Donna
di una bellezza abbagliante, divenuta famosa grazie alle sue doti recitative e
incantatrici.
Donna intelligente, che riesce a capire le menti delle
persone e scovare i più improbabili. Donna piena di segreti, ma si sa,
sono i segreti a rendere una donna affascinante.
Uomo freddo e cupo.
Uomo invalicabile, senza espressioni né qualsiasi forma di
sentimento. Uomo di ghiaccio, come i suoi occhi. Uomo circondato da
un’aura nera.
GIN&VERMOUTH
Una sigaretta in
bocca, un bicchiere di scotch, e il bersaglio con appese delle foto davanti gli
occhi
- oh, little Sherry, don’t
worry! I’ll find you! -
Un’ombra nera
comparse alle sue spalle ridendo di gusto, con un retrogusto amaro.
- non è bene che te
la prenda solo con un bersaglio -
disse l’uomo con voce roca, una voce
affascinante
- bentornato Gin,
ti aspettavo -
rispose alzandosi in piedi e dirigendosi
verso di lui
- oh, mi lusinghi
Vermouth –
- adoro il tuo
sarcasmo, e non solo quello –
rispose avvinghiandosi a lui, il quale però
la scansò porgendogli una foto. Raffigurava cinque bambini, due dei quali con
aria molto adulta
- oh, cool kid! - esclamò. Poi guardò
bene la ragazzina al suo fianco - ma questa…non è possibile -
- la nostra Sherry, scappata chissà come dall’organizzazione,
avrà ciò che merita –
- andiamo – scoppiò a ridere accendendosi un’altra sigaretta – come
pensi possa essersi rimpicciolita? –
- apotoxin 4869 –
- la sostanza è ancora in fase di sperimentazione, non può essere –
- è stata creata da
lei stessa, perciò conosce bene gli effetti –
- però non ha avuto il tempo di continuare le ricerche –
- è già sufficiente
ciò che sa –
- capisco – sorrise
maligna spengendo la sigaretta col piede – tu vuoi che io la scovi, giusto? –
- perspicace –
Gin afferrò una
freccetta e la lanciò, prese in pieno la
foto di Sherry sul bersaglio.
- sarò ansioso di
sentire tue notizie Vermouth -
le disse uscendo dalla porta
- contaci -
e dopo aver bevuto un altro sorso di
scotch riguardò la foto e con aria spietata lanciò una freccetta che colpì la
foto di Shinichi
+ + + + + + + + + +
Come ogni mattina Conan si alzò tardi e perciò arrivò tardi davanti casa del
professore, dove Ai già lo aspettava di sotto. Ormai era diventata la routine
andare tutti i giorni a scuola con Ai
- hai fatto tardi -
gli disse con la solita aria adulta e
tagliente che aveva
- ma che t’importa! Non l’hai già fatta la prima o sbaglio? -
- come fai ad essere così sorridente parlando di certe cose? Non
dirmi che ti piace essere alto neanche un metro? –
- assolutamente no,
ma non posso farci nulla. Finché non riesco a scovare l’organizzazione
devo cercare di andare avanti e farlo col sorriso stampato è più semplice no? –
rispose sorridendole. Lei si girò dall’altra
parte, con aria triste
- forse hai ragione
Kudo, forse…-
- Kudo? –
Ran era comparsa da
dietro insieme a Sonoko, stavano andando anche
loro a scuola. Il liceo era attaccato alle elementari di Conan
- ah, ah no… –
cercò di mentire Conan – in realtà ha detto “ha
ragione Kudo” perché parlavamo di una cosa che mi
disse tempo fa -
- oh, avevo sentito
male! Comunque buongiorno Ai –
Ran sorrise, ma la ragazzina non fece
altrettanto. Anzi, proseguì aumentando il passo
- che antipatica quella bimbetta lì! – sbottò Sonoko – mai una volta che saluti!
-
- dai Sonoko, sarà timida –
D’improvviso però
Ai si fermò, e tornò indietro più svelta che poteva attaccandosi alla gamba di Ran, terrorizzata
- cosa ti prende Ai? -
domandò la ragazza, preoccupata. Non l’aveva
mai calcolata ed ora le si attaccava in quel modo. Conan capì al volo. Quando faceva così c’era qualche membro
dell’organizzazione nelle vicinanze, e si mise a cercare con lo sguardo
- oh, good morning!!!
