14/03/2013
5 recensioniUna leggera pioggerella scendeva lenta e bagnava i prati fioriti che circondavano l’accademia.
Era una di quelle poche giornate primaverile spoglie di tutta la loro vitalità. Era come se d’un tratto tutto si fosse spento. Non si sentivano più gli uccellini canticchiare allegramente e far riecheggiare quel suono per i lunghi corridoi, ora grigiastri per via del tempo. Tutto sommato non era una così brutta giornata, anzi, era molto rilassante ascoltare il silenzio che regnava sovrano nelle aule, nei laboratori e nei dormitori. Quasi tutti gli studenti erano nelle loro camere a studiare in vista degli esami finali. E forse era anche per questo che era piacevole tutta questa tranquillità. Era una di quelle poche volte dove l’accademia sembrava dormiente, sarebbe stato piacevole sdraiarsi all’ombra di un grande albere sentendo il vento che ti solleticava dolcemente il viso, se solo il tempo lo avrebbe permesso.
Il suono dolce e rilassante delle gocce che cadevano leggere sui ciottoli nei giardini davano in senso di pace, così come le foglie degli alberi che si muovevano in una lenta danza con la pioggia.
Nel silenzio solo quel continuo tintinnio era udibile, persino nell’enorme e antica biblioteca, dove la principessa dai capelli rossi studiava per i suoi esami. Tutti i tavoli della biblioteca erano posizionati ai lati dell’enorme stanza. Mentre al centro si imponevano le gigantesche librerie con magliai di libri di tutti i tipi. Le enormi vetrate mostravano uno splendido paesaggio. Un estesa di verde che ricopriva gran parte delle zona visibile agli occhi rubino della giovane, che tra una pagina e l’altra del pesante libro, dava un’occhiata fuori per distrarsi e perdersi nei suoi pensieri, pensieri che la portavano al suo sorriso, il sorriso che aveva di fronte a lei…
Un sorriso che vegliava su di lei.
Un sorriso che era nascosto da troppo tempo ormai…
La sua penna scivolò lentamente sul quaderno ad anelli e dopo un leggero sguardo a chi aveva di fronte e subito ricominciò a scrivere:
Non avere paura di mostrare il tuo sorriso.
Non avere paura di chi potrebbe non ricambiarlo.
Tranquillo, quando il tuo sorriso nascerà non lascerò mai che muoia.
Ho faticato tanto per vederlo non lascerò che delle cattiverie te lo portino via.
Io lo proteggerò sempre.
Ho imparato ad amarlo.
L’ho scoperto e lo difenderò da chi vorrà portartelo via.
Non smettere mai di sorridere.
Sorridi alla vita.
Sorridi alle avversità.
Sorridi alle difficoltà.
Ma soprattutto sorridi ai dubbi e alle certezze
Affronta tutto col tuo meraviglioso sorriso.
Non avere paura di sorridere.
Sorridi a chi ti ama.
Sorridi a chi ti odia.
Il tuo sorriso é meraviglioso.
E adesso che é uscito alla luce del sole non permetterò che ritorni nel baratro del buoi.
Arrestò di colpo l’insolita corsa della penna. Guarda fuori, la pioggia continuava la sua dolce caduta. Piccolissime scie d’acqua scorrono sulle enormi vetrate ed era così suggestivo sentire l’odore tipico delle pioggerelle primaverile che inebriavano le narici.
I dolci occhi di Fine si incantarono nel guardare le meraviglie nascoste dietro quella ambigua giornata.
Il suo respiro era in sincronia con quello del suo compagno di studi. Era piacevole restare lì a guardarlo mentre leggeva il suo libro di astronomia. D’un tratto alzò il capo per dare una controllatine a Fine, che come sapeva non era molto concentrata quando si trattava di studiare, ma rimase alquanto sorpreso nel vedere che lo fissava. Il loro occhi si scontrarono in un contrasto di colori ed improvvisamente Shade si ritrova ad abbassare lo sguardo per la vergogna di essere arrossito dinnanzi a lai. Fine avrebbe tanto voluto ridere ma conoscendo Shade se la sarebbe presa sicuramente, quindi cercò di dar a vedere il suo divertimento in quel gesto.
-Tutto bene con lo studio?- si decise a rompere quel meraviglioso silenzio il ragazzo che teneva la testa chinata sul suo libro e sempre senza guardare la ragazza negli occhi continuò.
-Hai bisogno di una mano?-
-No grazie! Non ce ne è bisogno.- rispose la rossa allargando gli angoli della bocca.
Detto questo riprese a scrivere tutti i suoi sentimenti su quella pagina. Troppo piccola per farci entrare tutti i suoi sentimenti.
Ed inaspettatamente mi ha squarciato il cuore come i fulmini squarciano il cielo nel bel mezzo del temporale.
Il tuo sorriso è arrivato alla mia anima, al mio cuore.
Così bello eppure così letale ed ha la potenza di distruggermi letteralmente.
Mi hai disarmato con un semplice gesto, con un semplice sorriso.
Semplice ma bellissimo.
Mi intrappola nella sua lucentezza.
So che sembrerà banale dirlo ma è più brillante delle stesse stelle. La sua purezza non ha niente a che vedere neppure con loro.
Ogni volta che vedo il tuo sorrisi sento che comincia a mancarmi il respiro ed io ne rimango incantata.
Non lasciare che vada mai più via!
E così mentre la penna scorreva leggera sul foglio lasciando una scia di sentimenti la pioggia intanto cessava di scendere e man mano quelle nubi grigie chiaro si dissolvevano lentamente, quel leggero tintinnio cessa e lascia spazio ad un timido cielo azzurrino.
Fine alzò i suoi occhi rossi che subito si mescolarono a quelli incuriositi di Shade.
-Non ti ho mai vista così concentrata nello studio- sghignazzò il ragazzo.
-Infatti non sto studiando!- ammise Fine, leggermente innervosita da quella palese offesa ma intanto si era smascherata con le sue stesse mani e questo era proprio l’intento si Shade, che subito rise di gusto guardando la faccia strana che faceva Fine quando era arrabbiata. La mano di Shade scivolò su quella di Fine che lo guardò interrogativa. Allora il cobalto la invitò fuori per una piccola “pausa”. Fine da parte sua sentì un certo calore percorrerle tutto il corpo e lo stomaco che sembrava saltasse a destra e sinistra. Forse questo calore proveniva dal suo sorriso… si forse era questo! Perché era il suo sorriso ad emanare calore. Strinse più forte la sua mano, per paura di perderla e iniziò a correre per la biblioteca non curandosi dei richiami della bibliotecaria.
Usciti fuori si fermarono per prendere un po’ d’aria dopo la corsa ed iniziarono a ridere rumorosamente. Si diressero, sempre mano nella mano nel boschetto alle spalle dell’accademia, mentre le ultime nuvole grigie spariscono.
Shade si girò di colpo per guardare negli occhi Fine e ne rimase di nuovo incantato nel vederla cos’ felice e sorridente.
-Non smettere mai di sorridere!- confessò Fine con gli occhi che quasi lacrimavano.
Il sole finalmente tornò a splendere riempiendo i loro cuori di Amore.
L’angolo di Angel
Salve gente! Piaciuta? Devo dire che ha preso un altra piega da come me l’ero immaginata… ho scritto questa One-Shot perché in un periodo particolare mi è servito molto anche un semplice sorriso. Ma adesso basta ammosciarvi! Fatemi sapere cosa ne pensate :)
E non dimenticate: qualsiasi cosa accada affrontatela sempre con un sorriso!
Bacioni
Angel ♥