Premessa: questo capitolo è un cappy
un po’ strano che ho scritto durante un momento di
pura follia, quindi vi prego di prenderlo con le dovute pinze, non è essenziale
ai fini della storia, anche se c’è un avvenimento che dà il via a qualcosa di
molto particolare che si protrarrà poi per i prossimi cap.
Spero
che nonostante la pazzia intrinseca, vi piaccia e mi auguro che mi lascerete un
commentino… ^^
Aspetto
fiduciosa
Nyssa
Il
luogo dove si trovava assomigliava molto al mondo dei My
little Pony che trasmettevano in tv qualche estate fa.
C’era
un grande prato verde, costellato di fiorellini multicolori che brillavano di
rugiada, lei stava distesa sotto un’imponente albero
con delicati boccioli bianchi e rosa pastello osservando l’orizzonte, limpido e
azzurro come nel cartone di Lady Oscar. Alle sue spalle svettava un gigantesco
castello bianco che risplendeva della luce del sole, con il tetto azzurro e
alte torri che si slanciavano longilinee come a voler toccare il cielo:
insomma, il Castello della Bella Addormentata della Disney, spiccicato.
Animali
dall’aria serena passeggiavano lì attorno, unicorni e cavalli alati, creature
su cui aveva fantasticato fin dall’infanzia, saltellavano sul prato e volavano
sull’arcobaleno che faceva da cornice al castello.
Una
leggera brezza faceva sventolare stendardi e gonfaloni fissati alle estremità
delle torri, tutti con colori caldi e intensi.
Stava
coccolando un draghetto viola che poco aveva di
simile al gigantesco ungaro spinato che Harry aveva
dovuto combattere al quarto anno, decisamente un sogno poco realistico.
In
lontananza, come a comparire direttamente dall’orizzonte, un cavaliere in
armatura dorata si sta avvicinando su un baldo destriero candido e possente,
dritto verso di lei, mentre la corazza baluginava sotto il sole.
Sorrise,
contenta che, finalmente, anche per lei, il cavaliere dall’armatura
scintillante fosse giunto. Un cavaliere tutto per lei, che la volesse per
quella che era davvero e non per quello che appariva.
Un
bussare violento ad una porta la distrasse momentaneamente dalla contemplazione
del fusto a cavallo, il suono, inconsueto per un sogno all’aria aperta, fu
seguito da una frase gridata
-
Herm!
Che cazzo stai facendo ancora! Alzati immediatamente
c’è un casino allucinante!!!
Innegabile.
Quella era la voce da “Siamo nei casini più neri e non sappiamo cosa fare” di
Harry Potter.
Il
Bambino Sopravvissuto stava infatti dall’altro capo
della porta di quercia della sua stanza a bussare con insistenza perché
scendesse, altro che “casini neri”…
Il
sognò svanì velocemente, addio cavaliere dall’armatura
scintillate e addio mondo e futuro roseo, Hermione si domandò cosa avesse da
rompere Harry la mattina della domenica alle… 8.30! No, ma dico, erano tutti
pazzi in quella scuola! Svegliare una persona addormentata alle otto e mezza
della domenica mattina era un reato che sarebbe dovuto essere punito con
l’ergastolo ad Azkaban!
Come
si permetteva Harry si farle questo, oltre, vabbè, a
far fuggire il bellissimo a cavallo e rovinando il suo sogno d’amore.
Buttando
le gambe giù dal letto, calzò le pantofole di peluche, notando solo in quel
momento che il primo piede che aveva toccato terra era stato il sinistro.
Malissimo.
Si preannunciava una domenica con i controfiocchi.
-
Arrivo!
Arrivo! – gridò all’indirizzo della porta dove Harry stava continuando a
battere il pugno.
Prima
di girare la chiave nella serratura, prese un bel respiro.
Poi,
lentamente, fece scattare gli ingranaggi e aprì l’uscio.
Cappuccetto Rosso le attraversò la strada con tanto di
mantellina scarlatta, cestino di vimini al braccio e grembiulino a quadretti
bianchi, i boccoli biondi che ondeggiavano e i fiorellini che crescevano sulla
fredda pietra della loro Torre dormitorio al suo passaggio.
Un
momento, ma il suo sogno non era già terminato?
Sollevò
gli occhi assai preoccupata, trovando Harry dall’altra
parte del corridoio che guardava la bambina con altrettanto sconcerto.
-
Harry?
– chiese cauta, temendo che, a quel punto, il suo migliore amico le rispondesse
con la voce di Titti.
-
Herm,
siamo nella merda – allelujah, strano ma vero!
-
Harry,
dimmi che sto sognando – implorò cauta la riccia
-
Vorrei
dirlo anche io… - rispose mesto il moro – adesso vieni, abbiamo grossissimi
problemi e non solo noi…
Conducendola
come una malata di mente fino all’imboccatura delle scale, lasciò che la
ragazza scendesse da sola fino alla Sala Comune.
A
metà della rampa Hermione si fermò ancora più sconvolta
-
Harry!
– disse costernata voltandosi verso di lui – che cosa ci fa
Bambi che pascola nella nostra Sala Comune?
Harry
Potter scosse la testa, ignaro della risposta e raggiungendola, mentre la
Caposcuola avanzava di qualche gradino con estrema cautela, cosa mai era
successo alla rinomata Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts?
Con
circospezione fece girare lo sguardo: il camino scoppiettava come ogni
domenica, riscaldando la stanza in pietra, peccato che sul resto del pavimento
fosse spuntato caprifoglio ed erbetta fresca che Bambi,
che sembrava uscito da un film, brucava amabilmente, attirando gli sguardi costernati, ma carichi di “very
cute” di Calì.
L’appendiabiti
dalla porta era diventato un albero e Tamburello con Fiore facevano la loro
parte nella stanza, rincorrendosi sotto i divani.
Proprio
su uno dei due divani posti davanti al fuoco, stava seduto il Principe delle
Serpi in persona.
Al
ricordo di quel che la sera precedente era successo, Hermione arrossì,
affrettandosi subito a mascherare la cosa con uno starnuto, allorché Harry
prese a guardarla strano.
