La disperazione di chi resta.
Guardo
fuori dalla finestra il cielo notturno, scuro e
profondo, immenso e distante. Poche sporadiche luci simili a pallide
stelle
illuminano la strada, ma io le vedo con occhi velati, fantasma di me
stessa.
Perché
mio figlio è morto, e non ho più nessuno per cui
il
mio cuore desideri battere.
*
Sorrisi
e lampi biondi, un cuore che batte forte, la gioia
di una donna che vede suo figlio per la prima volta, quella vita che ha
portato
in sé per nove lunghi mesi, frutto di un sentimento la cui
forza è ora radicata
in quel piccolo corpicino.
Risa,
pianti, lacrime di gioia e parole sussurrate colme
d’amore.
Mio
figlio è nato, e il mondo gioisca con me, perché
ora un
angelo ha toccato la Terra!
*
Urlo,
stringo i capelli cremisi tra le dita con tutta la
forza che mi è rimasta, cercando di tenere insieme i
frammenti di me stessa.
L’uomo che amo se n’è andato e non
vedrò più quegli occhi cristallini scrutare
i miei, pozzi profondi che esprimono amore e non mi celano segreti. Non
godrò
più del tocco delicato di quelle mani sulla mia pelle,
fresche e dolci, decise
e amorevoli.
Niente
più carezze per la mia anima e per il mio cuore,
perché lui è morto e a me non resta altro che un
ricordo intangibile del volto
che amo.
*
Nei
tuoi occhi come fossero suoi si rispecchiano i miei,
simbolo immortale di un amore senza confini, incapace di perire assieme
a lui.
Le tue dita piccole e rosee accolgono le mie lacrime e la domanda muta
che non
mi poni rimbalza tra le pareti come un’eco infinita. Soffia
il vento ma non
porta via il dolore.
Sottili
fili d’oro colmano la mia vista e il tuo appello
spegne come una candela consumata le mie lacrime. Perché
un’anima candida e
innocente ha bisogno di me e tende le sue dita ad accarezzarmi il viso
con
dolcezza infinita, e capisco che finchè tu vivi mi resta
qualcosa contro cui la
morte non può nulla.
*
Unica
ragione di vita, organo che pompa amore e mi fa
continuare a vivere, un respiro dopo l’altro.
Corre,
ride, cade e non piange, si rialza più forte di
prima, fonte pura di vita incontaminata.
Corre,
mi viene incontro e salta, atterrando tra le mie
braccia aperte per accogliere il mio unico, ultimo vero amore, erede di
ciò che
ci ha uniti e sola prova di un amore più forte di ogni cosa.
Ride,
affonda il viso nei miei lunghi capelli sospesi
nell’aria mentre cado sull’erba sorreggendo
quell’esplosione di vita.
Sorride
ancora, il mio bambino, il mio ultimo legame con
questo mondo, sorride e il Sole sa di non poter irradiare tanta luce e
calore
quanto quel sorriso.
*
Pioggia.
Sono gocce d’acqua quelle che cadono dal cielo o
lacrime d’angeli disperati che piangono la morte di
ciò che di più bello viveva
su questa Terra? Cadon dal cielo testimoni del dolore che mi uccide, e
non c’è
più niente in grado di fermare la mia caduta.
Al
di là ci siete voi, miei angeli, vita mia di cui sono
stata privata, e il mio posto non è più qui ma
dove sono coloro che amo.
Angeli
miei, tornate da dove siete andati e portatemi con
voi, perché qui, da sola, non sono più nulla.
Siete
voi il mio tutto.
Note.
Un
amore senza confini è quello che condividono Kushina e
Minato, e un amore ancor più grande è quello che
tiene in vita una donna che ha
perso colui che ama: l’amore per un figlio che significa
più di qualunque altra
cosa, così forte da tenerla legata a questo mondo, giorno
dopo giorno.
Questo
è quello che volevo esprimere con questo
fan–fiction,
e spero di esserci riuscita, perché sinceramente mentre
scrivevo la fine gli
occhi mi si sono velati di lacrime. Mi commuovo facilmente, questo
è vero, però
di solito non per qualcosa che scrivo io, anzi, non credo mi sia mai
successo,
ma è come se questo storia si fosse fatta scrivere usandomi
solo come tramite,
perché le parole si sono susseguite senza freno fino
all’ultima, spezzoni di
momenti diversi della vita di una donna che ha perso tutto, ha trovato
di più e
infine si è trovata nuovamente sola, privata di qualunque
gioia.
La
prima parte è in realtà quella che si
collocherebbe come
penultima, ma ho preferito metterla all’inizio
perché è la prima che ho
scritto.
Ho considerato di scrivere parti più lunghe e farne più capitoli ma, come ho detto, le parole si sono scritte da sole e se avessi cercato di aggiungere qualcosa avrei rovinato tutto. Breve ma intensa, spero l’abbiate potuta trovare così anche voi.
Un'ultima
cosa: ho dovuto rimettere questa storia dopo che al primo caricamento
un giorno e mezzo fa, per sbaglio, non ho inserito il testo e non me ne
sono accorta perchè carico dal cellulare e non mi ha chiesto
l'ultima anteprima. Non dovrei star violando le regole di Efp dato che
la prima volta la storia era vuota :/ spero non ci siano problemi, ciao
a tutti!
Aiko
Aislinn Jane