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Autore: iclemyer87    14/03/2013    1 recensioni
Per il quarto giorno della week con il prompt "chocolate" + la vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capiterà.
Incoraggiatemi, perchè su questa ho pochissima autostima.
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash | Personaggi: Jeff Sterling, Nick Duval | Coppie: Nick/Jeff
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Niff Week 2013'
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Ed ecco a voi lo schifo più schifoso che abbia mai scritto.

Apparte gli scherzi, per chiarezza, la storia è divisa in tre parti: la prima narrata da Thad, la Seconda da Seb, e la terza da me.

Spero non faccia troppo schifo.
 



 








Chocky Day


-Nick, Niiick, dove cazzo sei? Niiiiiick!!!-
Erano le 14:25, le urla di Jeff risuonavano per tutta la tromba delle scale, tanto che i pochi coinquilini che a quell'ora erano a casa, non potendone più, catalizzarono tutte le loro lamentele verso un'unica persona: Nick Duval.
Ovviamente il piccoletto non era in casa a quell'ora ma era fuori, con Sebastian, agli allenamenti di lacrosse, cosa che ovviamente io avevo vietato a quella maledettissima mangusta dai fantastici occhi color smeraldo, e in più entrambi avevano il telefono spento, cosa che, non so per quale assurdo motivo, riversò tutta l'ira dei condomini su di me.
Dopo aver soppresso le lamentele, neanche io so in che modo, mi precipitai da Jeff, che nel frattempo era rientrato nel suo appartamento e quasi sicuramente stava imprecando contro il suo cellulare. Infatti entrato nel suo appartamento lo trovai ad imprecare contro il suo telefono, ma perché stava registrando un messaggio, evidentemente non il primo, a Nick.
-Jeff, ma si può sapere cosa diavolo è successo?! La tua voce si è sentita fino all’ultimo piano, mi vuoi dire perché eri così arrabbiato prima?
-No, niente Thad, non è successo niente. Scusa.
-Allora: come prima cosa non scusarti con me ma con tutto il resto del condominio, e in secondo luogo dimmi cosa cavolo avrebbe fatto Nick da farti urlare così.
-No, niente, è una vera cazzata, non so neanche perché ho reagito così male- disse Jeff, portando il viso tra le mani, evidentemente in colpa per quella scenata.
-A maggior ragione, mi vuoi raccontare cos’è successo?
-Mi giuri che non ti metti a ridere se te lo dico? Perché mi sono reso conto solo dopo quel macello che in realtà era una vera e propria cretinata.
-Lo giuro sul fatto che io mi chiamo Thad Harwood e che sono fidanzato con quel grandissimo stronzo di Sebastian Smythe!
-Ok, va bene: io mi sono infuriato in quel modo perché …
-Perché …
-Perché oggi è il chocky day!!!- disse tutto d’un fiato Jeff.
-Il chocky day? E che diamine sarebbe, scusa?
-E’ una cosa mia e di Nick, però non mi va di parlarne con te.
-E perché? Dai, sono il tuo migliore amico, e poi ti ho giurato che non avrei riso. Magari può essere qualcosa che potrebbe piacere anche a me e Bas, dato che lui il cioccolato lo mangia solo in una maniera…
-Che vorresti dire che lo mangia solo in una maniera, come?
-Diciamo solo che preferisce me alla cioccolata, ecco tutto. Comunque ora non è il momento migliore per parlarne. Dai dimmi cos’è questa cosa.
-Ok, beh, devi sapere che il chocky day è il giorno di ogni mese nel quale io e Nick ci compriamo a vicenda una confezione piccola di cioccolatini, e poi facciamo dei giochi con quelli, ma non il tipo di giochi che da quanto ho capito fate tu e Sebastian, ma qualcosa un po’ più…
-…normale?
-Si, si può dire così. Però non facciamo solo quello, ma poi guardiamo anche un film insieme, ceniamo con qualcosa a base di cioccolato.
-una specie di San Valentino al cioccolato insomma.
-Si, esattamente.
-Beh? Tutto qui? E allora, cosa ti avrebbe fatto Nick per farti fare quella scenata?
-Beh, devi sapere che lui non resiste ad aspettare la sera, anche perché è troppo goloso, quindi siccome sa che io compro la cioccolata il giorno prima, quando io non sono in casa, la cerca per mangiarsela. Di solito non la trova perché la nascondo in posti dove non arriva neanche con una sedia, ma probabilmente è riuscito a trovare qualcosa di più alto.
-Cioè, tu mi stai davvero dicendo che ti sei arrabbiato in quel modo bestiale, solo perché Nick aveva mangiato la tua cioccolata? Seriamente Jeff?
-Ti prego, non girare il coltello nella piaga. Ora vorrei solo avere quello stupido tra le mani per, per… Ah, lasciamo perdere!  Senti, visto che credo ne avranno ancora per molto quei due sciagurati, ti andrebbe di venire con me a ricomprare la cioccolata e qualche altra cosa per stasera?
-Certo, credo mi farà bene uscire un po’, almeno mi allontano da questo condominio, visto che non so perché, ma hanno incolpato me per la tua scenata…
-Mamma mia Thad, scusami. Comunque ora smettiamola di giocare alle due casalinghe pettegole e andiamo al supermercato.
-Agli ordini, Capitan Spacca timpani!
-Smetterai mai di prendermi in giro per questa storia?
-No, mai. Ora andiamo.
 