Decisa
a rispettare il patto che si erano fatti, la ragazza si voltò svelta verso il
suo migliore amico
-
Harry –
chiese dubbiosa – che ci fa Malfoy nella nostra Sala Comune alle otto del
mattino? Fa anche lui parte della follia generale? – Harry sospirò
-
Più o
meno – rispose evasivamente
Hermione
scese gli ultimi scalini e si ritrovò in quella che, fino a poche ore prima,
era stata il luogo di ritrovo dei Grifoni.
-
Granger
– disse il biondo accennando un saluto col capo e rivolgendole un sorriso divertito
Però,
che cambiamento! Rifletté la mora guardandolo, cambiava da così a così da quando era solo con lei nelle cucine a quando si trovava
fuori da esse.
-
Qualcuno
mi spiega che sta succedendo? – chiese infine la ragazza osservando le facce
dei compagni di Casa, forse più a disagio di avere Malfoy nel
loro dormitori che Bambi che pascolava quieto
accanto al camino. – e lui cosa ci fa qui? – disse additando l’altezzoso Slytherin con le lunghe gambe allungate sul tavolino
-
Sempre
di buonumore al risveglio – celiò il diretto interessato portandosi le mani
dietro la testa
-
Non cominciare,
Malfoy – chiarì lei, per niente in vena di fare del sarcasmo
-
Era una
semplice constatazione – disse la serpe con finta noncuranza – come quella sul
tuo bel pigiamino
Impossibile!
Inconcepibile! Ma come faceva Malfoy a farla uscire così tanto di testa? Eppure
la sera prima era sì fuori di testa, ma non come adesso, non allo stesso
modo…
Quando
si comportava “da Draco Malfoy” era decisamente odioso…
Arricciando
la bocca su un lato e incrociando le braccia al petto, si preparò per il primo
scontro verbale della domenica mattina.
-
Primo, Malferret, io non ti ho chiesto qualcosa sul mio pigiama e,
secondo, cosa importante, non mi interessa cosa pensi a riguardo!
La
sua faccia divertita la mandò ancora più in bestia
-
Adesso
basta, Herm – disse Harry facendola sedere – stavamo
discutendo del casino di questa roba che gironzola per la scuola, a quanto pare tutte le Case ne sono state contagiate…
Hermione
sollevò le sopracciglia stupita, facendo scemare parte
della collera
-
Anche
da voi? – chiese all’indirizzo della Serpe, Malfoy annuì
-
Abbiamo
avuto qualche problema con una certa strega cattiva di Biancaneve che si è
piazzata davanti allo specchio di Pansy cominciando a
chiedergli chi fosse la più bella… anche se, in tutta
sincerità, quella non mi sembrava molto una strega… - lo scetticismo di Malfoy
era più che comprensibile, quelle erano favole babbane,
che ci facevano i personaggi delle favole babbane a Hogwarts?
-
Dove
sono i Caposcuola di Corvonero
e Tassorosso? – domandò guardando intorno alla
ricerca degli altri due
-
A Corvonero hanno avuto qualche problema perché si sono
ritrovati la sirenetta che sguazzava nella vasca da bagno del dormitorio
maschile e poi c’era una pazza che rincorreva Oscar, il ranocchio di Neville,
farfugliando che doveva trasformarsi in principe… quindi hanno problemi ancor
più gravi dei nostri
-
La
favola del principe ranocchio, - disse quasi soprappensiero – e i Tassi?
-
A loro
è toccata Cenerentola – spiegò ancora il moro – e adesso sta rassettando tutta
-
Sempre
la solita fortuna – sentì borbottare Malfoy
-
E io
che dovrei farci, scusa? – domandò infine lei, rivolgendosi al suo compagno di
Casa
-
Non
conosci qualche controincantesimo per mandarli via? –
rispose Harry, lei scosse la testa
-
Come
faccio, non so neppure da dove vengono!
Harry
si lasciò andare sul divano e guardò pensieroso il soffitto
-
Senti –
disse infine la grifoncina – dammi il tempo di
vestirmi e vado dalla McGranitt, vediamo che si può
fare… - Harry annuì, consapevole che quella era l’unica strada – Malfoy! –
disse imperiosa all’indirizzo del biondastro – tu verrai con me – scandì
-
Ehi! –
gridò l’altro – non pensare neppure di darmi ordini in questo modo!
-
Senti Malferret – disse perentoria lei avvicinandosi
pericolosamente – TU VERRAI CON ME
-
Non
pensare di trattarmi in questo modo! – protestò il Caposcuola verde-argento
Vedendoli
litigare così furiosamente al centro della saletta, Harry si domandò se quella
che aveva avuto quella notte non era stata una visione.
Sembravano
due persone diverse, non quiete, calme e rilassate, due galletti bizzosi che si
beccavano malamente, mentre il loro spirito li
bruciava impedendo loro di cedere terreno.
Sospirò
sconsolato.
-
Ve
bene, - disse chiudendo la discussione – finirete di ammazzarvi più tardi, per
il momento Herm, vai a cambiarti, Malfoy, ti do da
bere qualcosa
La
Caposcuola dei grifoni si allontanò di corsa su per le scale con il dente
avvelenato verso la serpe malefica, ma, soprattutto, verso il suo migliore
amico.
Giusto,
e l’altro migliore amico che fine aveva fatto?
Sbirciò
nella sua stanza mentre saliva alla camera del
Caposcuola, Ron non si stava nuovamente dando da fare
con la Brown, peccato, dopo tutto quel che era
successo il giorno prima, probabilmente se l’avesse trovato di nuovo in analoga
situazione avrebbe spalancato la porta cominciando ad elencare le norme che
avevano contravvenuto.
Un
vero peccato…
* * *
Un
quarto d’ora dopo, lei e Malfoy stavano nuovamente percorrendo le scale per
raggiungere il primo piano dove erano gli uffici dei prof.
Avevano
deciso di non passare per la scorciatoia per vedere un po’ in che stato era la
scuola e, dopo averla vista, decisero che era molto
peggio di quel che immaginava. O meglio, LEI decise che era molto peggio di
quel che si era figurata perché lui aveva già visto quello spettacolo e in
quell’ammasso di persone provenienti dalle favole babbane
e non ci stava capendo niente di niente.
