Sangue, sangue e ancora sangue.

Sulle vesti, sulle pietre, sulle case.

Brandelli di corpi, che una volta erano uomini, sparsi qua e là.

Faceva dannatamente male.

Correvi fra la boscaglia in ritirata.

A Caporetto te e Romano siete caduti.

Ora i tuoi nemici ridevano...

Così oltrepassavi quei campi, tenendoti il fianco sanguinante .

Un'altra ferita, una nuova cicatrice, quella baglionetta tedesca.

Romano  ti teneva con un braccio e correvate, mentre sentivate i fischi dei proiettili.

Poi uno, due, tre.

I soldati che vi seguivano caddero, uno dietro l'altro, come foglie in ottobre.

E insieme a loro  le tue lacrime.

 

 

E venne giugno.

Quanto avevate aspettato questo momento.

Quante derisioni avete subito.

Quanto dolore avete provato.

Anche se  era guarita, quello sfregio non sarebbe mai svanito, come le altre.

Quella ferita bruciava ancora come la prima volta.

Ma oggi avresti avuto la tua rivincita.

Oggi nessuna lacrima,  nessuna paura.

Sulla riva del fiume tra i tuoi compagni, con tuo fratello, tu combatti.

Per quella cicatrice ancora fresca, per i tuoi compagni morti, per il tuo popolo.

Perché ora devi vincere!

Ed ecco insieme al Piave col fucile puntato  ora gridi: 

" Non passa lo straniero!"*

 

 

 

Feliciano, passò la mano sotto il maglione, su quella fine traccia impressa sul suo corpo, e sorrise.

Si, la Grande Guerra non l'aveva mai dimenticata.

Posò il caffè sul tavolo, salutò il fratello e uscì.

Era un mattino del solstizio d'estate.

 

 

* (La canzone del Piave : è quella che sentite nel discorso 

http://www.youtube.com/watch?v=2i8c-JMqsT4)

 

Salve ragazzi!

Questo racconto è il sequel di Cicatrici, ispirata dalla richiesta di una lettrice, spero vivamente di non aver deluso nessuno!

Ora il tema è la battaglia del Solstizio che si tenne da 15 al 22 giugno 1918 proprio sul Piave, la cicatrice è la sconfitta a Caporetto e viene inflitta proprio ad opera di truppe tedesche e austro-ungariche.

Avevo sentito che da qualche parte che Feliciano avesse una cicatrice di una ferita causata da una baglionetta tedesca, ma non ne sono assolutamente sicura, perciò ho fatto un pastiche alla francese, mischiando un po' di tutto.

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensare, se vi ha interessato o è stato patetico?

Non saprei, come al solito mi rimetto al vostro giudizio!

Un caloroso saluto,

Sachi93