-
una donna bionda comparve alle loro
spalle
- professoressa Jody! -
la salutarono le liceali
- hi, cool kid! Ci si rivede -
- salve –
Ai si faceva sempre
più piccola, così Conan la prese per mano correndo
- scusate siamo in ritardo, buona giornata! -
Jody li guardava allontanarsi e non poté
fare a meno di fare una risata
- tutto ok professoressa? -
- oh, yes! Forza, let’s go! –
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Quello stesso
pomeriggio a casa di Agasa, Conan era sbracato sul divano e sorseggiando una cioccolata
calda rifletteva insieme al prof, mentre Ai era nell’altra stanza sul letto
- penso che
qualcuno degli uomini in nero ci ronzi intorno -
- cos’hai detto Shinichi? –
il prof stava costruendo un nuovo
marchingegno, una delle sue invenzioni che però si rivelano un incredibile
fiasco
- Haibara è sempre tesa, questa cosa mi
preoccupa. -
- beh non mi
stupisce! Si è fatto il tuo nome sia nel caso del liceo Teitan,
sia in quello del Beika Center Building…sei un
esibizionista –
- ma che vuoi? – sbruffò – piuttosto se a scoprirci sia stato Gin o Vodka, potrei…-
- Vermouth –
Haibara era comparsa nel salotto, con le
spalle curve e i capelli spettinati
- che cosa? -
chiesero in coro
- Vermouth. Quella
donna…quella donna mi mette i brividi. È malvagia più di quanto tu possa immaginare -
cominciò a tremare e Conan
le mise una mano sulla spalla
- su calmati. Pensi
che questa Vermouth ti abbia scoperto? -
- si – rispose tra i singhiozzi – penso proprio di si –
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Gin e Vodka si
trovavano al tavolino di un bar, bevendo whisky e ascoltando musica jazz che
veniva dal piano bar.
- è incredibile come tu possa essere così silenzioso! -
disse Vodka ridendo al compagno
- non serve parlare
se non c’è nulla da dire -
- che frase! Degna di te, collega –
- hi, friends! –
una bellissima donna bionda, con un
lungo e scollato vestito rosso poggiò le mani sulla spalle dei due
- che vuoi Vermouth? -
domandò freddo Gin
- suvvia, me lo hai
detto tu che aspettavi mie notizie -
- aspettavo notizie
riguardanti Sherry –
- è uguale! Allora ce lo facciamo o no questo Martini? –
gli chiese con voce sensuale, ma Gin non
rispose. Si limitò a bere un altro sorso
- ehi bella, perché
non vieni con me? -
un bel tipo alle spalle dei tre fece
girare Vermouth, la quale gli sorrise prendendolo a braccetto
- perché no? Tanto questo qui non risponde -
così facendo si allontanarono.
Gin li guardò con
aria stizzita, poi si accese un’altra sigaretta
- ehi amico, se non
ti muovi va a finire che ti portano via la ragazza -
- non dire idiozie
Vodka –
Si alzò di colpo
lasciando una banconota sul tavolo, e veloce come un razzo uscì dal locale
TO BE CONTINUED….
Salve a tutti!
Cavolaccio quanto tempo è che non scrivo! Che pizza mo
con la scuola non è che abbia molto tempo! Comunque
che ve ne pare di questo primo chap? Ok, forse è stata un’idea pazza fare una ficcy su questi due così freddi e cinici come una lastra di
pietra, ma è proprio questo che intriga non trovate? Beh voi ditemi che ne
pensate, se vi piace cercherò di aggiornare il più presto possibile ^^ ! dopo
di questa sicuramente farò una storia su Heiji e Kazuha che io amo! Sono strepitosi
e simpaticissimi insieme! Un sondaggio veloce veloce:
preferite la coppia ShinXRan o ShinXAi?
Ditemi la vostra! Un bacione grande
grande e in bocca al lupo x scuola!