-
Granger
– disse rivolgendole la parola e guardando di sotto da una balaustra, il suo
tono, decise la mora, era lo stesso di tutti i giorni, lo sguardo con cui la
studiò no: erano dei grandi attori. No, correzione, lui era un grande attore
perché quando l’aveva provocata al Grifondoro, lei
aveva davvero creduto che fosse tornato il Draco Malfoy di tutti i giorni e
avesse cancellato quanto accaduto. Beh, dopotutto gliel’aveva detto, lui erano
strano solo quando erano solo loro due e neppure
sempre, su questo doveva convenirne
-
Chi è quel tipo in mezzo al corridoio – domandò la serpe
indicando un vecchietto con la barba lunga, gli occhiali a mezzaluna e una
lunga tunica blu a stelle gialle fluorescenti;
Hermione
guardò oltre il corrimano e scorse la figura
-
Quello
è Mago Merlino – spiegò senza degnarlo di troppa attenzione, sembrava uscito
dalla Spada nella Roccia
Per
un attimo vide affiorare un sorriso divertito alle labbra, ovviamente l’idea di
magia dei babbani era molto diversa da quella dei
veri maghi…
-
Granger
– disse trattenendo a stento il sorriso – se quello è Merlino io sono
Hermione
lo guardò sorpresa, per la prima volta in vita sua lo sentiva fare del sarcasmo
su se stesso
-
Mi
spiace dirtelo, ma quello è proprio Merlino… - chiarì
immaginandolo vestito con la tunica turchese e la bacchetta magica a forma di
stella in mano, sicuramente avrebbe avuto un’espressione molto meno amabile
dell’originale – ovviamente è un Mago Merlino immaginato dai babbani… quindi forse farai meglio a prepararti il
vestitino azzurro… - disse con una punta di cattiveria
L’espressione
che Malfoy le rivolse avrebbe sintetizzato quella che avrebbe mostrato al mondo
se davvero si fosse dovuto vestire da Fata Turchina. Blaise
sicuramente non avrebbe perso tempo a vendersi lo scoop.
Stava
ancora scendendo, ridacchiando della cosa, con l’espressione per niente
conciliante di Malfoy che l’accompagnava, quando venne
praticamente investita da Ginny che correva come una
forsennata su per le scale
-
Oddio Herm, è terribile – disse quasi travolgendola, sia correndo
che con le parole – c’è una mezza matta vestita da odalisca che ha improvvisato
una lap-dance nella Sala Grande e alcuni studenti che
le lanciano soldi! L’hanno presa per una pornodiva!
Le
sopracciglia di Malfoy volarono in alto con aria felicemente sorpresa
-
Questa
non me la voglio perdere – disse all’indirizzo delle due grifondoro
Il
pizzicotto che la Granger gli diete sul braccio
esprimeva perfettamente i suoi pensieri in proposito
-
Ginny –
disse la mora passando in Berserk Mode – voglio Luna
e la Bones sobrie, dille di intervenire e di
sospendere immediatamente questo schifo mentre tu…
-
Draco!
– ecco, questo era Blaise, anche lui di corsa su per
le scale di Grifondoro alla ricerca del suo migliore
amico, tra un po’ avrebbero potuto allestire un’assemblea
-
È
terribile – disse il moro dagli occhi blu coinvolgendo anche Hermione nella
cosa – la Strega di Biancaneve è venuta alle mani con Pansy
e c’è Daphne che sta per avere una crisi isterica! Eppoi abbiamo sette nani
bruttissimi che se la girano per
-
Ginny,
puoi occupartene tu? – chiese la more alla rossa
-
Scherzi?
– disse l’altra – io a Serpeverde non ci metto i
piedi! – si schifò la sorellina di Ron, Hermione sospirò
-
D’accordo,
prendi Luna e dille di mettere a posto questo casino e tu vai a fermare la
spogliarellista della Sala Grande – Blaise drizzò
istantaneamente le orecchie a sentire la parola “spogliarellista”.
Ginny annuì e corse via da dove era venuta in un modo che a Hermione
ricordava parecchio “Mamma ho perso l’aereo”.
-
Blaise –
disse rivolgendosi all’altro Serpeverde – per favore,
cerca Harry e digli di venire davanti all’ufficio della McGrannit,
gli parlerò quando avrò finito con la prof
-
Detta
così sembra una minaccia – constatò la serpe
-
Harry
dovrebbe essere al gazebo o da qualche parte al pianterreno – specificò ancora
senza degnare di attenzione le parole prima pronunciate da Zabini
-
E tu e
Draco? – chiese rivolgendo un’occhiata interrogativa al suo compagno
-
Parliamo
con la McGrannit – rispose per entrambi lei
Blaise non si preoccupò di mascherare la sua scrosciante risata quando sentì quelle parole
-
Ci
vediamo dopo – articolò allontanandosi senza riuscire a smettere di ridere, i
due rimasti si guardarono perplessi
Davanti
all’ufficio della prof stavano due studenti di Tassorosso,
McMillan e la Habbott, lui sembrava piuttosto malconcio.
-
Che
succede – chiese Hermione ai due Prefetti dei Tassi con il tono della crocerossina
-
Degli esserini piccolissimi ci hanno teso un’imboscata – si
giustificò Ernie
-
Dicono
di appartenere all’Esercito di Liberazione di Lilliput
Hermione
sospirò ancora più sconsolata, perfino i lillipuziani…
-
Porta
Ernie dalla Chips – si affrettò a dire – parlo io con
la McGrannit, anche se, ormai, aveva perso il conto
di quante favole si era vista passare davanti agli occhi in versione Disney
-
Ah, Finnigan mi aveva detto di riferirle anche che c’era una
ragazza piccolissima che aveva allestito un discorso nell’aula conferenze sulle
differenze razziali tra chi ha le ali e chi no… solo che poi è caduta dentro un
calamaio d’inchiostro e credo si sia intossicata…
Ci
mancava solo Pollicina, rifletté la riccia annuendo
alla Habbott
-
Dirò
anche questo – confermò, poi i due Tassi se ne andarono
-
Dì un
po’, mezzosangue – chiese Malfoy – ma tu conosci
davvero tutti questi cerebrolesi che girano per la
scuola?
