Il bowling iniziava a riempirsi di gente, questo significava che nel bar in cui lavoravo sarebbe scoppiato il finimondo dato che Alfonsina mi aveva lasciato sola a gestire la clientela.

Gruppi di ragazzi si ammassavano tra i tavoli e altri si prendevano in giro per le scarpe abbastanza ridicole che dovevano indossare. Un ragazzo biondo con occhi azzurri mi si parò davanti; era davvero bello. Arrossii involontariamente scatarrando in un tovagliolo. Chiuse un occhio e alzò l'altro al cielo “buonassera” disse biascicando le parole “i miei amici hanno scommesso che non avrei avuto il coraggio di chiederti di venire a fare una partita...quindi...ti va?”. Arrossii maggiormente “uuu Madonnina, vorrei ma..” indicai il bar continuando a ruminare insistentemente le mie 8 ciuingam. “La mia collega è stata presa da un attacco di caghetta acuta e ha le emorroidi e non può sostituirmi” conclusi con tono ovvio. Il biondo scoppiò a piangere sbattendo i piedi per terra rumorosamente. Iniziai a ridere ma la palla di gomma mi andò di traverso. Mi buttai sul bancone a pancia in su e iniziai a muovere braccia e gambe come un bacherozzo sotto sopra. Il ragazzo si strappò i vestiti lanciandoli per terra, estrasse dalla calzamaglia, che aveva sostituito ai jeans, una maschera fuxia; dopo averla indossata mi saltò addosso. Iniziò a tirarmi gomitate nello stomaco fino a quando il ciuingam mi uscì dal naso. Lo guardai stranita...il modo in cui era vestito... “ OMG fai anche tu parte del Cucuzzolo Klan?!” Lui mi guardò, si passò la lingua sulle labbra e poi pronunciò “ARRGH” - con 'r' moscia- zampettando con le mani.

Quel ragazzo mi aveva salvato la vita! Decisi allora di andare a giocare con lui e il suo gruppo di amici. Riempii un bicchiere di Pepsi annacquata e lo lanciai sui clienti in fila urlando “FANCULO BITCHES” prima di scavalcare il bancone con l'agilità di un cinghiale obeso.

Raggiunsi gli amici rotolando sul pavimento. Due di loro mi salutarono con un frontino, un altro mi leccò un orecchio. 

Tirai fuori dalla borsa le mie scarpe da bowling, quelle ortopediche della nonna Rodolfa ovviamente. Estrassi anche il mio portafortuna: la gallina Rossita che ho rapito dal mulino di Banderas. “ Forza Rossita, scegli la palla” dissi con un accento spagnolo facendo sibilare la lingua biforcuta. Dopo aver scelto la palla verde, Rossita iniziò a scagazzare per terra.

Bear Grylls entrò improvvisamente dalla porta. Si avvicinò con fare furtivo e iniziò a ispezionare e assaggiare la merda di Rossy. “Questo è un escremento di volatile, è ancora caldo, l'animale non deve essere molto lontano...” Appena vide la gallina le saltò addosso catturandola “questo sarà il mio pranzo, non è molto ma è ricca di sali minerali – e fette biscottate integrali-.

Persi di vista il biondo, i suoi  amici iniziarono a chiamarlo “ Niall? Niall?! Cazzone?” Mi girai

di scatto vedendolo sfrecciare sulla pista a pancia in giù. Muoveva le braccia a stile libero e prima di colpire sonoramente i birilli con la testa lo sentii urlare “I BELIEVE I CAN FLY!” 

Pochi istanti dopo riapparve al mio fianco in un'aurea dorata. Preoccupata mi avvicinai, i nostri sguardi si incontrarono. Gli lasciai un lieve bacio a fior di labbra che poi divenne qualcosa di più. 

Le nostre lingue iniziarono a ballare DANZA KUDURO come se fossero possedute da Satana.

Gli mordicchiai il mento coperto da una lieve barbetta da capra. 

Ci staccammo senza fiato; gli sorrisi lievemente sollevando il labbro superiore sopra la gengiva e gli dissi “ ti puzza l'ascella”.
 

THE END.