 

********

 
Erano già le 18:05 quando il portiere del condominio, Nestore, intravide me e Duval.
-Salve Mr. Nestore, è sempre un piacere vederla.
-Buona sera Signor Duval, bentornato. Credo che il Signor Sterling volesse dirle qualcosa prima di uscire.
-E’ uscito? Stasera?
-Sì, con il Signor Harwood, circa tre ore fa- appena sentii nominare Thad, mi intromisi nella conversazione
-Come tre ore fa?! Non è che saprebbe dirci dove sono andati?
-No, mi spiace, non mi hanno detto dove andavano.
Io non mi preoccupai più di tanto, ma Nick sembrava essere in pensiero per qualcosa.
-Sebastian, dammi il cellulare un attimo, devo chiamare Jeff.
-Ma perché ti preoccupi tanto, saranno andati a fare qualcuna delle loro cavolate. E poi perché vuoi il mio telefono.
-perché il mio è scarico, dai sbrigati.
Appena uscii il cellulare dalla tasca Duval quasi me lo strappò dalle mani, componendo in fretta il numero di Jeff. Lo vidi nervoso mentre aspettava una voce familiare rispondere all’altro capo del telefono.
-Sebastian?
-No,sono Nick. Jeff,dove sei andato? Stasera dobbiamo fare… quello- non so cosa dovesse fare con quella testa platinata, ma evidentemente non voleva che io lo sapessi.
-Non preoccuparti Nick, sono solo andato al supermercato con Thad per comprare delle cose per stasera e a ricomprare una certa cosa, di cui parleremo stasera.
-Cazzo, l’hai scoperto vero?
-Secondo te? Mi vuoi almeno dire come... naa, non fa niente, poi ne parliamo. Comunque ora vai a prepararti, io sono a casa tra poco.
-Ok, ciao.
Lo vidi riattaccare molto più sollevato, chissà cosa era successo. Mentre ci avviavamo su per le scale, gli chiesi: -Allora, dove sono andati?
-Non preoccuparti Bas,sono solo andati a fare la spesa, tornano tra poco.
-Hum, ok. Ma cos’è questa cosa che devi fare stasera con Jeff? Non mi dirai che ora vi mettete a copiare me e Thad. Se vuoi, posso darti qualche consiglio.
-No, ma cos’hai capito, non facciamo … quel genere di cose, almeno non spesso quanto voi.
-Beh, allora cos’è questa cosa segretissima.
-Non te lo posso dire, e non insistere.
-Ok, tanto prima o poi verrò a saperlo, quasi sicuramente da Thad.
-Bah, fa come ti pare, ma ora sbrighiamoci, mi devo preparare.
Non so perché,ma aveva fretta, così mi limitai semplicemente ad assecondarlo e andammo velocemente nei nostri rispettivi appartamenti.
 

 

********

 
-Nick, ci sei? Sono tornato.- urlò Jeff all’ingresso, sfoderando un sorriso smagliante non appena vide Nick andargli incontro per lasciargli un bacio e togliergli le buste dalle mani, tranne una che non gli lasciò prendere.
-Ah ah, questa non la tocchi fino all’inizio della serata.
-ah, ecco a proposito di stasera, non so se per te va bene, ma…
-Che hai combinato ora!
-No, niente, non ho fatto niente, è solo che ho raccontato a Seb del chocky day, e spero per te vada bene se partecipano anche lui e Thad con noi. Ti prego non mi ammazzare. Lui ha insistito tanto che alla fine gliel’ho detto.
-Wow, riesci sempre a stupirmi. Figurati che io l’ho detto a Thad, e quando più tardi gli ho chiesto la stessa cosa, ha accettato subito.
-Ok, perfetto. Quindi non mi sbrani.
-Per adesso no, ma forse più tardi potrebbe venirmi voglia di qualcosa di diverso della cioccolata…
-Ah davvero. Beh, se ti va, hai sempre me a disposizione. Sai, una certa persona un po’ troppo alta e con un ciuffo ossigenato una volta mi ha detto che ho un buon sapore.
-Davvero, beh allora non posso farmi sfuggire l’occasione. Comunque non so se questi discorsi sono usciti da te o se c’è dietro una certa mangusta di nostra conoscenza.
-Colpevole- ammise Sebastian entrando dalla porta ancora aperta –però vi avviso subito che devo riportare Thad a casa entro mezzanotte, altrimenti poi è troppo stanco per-
-per finire una cosa che interessa solo me e te, caro il mio Bastian.
L’intervento di Thad fece ridere tutto e dopo vari saluti Nick disse: allora, a chi va un po’ di cioccolata?
-A proposito di cioccolata, Nicky, tu la devi smettere di frugare tra le mie cose, specialmente di questi periodi. Io non capisco proprio come ho fatto a innamorarmi di te.
-Beh Jeffie, ricorda sempre chela vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capiterà.
-Beh, allora a me è andata piuttosto bene visto che me ne è capitato uno dolce, piccolo e che mi piace un sacco!
Ma siccome Sebastian è pur sempre Sebastian: -Ci muoviamo o devo morire di fame?!? 









Il mio angolino insignificante

Spero di non aver fatto vomitare nessuno.
Comunque per il prompt di domani non sò se riuscirò a scriverlo, perchè, ebbene si, le sto scrivendo giorno per giorno.
Comunque, per la sesta giornata ci vedremo sicuramente.
A presto, Lichy.

  
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