Hermione
annuì tristemente, quello non era certo uno spettacolo in grado di assegnare
qualche punto al mondo babbano…
-
Sono
favole del mio mondo – spiegò con calma – tra i babbani
le conoscono quasi tutti, solo che normalmente non sono vive…
Senza
dargli il tempo di replicare, e quindi insultare il mondo dal quale lei
proveniva, girò la maniglia della porta ed entrò nell’ufficio della sua
Responsabile.
-
Signorina
Granger, signor Malfoy, prego, sedete – disse la prof indicando le due
poltroncine che avevano segnato l’inizio dell’incubo delle ripetizioni
-
Professoressa…
- iniziò la Caposcuola
-
Lo so –
annuì la donna – la scuola è invasa da favole distorte – Hermione annuì
-
Strada
facendo ho sentito di tutto – chiarì – Cenerentola, Biancaneve, streghe
cattive, i nani e i lillipuziani, perfino Pollicina!
– s’infervorò
-
Per non
parlare di Merlino – aggiunse Malfoy che aveva indelebilmente impressa la scena
del vecchio mago allucinato che scambiava un primino
per un certo “Semola”.
-
Lo so,
lo so – fu la risposta della prof – è successo un disastro e a qualche modo
dobbiamo rimetterlo a posto.
Disastro,
decisero i due studenti, era un volgare eufemismo per definire la CATASTROFE
che si era abbattuta su di loro.
-
Inoltre
– continuò la Granger – gli studenti sono nel panico e non sanno come gestire
la situazione – la vicepreside annuì
-
È nato
tutto questa notte – disse – qualcuno ha versato inavvertitamente una pozione PrendiVita su un libro delle favole che stava nell’aula di Raimond e adesso ci sono tutti questi personaggi che girano
a piede libero – la grifoncina annuì
-
Si sa
chi è stato? – domandò Malfoy, la prof scosse la testa e lui imprecò
silenziosamente, quando gli avesse mezzo le mani addosso, questo personaggio
avrebbe fatto una brutta fine
-
Si sa
almeno cosa ci faceva nell’aula di Raimond? – chiese
a sua volta la mora, ma la risposta fu la stessa
-
Ho
chiesto al professor Piton di preparare una pozione
per distruggere i famigli – spiegò la Responsabile dei Grifoni – ve ne fornirò
un po’, il vostro compito sarà quello di recuperare tutti i personaggi e
toccarli con questa, in modo che scompaiano
Le
due facce allibite degli studenti erano lo specchio dei loro pensieri: i
professori si erano ammattiti tutti in una notte, probabilmente per colpa di
qualche favola, magari era stato il perfido mago Rotbart
del Lago dei Cigni…
Come
era già successo la volta precedente, alla punizione non c’era scampo, non ci
si poteva rifiutare. E la prof, forte di questa convinzione, si affrettò a far
uscire i due ragazzi dall’ufficio.
Come
richiesto, davanti alla porta stavano, seduti sul divanetto e infischiandosene
del cartello “Vietato Fumare” stavano Harry e Blaise,
con al seguito Colin Canon e fratellino.
Studiò
le quattro persone che sembravano uscite da una maratona, stanche e stremate
-
Che vi
è successo? – chiese a Harry
-
Ho
visto una marionetta che camminava senza fili – specificò il bambino
sopravvissuto – e mi sembrava di essere in uno di quei film dell’orrore, così
mi sono lasciato prendere dal panico e sono corso via, Blaise
e gli altri mi hanno seguito… - chiarì
-
Ma
Harry, era solo Pinocchio – sottolineò la sua migliore amica facendo 2+2, Draco
ghignò sadicamente all’indirizzo suo e del suo migliore amico
-
Beh, ho
avuto meno paura quando mi sono trovato faccia a
faccia con Voldemort! – scandì il ragazzo con gli
occhiali
-
Tu e Ron la dovete smettere di guardare tutti quegli horror
d’estate – lo ammonì – basta The Ring e basta Esorcista, solo
commedie brillanti!
Harry
fece finta di annuire, per niente allettato dall’idea di vedere quei film
smielati.
-
Colin –
disse poi al biondino con fedele macchina fotografica e fratello cozza al
seguito – ho un lavoretto per te
Fiutando
odore di scoop, il responsabile della Gazzetta di Hogwarts
si affrettò a ritrovare la sua serenità e si avvicinò alla mezzosangue che lo
prese leggermente in disparte
-
Ascolta
– disse al compagno di Casa – ti propongo un patto, - l’altro la guardò
interessato – lascia perdere questa storia delle favole che camminano e vai
nell’aula 2 di Raimond, a quanto
pare è nato tutto da lì, hanno messo una pozione PrendiVita
su un libro babbano – l’espressione del ragazzino
sembrava sempre più interessata – come Caposcuola ti lascerò pubblicare tutto
quel che vorrai sulla storia se tu mi troverai chi è stato
Gli
occhi di Colin brillarono sadicamente
-
Consideralo
fatto, Herm – disse allungando la mano – ti porterò
quell’imbecille su un piatto d’argento se mi lascerai dire chi è stato –
Hermione gli strinse la mano convinta con una luce strana negli occhi
-
Siate
discreti, non voglio voci di corridoio né prof che si lamentano
-
Lascia
fare a noi – annuì il biondino – mio fratello è appassionato di gialli magici,
sappiamo come procedere
-
Mi
raccomando, voglio il colpevole sulla prima pagina della Gazzetta di domani
-
Contaci
– rispose l’altro facendo il gesto della vittoria, raccattando il fratellino e
scomparendo al di là del colonnato.
Harry,
Draco e Blaise la guardarono perplessi.
-
Su,
mettiamoci al lavoro – decretò la ragazza con rinnovata energia – dobbiamo
catturare tutte le favole sparpagliate per la scuola
-
Ehi,
mezzosangue, frena – disse Draco – puoi pure scordartelo che io muova un dito per darti una mano.
