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Autore: lisazDB    30/09/2007    2 recensioni
A volte non riflettiamo su cosa stiamo dicendo, e questo molte volte è un male. E si ha il rimorso. L' odioso rimorso di una diciottenne.
Genere: Malinconico, Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-TI ODIO!- gridai.
L' uomo mi guardò, gli occhi spalancati. Era stupito, ancora iracondo.
-TI ODIO!!- ridissi quella maledetta parola.
-TI ODIO E NON TI AVREI MAI VOLUTO COME PADRE!!- gridai ancora. E pensare che il motivo era così stupido. Così banale.
Ma mio padre ci rimase male, lui stravedeva per me. E io lo sapevo. Io stupida ragazzina viziata lo sapevo.
Ma glielo dissi.
Per vedere la sua reazione.
Era stato perchè mi aveva sgridato per aver preso una nota. Mi aveva proebito l' utilizzo del pc per una settimana, SOLO UNA SETTIMANA.
Era stato sempre buono con me. Così buono.
-VATTENE VIA!!- gridai. Avevo 14 anni.
Ero una stupida bambina.
 -Vuoi che me ne vada Elisa?- chiese mio padre.
-VAI VIA!!- gridai io, correndo in stanza.
Poco dopo mio padre bussò alla porta ed entrò.
-Sto per uscire..-
-....-
-Vuoi qualcosa?- lui, disposto a perdonarmi, disposto ad accettare ogni mia richiesta.
-VAI VIA! NON LO CAPISCI CHE TI ODIO??- gridai voltandomi e guardandolo furente. Mio parde mi guardò....abbassò la testa e uscì dalla camera.
Quanto ricordo quegli occhi, quanto rimpiango i suoi occhi felici. Quanto odio me stessa per quelle parole.
Ricordo quel giorno. Io giocai al pc,noncurante del fatto che mio padre non si era ancora ritirato.
Si erano fatte le 21.00 e il mio unico pensiero era -dov ' è finito? io ho fame!!- stupida, viziata ragazzina.
Poi verso le 23 chiamarono.
Alzai la cornetta pensando -sarà papà che si fa sentire!-
-Pronto?-
-Casa Marocchi?-
-Si, chi è?-
-Sono l' agente Roddi della polizia. Il signor Arturo è stato coinvolto in un incidente...- disse la voce, cupa.
Rimasi raggelata.

Ospedale. C' era mio nonno accanto a me. Mi duoleva la testa. Tutto era accaduto così in fretta...
D' un tratto uscì un medico.
Alzai gli occhi spaventati.
-Allora dottore?- chiese mio nonno, unico mio familiare.
-Mi dispiace....-

-Mi dispiace papà...-.
Sono passati 3 anni da allora.
E' il mio compleanno papà.
Quanto vorrei che tu fossi qui adesso.
Compio 18 anni papà.
E' il 23 Aprile.
Tu sei morto precisamente 3 anni fa. Era il 22 Aprile.
Eri uscito a comprare il regalo per il mio compleanno.
Mi consegnarono il pacco una settimana dopo. Era un cellulare.
Piansi, come piango adesso nel ricordarti.
Scusami papà.
Io non ti odio.
Nè ti ho mai odiato.
Sono stata crudele ed insensibile.
L' incidente fu causato da una macchina rossa guidata da un ubbriaco. Avevi la precedenza da destra, ma la macchina rossa non si è fermata. Ha continuato a viaggiare a tutta velocità, scontrandosi con te di fianco.
Mi sono chiesta cosa sarebbe successo, se ti avessi chiesto scusa, ti avessi abbracciato.
Saresti partito almeno 5 minuti dopo.
E non avresti incontrato quella macchina rossa.
Mi dispiace papà
Ti vorrei tato chiedere perdono.
Mi dispiace.
E so che prioma o poi,
quando gli alngeli mi prenderanno
per portarmi lassù
tu srai li, e io potrò finalmente chiederti...
scusa.

  
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