori posto, le labbra carnose colorate con del rossetto rosso vivace e gli occhi nocciola contornati da un bel trucco.
Tutti rimasero incantati da tanta bellezza, restando a bocca aperta a fissarla.
“Scusate il disturbo, sto cercando il Detective Goro…” chiese, un po’ imbarazzata da tutti quegli sguardi.
Goro si diede un occhiata e, rendendosi conto di essere impresentabile agli occhi di una donna così bella, si fiondò in bagno, chiudendo la porta e dopo cinque minuti ne uscì lavato, sbarbato e profumato.
“Scusi l’attesa, ora sono tutto suo mia bella signora!” disse Goro tutto esaltato; finalmente una bella donna che veniva per lui!
Tutti osservarono imbarazzati la scena, mentre Goro faceva tutte le sue moine alla povera signora.
“Papà, la vuoi piantate!?”
“Zitta, non ti intromettere!”
“Bene, noi…ce ne andiamo a casa..” esclamò Mitzuhiko gia prendendo la via per la porta.
“Arrivederci, Ciao!” salutarono in coro i bambini, ma nessuno li stava ascoltando
“Mi dica signora, per quale motivo è qua?” chiese il detective serio
“Vede, avrei un caso particolare da sottoporle…” iniziò la signora
La squadra dei giovani detective, dopo aver captato tali parole, in un lampo si sistemarono vicino al divano
“Abbiamo cambiato idea, restiamo!” urlarono di nuovo tutti in coro, attirando l’attenzione di Goro
“Hey voi, andate fuori a giocare, su!”
“No, la prego Detective, li faccia pure rimanere.” Disse cortesemente la cliente.
“Vado a preparare del the.” Disse Ran, congedandosi in cucina.
“Mi chiamo  Seriya Kanzo, e sono la moglie dell’illustre Kanzo del gruppo del medesimo nome.
Vede, ultimamente stanno accadendo delle cose strane all’interno della mia famiglia.
Oggi sono venuta qui da sola, senza consultare nessuno dei miei parenti, nemmeno mio marito.”
“Posso chiederle il motivo?” chiese Goro un po’ sorpreso.
“Perché vorrei che indagasse proprio su di loro. Ho paura che questi avvenimenti possano coinvolgere qualche componente della mia famiglia, ma vorrei che lei indagasse con discrezione, in segreto.
Tra qualche giorno la verrò a prendere con la mia macchina e potrà venire come ospite sotto falsa identità nella nostra villa in campagna, se accetta l’incarico.”
“Ecco il the!” disse Ran, appoggiando delle tazze e dei bicchieri sul tavolino.
“Ti ringrazio molto.”
Ran si sedette accanto al padre, curiosa come i giovani detective di sentire quale caso dovrà risolvere suo padre.
“Signora, quali sono questi avvenimenti?” chiese tutto curioso il piccolo con gli occhiali
Per tutta risposta, arrivò un sonoro pugno in testa dal detective
“Impertinente!”
“Oh, povero piccolo.” Disse tutta preoccupata la cliente, chinandosi verso il bambino.
“Ma no, non è niente!” disse lui con la mano sul bernoccolo
‘Manesco di un Goro’
“Comunque, questi avvenimenti a cui mi riferivo avvengono principalmente all’interno della nostra Villa.
Vede, ci abito con mio marito, il quale è sempre fuori per lavoro e torna la sera tardi, mia figlia di ventisei anni, la quale lavora part-time, mio figlio che avrà la loro età” disse indicando i bambini
“ …I domestici e i miei genitori; sono anziani e perciò abbiamo deciso di tenerli con noi a casa.
Bene, vede, da due mesi ormai succedono fatti strani…credo che…qualcuno stia attentando alla vita di qualche mio familiare.”
“Che cosa!?” esclamarono in coro i bambini.
“E mi dica, quali sarebbero questi strani avvenimenti?” chiese Goro, facendo la stessa domanda di Conan.
Gli incidenti iniziarono all’incirca due mesi fa.
Ogn notte squillava il telefono di casa e dall’altra parte si sentiva sempre la stessa cantilena…“
La donna si fermò, scossa da un brivido al solo ricordo di quella canzone agghiacciante.
Tutti aspettavano che riprendesse il racconto, silenziosi e gli occhi puntati sulla cliente.
“La canzone s’intitola Nanatsu no ko.”
Un fulmine a ciel sereno.
A sentire quel titolo al piccolo detective si sbarrarono gli occhi e subito la sua mente riprese l’immagine di Gin e Vodka, gli uomin in nero che gli avevano somministrato quel farmarco, facendolo regredire allo stato infantile.
Quella melodia era la stessa che, se composta sui tasti del cellulare, serviva a chiamare il Capo di quella organizzazione.
Si girò di scatto verso Ai, cercando di captare qualche segnale in lei; chissà, magari quella donna apparteneva all’organizzazione, magari l’aveva riconosciuta o il suo sesto senso era scattato…
La vide sconcertata e anche lei si girò verso di lui e i loro sguardi erano carichi di preoccupazione e di tensione.
“Tu credi che…” iniziò a domandare Conan all’amica.
“…Non lo so.” Concluse lei.
‘Questa cosa non mi convince per niente…’

   
 
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