Hermione
si avvicinò al suo interlocutore fino a piantargli un dito esattamente a metà
del petto e premendo un poco
-
Ascoltami
bene, dannato furetto – scandì con voce pericolosa – tu mi darai una mano con
questa faccenda o, come è vero che mi chiamo Hermione Granger, quel che resta
del tuo anno scolastico sarà un tale inferno che rimpiangerai di non trovarti
ad Azkaban! – Malfoy strinse gli occhi fino a due
fessure, per niente intimorito dall’aria minacciosa e dallo sguardo e la fissò
con altrettanta sfrontatezza
-
È una
minaccia, Granger? – chiese
-
Precisamente
– sibilò lei mordendosi il labbro inferiore, vide i suoi occhi d’argento brillare
-
D’accordo
– annuì la serpe
Hermione
alzò fieramente il mento come segno di vittoria e lo
squadrò.
Blaise cominciò a ridere di nuovo, beccandosi, questa volta,
l’occhiataccia di Draco.
Che
fosse.
FIAT!
-
Harry –
e si rivolse all’amico – ho Ginny, Luna e la Bones impegnate, portami giù Neville, Padma,
Thomas e Calì, mi servono
rinforzi… anche Ron se lo trovi, stamattina non l’ho
visto in giro, ti aspetto qui tra cinque minuti
Harry
annuì, perfettamente conscio che se la situazione la gestiva Hermione, allora
si sarebbe sistemato tutto.
-
Blaise –
Zabini scattò sull’attenti – portami Daphne, credo
che sia la più sana della vostra casa e potrà dare una
mano… niente Parkinson e niente di niente – Zabini annuì – ci ritroviamo qui tra cinque minuti
-
Malfoy
– disse poi all’indirizzo del biondo – tu andrai da Piton
a farti dare la pozione
-
Perché,
tu che devi fare?
-
Cominciare
a mettere a posto qualche casino, voglio le porte della scuola sigillate e
soprattutto, - disse assottigliando gli occhi, vado a salvare Tiger e Goyle dalla casa di
marzapane della strega di Hansel e Gretel
Senza
dire nulla lui annuì e percorse il corridoio avviandosi verso l’ufficio di Piton, scorrendo prima quelli degli altri prof, segnati con
la targhetta della materia che insegnavano e il loro nome.
* * *
Cinque
minuti dopo una discreta folla chiacchierava davanti all’ufficio della
vicepreside aspettando che Hermione Granger decidesse il da farsi.
Quando
-
Benissimo
– disse all’indirizzo dei presenti – non sto a spiegarvi la nemesi di questa
giornata che stiamo vivendo, i professori vogliono che recuperiamo tutte le
favole che vede camminare; vi dico che rientrerà nella valutazione di Difesa
contro le Arti Oscure e Incantesimi, il vostro obiettivo sarà fondamentalmente
quello di portare tutti i famigli in Sala Grande, a mezzogiorno arriveremo con
la pozione e li faremo scomparire. Sia chiaro – aggiunse – non voglio disastri
Assoggettati
alla dittatura Granger, il gruppo annuì compatto come uno squadrone
dell’esercito: pronti per la missione.
-
Mi
raccomando – aggiunse la mora – setacciate la scuola, frugate ogni angolo, ogni
Casa, ogni ripostiglio, ogni aula: li voglio tutti in Sala Grande.
Ripetendo
il gesto, tutti la guardarono.
-
Harry, Zabini e Malfoy con me – decretò all’ultimo – gli altri si
dividano in gruppetti e comincino la ricerca.
Sparpagliandosi,
gli studenti si affrettarono a cercare qualche compagno e, con la grinta di chi
si sente il salvatore del mondo, si diressero verso
gli altri piani, decisi alla vittoria.
I
rimanenti guardarono Hermione, un po’ sconvolti da quella presa di posizione
-
Noi ci
occupiamo della Torre di Astronomia – disse lei
-
Perché,
che succede alla Torre? – chiese Blaise mentre s’incamminavano
-
C’è
Raperonzolo che vuole impiccare Nott
-
E
perché non possiamo lasciarglielo fare? – domandò Harry, beccandosi un’occhiata
truce da Malfoy e una accigliata dalla sua migliore
amica.
* * *
Era
mezzogiorno suonato e
Definire
rumore il livello di suono che si percepiva era scorretto, ma al momento Hermione
non riusciva a ricordare un termine che potesse
definirlo con maggiore precisione.
Dopo
aver salvato Nott dall’impiccagione, il lupo di
cenerentola dalla brama della Brown che voleva farne
una pelliccia e Geppetto che tentava di affondare nel
lago della scuola su una zattera, avevano deciso di cominciare a far scomparire
le favole fino ad allora raccolte e la cosa non era stata propriamente facile.
In
fila indiana davanti a lei, trattenuti da vari studenti, i famigli aspettavano
la loro condanna a tornare alla carta stampata della Bloomsbury.
Era
nato qualche problema anche con Hansel e Gretel, che si erano persi al terzo piano ed erano incorsi
nell’ira di Gazza, ovviamente dopo aver disseminato i corridoi con briciole di
pane.
Dal
Libro della Giungla avevano fatto la loro comparsa Mowgli,
che si stava ancora dondolando sul lampadario dell’ingresso, Baghera e Biss che, grazie
all’aiuto di Harry, era stato fatto scomparire con una certa facilità.
Al
momento si contavano i danni tra le fila dei lillipuziani, il loro Esercito di
liberazione aveva invaso il quartier generale del
Comitato Studentesco, provocando il panico tra la presidentessa e le altre sue
associate, che si erano affrettate, con modi poco adatti a delle signorine, a
mettere k.o. gli aggressori.
Ariel
era stata portata in Sala Grande a bordo di una vasca da bagno volante, peccato
solo che la povera sirena soffrisse di vertigini e
quindi aveva avuto il mal d’aria nel tragitto da Corvonero
ai piani inferiori, anche se i problemi più grandi li avevano riscontrati con i
membri maschili della Casa, che la contemplavano incantati mentre cantava e
sguazzava nel loro bagno, coperta dolo dai lunghi capelli rossi.
La
piccola fiammiferaia aveva dato fuoco alla Sala Comune di Serpeverde,
finalmente felice di poter avere un po’ di calduccio e lanciando accidenti
assai imbarazzanti al suo creatore Andersen.
Blaise, seduto ad uno dei tavoli, teneva il conto dei personaggi che
avevano fatto sparire e la lista era piuttosto lunga: la prof aveva fornito
loro una copia del libro incriminato, in modo che potessero controllare a che
punto del lavoro fossero, peccato che la grande stanza fosse ancora piena di
personaggi in tenuta medievale e altri squinternati.
Scassinare
la bara d’oro e cristallo che i nani avevano costruito per Biancaneve (la
ragazza era arrivata con il necessaire) era stato tutt’altro
che facile e diversi studenti avevano dovuto
collaborare con piedi di porco e altri strumenti poco adatti ad una futura
professione regolarmente retribuita.
Silente
in persona era sceso a parlare con Mago Merlino e i due erano ancora chiusi
nell’ufficio del preside a discutere di magia.
Insomma,
era un delirio, sia tra i famigli che tra gli studenti.
Malfoy
se ne stava svaccato su una seggiola accanto
all’amico, mentre Potty e la mezzosangue lavoravano a
far scomparire i tormentatori della quiete pubblica.
Le
due gemelle Patil avevano fatto un ottimo lavoro
psicologico con il Principe e il Povero che giocavano a nascondino nell’aula di
Aritmanzia, minando nel profondo le loro radicate
credenze sociali.
A
quel punto la lista si allungava e piano piano i
personaggi scomparivano.
Pollicina era tornata al suo mondo dopo che la Chips l’aveva disintossicata dall’inchiostro, Piton aveva stretto amicizia con Rotbart
e la Sprite con Maga Magò
che, pressappoco, seguiva i suoi stessi criteri di moda.
Alle
cinque del pomeriggio e senza pranzo, mancavano gli ultimi famigli: Rosarossa voleva ricongiungersi al suo amato nanetto ricco, quindi non faceva storie, Barbablù, dopo
aver decretato che le ragazze della scuola erano tutte racchie e non facevano
per lui, si era dato una calmata, contento di poter tornare dalle sue mogli più
o meno cadaveriche,
Quando
anche l’ultimo nome fu scritto sulla pergamena,
trecento figure di carta erano tornate al loro mondo.
Le
facce sconvolte dei presenti, comunque lieti di essersene liberati, indicavano
lo stato di precario equilibrio mentale degli stessi.
Controllando
l’orologio da polso, Hermione dichiarò chiusa quella giornata e decretò la fine
dell’operazione.
Fu
a quel punto che, oltrepassando velocemente la porta, Colin
Canon, per una volta senza fratello, andò a
comunicare l’esito delle indagini alla sua Caposcuola.
-
Herm –
disse all’orecchio della ragazza con tono assai serio – ci sarebbero un paio di
cose da discutere perché Dennis ed io abbiamo
scoperto qualcosa circa il colpevole…
Sembrava
molto preoccupato, rifletté la Caposcuola, ma al momento voleva solo sedersi su
una poltrona e rimanere tranquilla fino all’ora di
cena.
-
Non
potete aspettare fino a dopo la cena? – chiese speranzosa al ragazzino che, a
malincuore, annuì
-
Ti
aspettiamo su all’aula di Raimond appena terminato,
io e mio fratelli non lasceremo la classe
Annuendo,
la mora si domandò il motivo di tanta preoccupazione, ma conoscendo le strane
fissazioni dei fratelli Canon, decise di soprassedere
momentaneamente sulla cosa.
-
Harry,
qui abbiamo finito – disse al suo migliore amico che aveva un’aria
terribilmente sbattuta, - se ne hai voglia possiamo tornare al Grifondoro e riposarci fino alla cena, poi dobbiamo terminare
ancora una cosa…
-
Sono
così contento che tutto sia finito che credo offrirò da bere a Blaise e, ma sì, perché no, mi sento buono, Malfoy, vuoi
unirti?
Il
biondo fu enormemente tentato di rifiutare la cortesia di Potter, ma
analizzando lo sguardo serio che la mezzosangue gli lanciava, traducibile come
“per una volta vedi di non fare il solito cafone” era sufficientemente
convincente.
Aspettando
che Hermione fosse distratta, il ragazzo dagli occhi
verdi ne approfittò per battere tre volte con la bacchetta su alcune pietre del
muro, accanto al camino, aprendo quindi uno scomparto segreto della parete che
si rivelò vuoto.
Il
bambino sopravvissuto studiò perplesso lo spazio dove normalmente nascondeva il
suo prezioso corroborante.
-
Andiamo,
Harry – disse Hermione trafficando con alcune cose su un tavolino e senza
neppure guardarlo in faccia – non ti sarai davvero creduto che ti lasciassi
tenere del firewhiskey nella nostra sala comune?
Harry
la guardò senza capire, ancora preoccupato per le sorti della bevanda, Malfoy e
Zabini, dall’altra parte, stavano invece ghignando
malignamente.
Ora
che ci pensava, rifletté il moro grifonodoro, aveva
ancora qualche bottiglia di riserva in camera e una nascosta nell’armadio.
-
E a
proposito – continuò la ragazza – non pensare neppure di fare uso di quelle che
mi hai così meschinamente nascosto nella tua stanza – precisò – sono scomparse
anche quelle
La
tentazione di ammazzarla era forte, decisamente.
E
se in quel momento non fosse entrata Daphne Greengrass
in persona dalla porta, probabilmente avrebbe ceduto alla malsana tentazione di
uccidere la sua migliore amica e far passare la cosa per un incidente.
La
bionda Serpeverde fece il suo ingresso in un turbinio
di boccoli color miele trattenuti da un cerchietto di velluto marrone,
indossava un maglioncino di lana bianca a collo alto
che la fasciava perfettamente e una gonna a scacchi marrone con calze
coordinate e scarpe basse e sembrava appena uscita da una di quelle riviste per
ragazze perbene tipo Seventeen.
Sbattè qualche volta le lunghe ciglia scure per scrutare la stanza,
metà dei presenti la guardarono allarmati, c’erano decisamente troppe serpi al grifondoro, l’altra stava già perdendo bava dalla bocca
-
Daphne
– chiese Malfoy, ormai rassegnato a bere una volgare burrobirra
– che ci fai in questa topaia? – l’occhiataccia di Potty non riuscì a cancellare il perenne ghigno brevettato
-
Stavo
cercando il mio fidanzato – cinguettò la ragazza mandando in visibilio alcuni
del secondo anno
-
Il tuo
ragazzo? – domandò circospetto Zabini che già sentiva
odore di notiziona
-
Sì –
disse candidamente lei
-
E chi
sarebbe? – chiese a sua volta Harry, domandandosi quale altra serpe si fosse
intrufolata nel loro dormitorio
-
Neville
Paciock – fu la serena risposta della bionda che si
premurò di aggiungere una buona dose si miele al nome
Quel
che si udì dopo fu un coro poco intonato di “Paciock?”
e “Neville?” da parte dei presenti che assalirono le povere e delicate orecchie
della giovane serpeverde
-
Sì –
disse offesa da tanta mancanza di buone maniere – l’avete visto?
Hermione,
che romantica lo era di natura, decise che la ragazza
non sembrava avere cattive intenzioni
-
Perdona
questo branco di barbari – disse all’indirizzo di Harry, Blaise
e Malfoy – ma noi non sapevamo niente – si giustificò sorridendole
-
Già –
confermò l’altra sorridendo a sua volta – infatti
siamo fidanzati solo da questa mattina
-
Congratulazioni!
– fu l’esultante, anche se un po’ scettica, risposta della Granger che si
affrettò a baciarla sulle guance in segno di felicitazione
-
Sono
molto felice – disse la nuova fidanzata di Neville ricambiando – pensi che il
mio completo potrebbe piacergli?
Hermione
annuì sfoderando il più convincente dei sorrisi da repertorio, anche se la sua
testa stava riflettendo che Daphne Greengrass sarebbe
sembrata una principessa anche vestita con un sacco da patate.
-
Ci
tenevo molto a fare bella figura – specificò ancora la principessa in questione
– so che è stato tutto così improvviso, ma spero che Neville mi accetterà con
gioia…
A
parte il fatto che qualunque ragazzo sano di mente non avrebbe desiderato altro
che di avere Daphne Greengrass come ragazza, la mora
si domandò se Neville non fosse, invece, oltre che bacato nella mente, anche un
tantino a disagio dalla cosa.
Nonostante
gli fosse capitata la più grande fortuna sul piano amoroso, si sentiva di
compatirlo un poco, ma la bionda non le diede tregua
-
Spero
che diventeremo amiche! – esclamò con enfasi stringendole la mano – tu sei
l’unica che capisce… che ha accettato volentieri la cosa… - fece una pausa
triste – gli altri invece mi additano e mi guardano male, come se ci fosse
qualcosa di strano in me… - e fece un gesto in direzione del gruppetto del divano
Probabilmente
stava fingendo, analizzò la grifondoro, ma sembrava
davvero dispiaciuta per quel comportamento che le riservavano e lei non
riusciva mai ad abbandonare qualcuno in difficoltà… la sua anima da
crocerossina, come
Scacciando
quei pensieri, si impose di tentare di stringere amicizia con la bellissima
ragazza che stava mandando a farsi una passeggiata il cervello di metà degli
abitanti della saletta
-
Sarà un
onore essere tua amica – disse stringendo la mano che l’altra ancora le teneva,
la bionda sorrise, forse sinceramente – e se cerchi
Neville, credo che sia in camera sua…
Regalandole
un sorriso riconoscente, la ragazza volò su per le scale con le sue scarpe di
camoscio, interrompendo la pace dei sensi dei presenti.
-
Herm, ma
che ti è saltato in mente?! – fu l’elegante commento
di Harry
-
Hermione
Granger che stringe amicizia con Daphne Greengrass – sibilò sarcastico Malfoy sorseggiando quella
disgustosa burrobirra… il suo fisico ormai rifiutava
le bevande analcoliche
-
Potreste
fare un calendario insieme! – celiò invece Zabini – immagina quante copie potrei vendere come vostro manager!
Harry,
Malfoy e la Granger lo guardarono storto
-
Non fate
quella faccia – disse alzando le spalle il moro – scommetto che almeno metà
scuola sogna di vedere Hermione in costume sadomaso!
La
Caposcuola ebbe il buongusto di arrossire mentre
Malfoy, tremendamente tentato di lanciare il suo migliore amico dalla finestra,
si limitò a fulminarlo con lo sguardo, senza tuttavia sortire alcun effetto.
-
Credo
che per l’occasione ti lascerò bere un firewhiskey –
intervenne la riccia cercando di cambiare argomento e correndo a prendere
quelli che aveva trovato da Harry e nascosto nel baule di Ginny.
Più
che desideroso di sciacquarsi la bocca, il biondo fu il primo ad avventarsi
sulla bottiglia con il bicchiere in mano, inveendo contro il dilagante
perbenismo dei grifoni.
A
quel punto, mentre la parte maschile del gruppo si fingeva oltremodo felice
della notizia appena ricevuta, sentirono passi e una specie di grido sulle
scale.
Hermionesi alzò in piedi preoccupata
mentre le due serpi si fermavano con il bicchiere a mezz’aria e…
* * *
Spazio Autrice: Eh già, eccomi nuovamente qui a scrivere.
Come
vi sarete accorti (e io vi avevo avvisati) il capitolo potrebbe essere
sintetizzato come pura follia, spero comunque che l’abbiate apprezzato e che
continuerete a seguire la storia adesso che si sta avviando ad entrare nel vivo
della vicenda.
Novità
a go go, quindi, una Daphne Greengrass fidanzata con Paciock
e qualche bel pasticcio in arrivo, come ha sottolineato Canon,
come avevo preannunciato, tra poco cominciano i casini seri, ihihihi; vabbè, per questo
aggiornamento è tutto (sigh, sembro una presentatrice
del tg), spero che ci rivedremo al prossimo post!
Ciao!
Summers84: ciao! Grazie mille del complimento, sono
contenta che la fanfic ti piaccia… eh già, Harry
forse è meno tardo di quel che si crede… che l’abbia fatto troppo saggio? Io
comunque sostengo che non l’abbia fatto solo per Herm,
ma anche per nona vere alle calcagna altre rogne oltre
a quelle che già lo rincorrono ^_^. Grazie mille del commento, un bacio! Nyssa
MartyViper: aspettati tranquillamente di tutto, ho un
paio di programmini per il prossimo futuro che
metteranno ben bene in subbuglio gli abitanti della fic.
Beh, io l’aggiornamento l’ho fatto, me la merito la statua? Scherzo, non ho la
supervelocità, anche se mi tornerebbe utile, è solo che quando le fanfic sono sempre in attesa di
quel che succederà e gli autori non aggiornano mai *ç* così cerco di non fare
lo stesso… spero che mi lascerai un commento anche al cap
7, soprannominato FOLLIA PURA, ciao! Un kiss, Nyssa
Selene87: premetto che recensire
PS:
no, non ho ricevuto una tua mail, ma ti mando un mess privato con la mia, così ci possiamo sentire un po’
più semplicemente… ciao! Nyssa
Shavanna: “e poi una specie di spogliarello da parte di Malfoy chi nn lo vorrebbe” appunto, sono perfettamente d’accordo! Sono
felice che i problemi di personalità di Draco ti piacciano, anche io mi diverto
a scriverli perché lui è proprio fissato su certe cose (se mi trovasse sono
sicura che mi ucciderebbe ghghghg). Spero che anche
il 7 cap ti piaccia, kiss Nyssa
Lisanna Baston: addirittura spettacolare? Io mi commuovo davvero con tutti i tuoi
complimenti, sul serio, finirà che mi monterò la testa! Sono contenta che il
trio sia stato rivalutato, Harry sta facendo la sua parte, Ron
la farà, tutto da vero Weasley, tranqui!
Beh, spero che mi lascerai un commentino anche al mio folle cappy 7, un bacio! Nyssa
potterina88: effettivamente nel progetto
originale della storia, questo cappy doveva stare un
pochino più avanti, magari verso le vacanze di Natale, ma poi ho avuto qualche
altra idea e allora ho dovuto modificare un po’ la cronologia, dopotutto i
tempi erano maturi… Sono molto felice che il mio Harry abbia riscosso tutto
questo successo, ma per me l’amicizia tra Harry ed Herm
è impareggiabile e quindi cerco sempre di esaltarla in tutti i modi.
Per quanto riguarda gli spoiler, invece, non posso ancora farne,
ho tutto in testa e sto scrivendo come una matta mentre
i compiti di mate mi chiamano e io continuo a ignorarli. Spero che anche questo
cap ti piaccia, ci sentiamo,
ciao! Nyssa
laretta: mi
fa piacere che la fanfic migliori, effettivamente
all’inizio ero così paurosa… adesso mi sono lasciata più andare e sono contenta
di essere migliorata perché scrivere di più e ancora peggio sarebbe stato
veramente un supplizio… grazie del complimenti, spero che mi commenterai anche
questo cap di passaggio! Kiss
Nyssa
Guenny: eh, queste fanfic
piene di uomini… per quanto riguarda i pigiami di Herm,
mi ci sono messa d’impegno, volevo proprio vederlo contrariato Draco quando cominciano a comparire mici, scoiattoli e roba
varia, eppoi sono cose che mi serviranno più avanti nella storia (Se non
deciderò di cambiare per l’ennesima volta il prosieguo). Sono contenta che,
anche se scrivessi 100 cap, tu continueresti a
seguire la mia storia, mi sento molto orgogliosa… grazie!
Spero che anche questo capitolo un po’ anomalo ti piaccia
e che mi lascerai un commentino… ciao!
Luana1985: ho avuto un consulto con due
miei amici per decidere cosa significava quella parola (alla fine avevo ragione
io) e non ce n’era uno che dicesse qualcosa di normale, sigh,
beata pazienza… comunque cercherò di fare più attenzione, effettivamente mi
sono lasciata molto trasportare l’ultima volta… vabbè,
sono sicura che Draco apprezzerà senz’altro la cioccolata, se lo incontri però fammi vedere una bella fotina,
così tutti sapremo che bel figliolo è davvero Draco! Ciao! Nyssa
mars: dato che hai cominciato da poco
ti accolgo con gioia! E grazie per tutti i complimenti, voi mi viziate troppo…
spero che anche questo cappy 7 ti piaccia
anche se è un po’ un’anomalia rispetto agli altri… lasciami un commento,
un bacio! Nyssa
LaTerrestreCrazyForVegeta: mi fa piacere che Malfoy non
sembri troppo OC, un po’ ok, ma se poi esagero non
sembra neppure più il maledetto bastardo che è davvero… per quanto riguarda LavLav, non ho ancora deciso la sua sorte, vedrò come si
evolve la storia, magari ce la infilo di nuovo, però premetto che nei prossimi
capitoli comparirà, anche se solo come comparsa, per Ron,
invece, ho l’happy ending assicurato perché in realtà
questa fic nasce al contrario, io l’epilogo lo
conosco quasi, è il resto che sto ancora scrivendo, ihihihi.
Spero che ti piaccia anche questo cappy e che me lo commenterai,
ciao! Nyssa
Giorgia_Malfoy: già, finalmente è successo,
pensa che sono contenta pure io (mi sono levata un bel peso…), mi fa piacere
che anche l’atmosfera ti sia piaciuta e mi auguro che ti piaccia anche questo,
anche se è completamente diverso. Un bacio! Nyssa
8x4: beh, ecco qui anche il 7° cap, mi fa piacere che tu continui a seguire la mia storia,
spero che continuerai anche dopo aver letto questo… e anche che mi lascerai un
commentino… ciao! Nyssa